Il V Municipio maglia nera dell’educazione scolastica

30 maggio 2012 – Il V municipio è la circoscrizione di Roma dove si registra il più alto tasso di bocciature nella scuola secondaria superiore, un valore che sfiora quasi il venti per cento (19,06%). È quanto emerge dai dati raccolti dal progetto contro la dispersione scolastica della Provincia di Roma, “Gli ultimi per primi”, realizzato negli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011 su un campione di 26 istituti di scuola superiore e oltre 200 studenti, a cui è stato dato un questionario con il compito di individuare precocemente i fattori di rischio. Questo dato negativo sembra accomunare molti Municipi periferici di Roma perché il Quinto viene seguito dal confinante VII (Tor Sapienza-Centocelle fino al Tuscolano) con il 17,5%, l’VIII (Roma delle Torri) con il 17%, il XIX (Aurelio-Trionfale-Primavalle) con il 14,74%, il X (Tuscolano- Don Bosco) con il 12,76% e l’XI (Appio Latino-Ardeatino)con il 12,69%.
I migliori risultati arrivano dai quartieri più centrali con il III (Castro Pretorio con il 6,04% e dal II (Flaminio – Parioli) con il 6,13%. A tirare su le sorti della periferia ci pensa il XV municipio (Portuense-Gianicolense) con appena l’1,96% di bocciati. Quest’ultimo dato ribalta la generale sensazione di difficoltà per chi insegna nei quartieri suburbani, anche se non si può negare che chi studia nella zona di Roma Est ha maggiori complessità nell’apprendimento scolastico.
Sono solo dati e possono essere inficiati da tanti fattori e noi non crediamo che i nostri ragazzi siano meno capaci di quelli di altre zone. Il primo dei motivi che portiamo a loro discolpa è che molti degli studenti del V Municipio frequentano scuole del centro. Bisogna poi tenere conto che nella parte centrale della città non esistono i problemi di lingua e di multi – etnia, o almeno non sono presenti in maniera significativa come nella parte Roma Est della città, un fattore che crea qualche difficoltà in più.
I risultati dell’indagine, condotta dall’amministrazione in partecipazione con il Dipartimento di psicologia dell’università La Sapienza, sono stati presentati a Palazzo Valentini dall’assessore provinciale alla Scuola, Paola Rita Stella.
“Abbiamo intrapreso questo progetto perché ci siamo resi conto da subito che erano troppi i ragazzi che non arrivavano alla fine del percorso didattico, e dovevamo impegnarci benché fossimo un piccolo ente e non avessimo una competenza specifica”, ha detto Stella. “Oltre a fornire edifici scolastici sicuri e in linea con gli standard europei ha continuato – ci siamo impegnati anche a dare un supporto all’istituzione scolastica per migliorarne il sistema, puntando i fari su due grandi temi come l’orientamento e la dispersione scolastica, ancora molto alta soprattutto nel passaggio tra il primo e il secondo anno delle superiori”.
L’obiettivo di Lisbona 2020 “è di scendere sotto il 10 per cento di dispersione scolastica, noi siamo tra il 16 e il 18, in linea con la media della regione Lazio”. Noi, ha concluso Stella, “dobbiamo abbattere il tasso di abbandono per formare e avere in futuro cittadini forti e capaci di affrontare le sfide del futuro e le competizioni con i colleghi europei e non solo. E questo obiettivo potremo conseguirlo solo con la collaborazione dei dirigenti scolastici, dei docenti, dei
ragazzi e delle famiglie”.

Fonte sito web http://www.romacapitalenews.com/


Antonio Barcella
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