Depuratore Roma Est – Esiste la Valutazione di Impatto Ambientale per l’ampliamento dell'impianto?

1 giugno 2012 – In questi giorni il Coordinamento delle Associazioni di Colli Aniene è impegnato nella ricerca dei documenti autorizzativi per i lavori di ampliamento strutturale dell’impianto effettuati nel 2009 e che hanno portato ad aumentare la capacità del depuratore da trecentomila utenze a ottocentomila utenze variando gradualmente la portata dei reflui da 1,4 metri cubi al secondo a 4,3 metri cubi al secondo. Lavori notevoli e importanti su cui c’è il forte sospetto dei cittadini che siano la causa delle nuove emissioni fastidiose sempre negate da ACEA ATO il gestore dell’impianto. Il lavoro di ricerca dei documenti ha lo scopo di verificare che siano state seguite le normative di legge previste per questi lavori ma, stranamente, abbiamo già la sensazione di una certa difficoltà a reperire le carte con gli interlocutori impegnati in una sorta di scaricabarile istituzionale. Soprattutto, dove troviamo la maggiore reticenza è sul documento di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) che doveva essere prodotto per detti lavori di ampliamento che all’improvviso sembrano diventati di “ordinaria manutenzione”. Stiamo scherzando? Ordinaria manutenzione per un progetto che varia la portata dell’impianto in maniera così consistente?
Ma andiamo per ordine. Cerchiamo per prima cosa di capire cosa è la “V.I.A.”. È una procedura amministrativa di supporto per l'autorità decisionale finalizzato a individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali prodotti dall'attuazione di un determinato progetto. La procedura di VIA è normata come strumento di supporto decisionale tecnico-amministrativo. Nella procedura di VIA la valutazione sulla compatibilità ambientale di un determinato progetto è svolta dalla pubblica amministrazione, che si basa sia sulle informazioni fornite dal proponente del progetto, sia sulla consulenza data da altre strutture della pubblica amministrazione, sia sulla partecipazione della gente e dei gruppi sociali. (fonte wikipedia)
La procedura di VIA è un insieme di:
• dati tecnico-scientifici su stato, struttura e funzionamento dell'ambiente;
• dati su caratteristiche economiche e tecnologiche dei progetti;
• previsioni sul comportamento dell'ambiente e interazioni tra progetto e componenti ambientali;
• procedure tecnico-amministrative;
• istanze partecipative e decisionali (partecipazione pubblica);
• sintesi e confronto fra costo del progetto e dei suoi impatti e benefici diretti/indiretti del progetto.
Nella VIA sono valutati e computati impatti ambientali diretti o indiretti, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, singoli o cumulativi.
La VIA viene effettuata considerando i seguenti fattori ambientali, anche in correlazione tra di loro:
• essere umano, fauna e flora;
• suolo, acqua, aria, fattori climatici e paesaggio;
• beni materiali e patrimonio culturale.
È evidente che, dovendo confrontare in termini monetari benefici e danni apportati da un progetto a questi fattori, un aspetto molto delicato è l'attribuzione di un valore economico ad essi. Per fare un esempio semplificato, nella VIA di un’attività molto inquinante andrà dato un valore all'aumento dei posti di lavoro così come al probabile impatto sulla salute dei residenti, ed i due valori andranno confrontati.
Non ci risulta che per detti ampliamenti sia mai stata coinvolta la gente del quartiere che con le proprie abitazioni sfiora l’imponente struttura del depuratore. Ma quello che ci chiediamo è se esiste o meno una Valutazione Ambientale di qualsiasi tipo oppure se ACEA può fare quello che vuole infischiandosene delle leggi e delle normative. Qualcuno dovrebbe aiutarci a fare chiarezza su questa storia e ci riferiamo soprattutto al Sindaco di Roma Gianni Alemanno perché il Comune di Roma è l’effettivo proprietario dell’impianto mentre ACEA ne è solo il gestore e per questo non può fare il bello e il cattivo tempo con un bene che appartiene ai romani.
Attendiamo altresì che l’Assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Ghera risponda all’ultima interrogazione (3-5-2012) del Consigliere Ozzimo sul Depuratore Roma Est dove fra l’altro gli viene chiesto in modo specifico di “come sia stato possibile che la Valutazione di Impatto Ambientale richiesta per il progetto di ampliamento non abbia evidenziato gli effetti devastanti sulle scuole adiacenti all’impianto e sulle abitazioni e, qualora lo avesse evidenziato, si chiede perché è stato dato il nulla osta ai lavori”.
Ultima cosa, siamo ancora in attesa che la commissione Municipale sull’Ambiente del V Municipio, presieduta dall’on. Santoro, mantenga l’impegno di produrre i documenti richiesti dalla sig,ra G. Masella rappresentante del CdQ alla riunione del 23 aprile 2012 presso il Depuratore Roma Est (tra cui la V.I.A.). Non basta più di un mese per avere la copia di un documento?
Se questo documento esiste veramente, qualcuno lo tiri fuori subito e spazzi via tutti i dubbi legittimi della gente, dimostrando una vera collaborazione con i cittadini.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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