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giugno 2012 – Puntuale come un treno svizzero arriva la
risposta dei cittadini del Collatino alla presa di posizione di
ATAC Patrimonio, con quest’ultima accusata di essersi trincerata
in un ostinato silenzio. Proviamo a riepilogare i fatti prima di
dare spazio alle e-mail dei lettori. Il Comune di Roma nel 2005
aveva ceduto all’ATAC l’area appartenuta all’ex Centro Carni, che
sorge tra via Severini e viale Palmiro Togliatti (nel territorio
del Collatino), al fine di portare in esecuzione il progetto di
un nuovo deposito di jumbo tram. L'assessore capitolino alla Mobilità
di allora Mauro Calamante aveva enfatizzato l’operazione dichiarando:
"Tutto questo dimostra lo sforzo grande che sta facendo
l'amministrazione comunale in tema di rete tranviaria".
L'intervento avrebbe comportato una riqualificazione dell'area,
oggi abbandonata al degrado e ai micro-insediamenti rom. Nella parte
accanto a via Severini sarebbe dovuto sorgere un grosso parco pubblico
mentre l'area destinata al deposito avrebbe occupato una superficie
di 62mila metri quadrati. Oltre ciò, il progetto prevedeva
uffici, parcheggi e la zona deposito, officina e manutenzioni per
i jumbo tram. L’area doveva esser protetta da un sistema di videosorveglianza
e da una barriera anti-intrusione. Si parlava anche della realizzazione
di un Museo delle auto storiche della Polizia di Stato e un'isola
ecologica dell'Ama.
A
distanza di sette anni si può solo osservare lo stato di
imbarbarimento dell’intera zona dopo il fallimento del progetto
del deposito ATAC. Un territorio continuamente maltrattato dall’accensione
di roghi tossici di materie plastiche che sviluppano diossina. Come
si chiude un fronte, se ne apre subito un altro. L’impegno del Presidente
del V Municipio Ivano Caradonna, con il servizio di sorveglianza
da parte della Polizia Municipale e con l’istallazione dei grossi
“Cassoni Mobili Raccogli Rifiuti” dell’AMA, è servito per
riportare un minimo di tranquillità a ridosso dell’area di
via Salviati ma la zona critica si è spostata qualche centinaio
di metri più in là dove finisce la giurisdizione del
V Municipio e inizia quella del VII.
A
tale riguardo, un lettore ci ha scritto: “Salve gentile redazione,ho
appena visto la risposta di ATAC… volevo far presente che ATAC Patrimonio
non ha mai risposto "privatamente" dicendo queste cose,
ha sempre mantenuto un ininterrotto silenzio alle nostre richieste
di informazioni o aiuto, dovrebbero anche comprendere lo stato di
esasperazione dei cittadini che magari non sanno come mettere fine
a questi disagi da anni. Le recinzioni di cui parlano erano molto
blande e assenti in svariati punti da molti anni. Il terreno é
il loro, il comune non interviene se prima non agisce il proprietario
come ci hanno detto più volte; dunque come comportarci se
non con un pizzico di rabbia e insofferenza? Non ho più presentato
denunce e anzi, sono grato ad ATAC per aver preso provvedimenti
in questi giorni. Potevano magari farci sapere qualcosa in modo
diretto prima, avremmo capito meglio dove erano problemi e responsabili;
tutto qui. Non so se voi avete altri canali per portargli questo
messaggio. Un saluto. Carlo”.
“Salve,
- ci scrive Stefano - sinceramente devo ammettere che anche
io ho più volte contattato ATAC Patrimonio in merito senza
ottenere risposte. Cittadini esasperati da situazioni del genere
cosa dovrebbero fare se non cercare di chiedere un intervento da
parte del proprietario del terreno? Anche dal Comune ci hanno risposto
che essendo terreno di proprietà non potevano far molto.
A livello legale poi non so quanto possa declinare ATAC le proprie
responsabilità visto che la proprietà è stata
lasciata in uno stato di abbandono totale per molti anni nonostante
le segnalazioni fatte nel tempo. Ma magari mi sbaglio, non sono
avvocato quindi non saprei. Tuttavia meglio tardi che mai venir
a sapere che si stanno impegnando per risolvere il problema. Grazie.
Ringrazio la solita redazione per il lavoro svolto. Saluti.”
C’è poi Giuseppe, primo responsabile delle ire di ATAC Patrimonio,
che ribatte in maniera ferma al messaggio dell’azienda municipalizzata
rendendo pubblica la sua risposta che riportiamo in maniera integrale
senza intervenire con alcuna modifica su quanto scritto.
“Salve,
e' con estremo piacere che leggo la presente, avendo finalmente
certezza del fatto che il problema risulti conosciuto, soppesato
e circostanziato nei minimi particolari. Concordando a pieno
nell'assenza di responsabilità da parte di Atac Patrimonio,
sottolineo che ancora minore responsabilità può
essere addossata a chi (come unica colpa) vive nelle prospicenze
della Vs proprietà e oltre al degrado visivo deve vivere
rinchiuso in casa con porte e finestre "sbarrate"
per tutta la stagione estiva a causa dei continui incendi
abusivi che si verificano nell'area. Incendi nei quali viene
bruciato di tutto, (e dico di tutto !!!!!!) e che hanno come
effetto principale la sistematica, continua, ininterrotta,
scientifica e professionale "affumicatura" di chi
vive nelle vicinanze. In sostanza ogni sera prende vita il
più grande e abusivo inceneritore a cielo aperto di
tutta Roma, perfettamente funzionante e operativo (alla faccia
del costruendo presso Albano Laziale). Nella
maggior parte dei casi vengono dati alle fiamme pneumatici
ed ogni altra forma di materiale plastico, al fine di estrarre
il materiale ferroso contenuto all'interno o semplicemente
al fine di disfarsi di "rifiuti scomodi". Il tutto,
sovente nelle ore serali o notturne, in cui è ovvio
pensare che il mancato avvistamento della conseguente colonna
di fumo crei un minor allarme sociale e permetta di completare
"il lavoro" in tranquillità. Sono state avvisate
da tempo immemorabile tutte le Autorità preposte dal
Vigile di quartiere, fino al Responsabile Armamenti Nucleari
in servizio presso la Casa Bianca. Finora con sforzo immane
abbiamo ottenuto (dopo anni di denunce e attese)
- Un Tavolo Tecnico a cui soltanto alcune Autorità
preposte hanno preso parte (le altre hanno impegni più
importanti !!!!) che si riunisce mediamente una volta al mese,
(attendiamo gli esiti della 2° riunione convocata con
speranza e pazienza) ..................ma nel frattempo i
fuochi vanno avanti come se nulla fosse,nella più totale
incuranza e assenza di rispetto per la crescente protesta
!!!!
-Un presidio fisso dei VVUU davanti al Campo Roma di Via Salviati
2 ( anche notturno o meno, ancora non è dato sapere)
-Dei cassoni mobili Ama, davanti al Campo di Via Salviati,
al fine di far depositare alla popolazione Rom i rifiuti prodotti
con conseguente agevole ritiro, evitando di adagiarli per
strada fino a creare dei mucchi che (incredibilmente e inaspettatamente)
non provvedendo nessuno alla rimozione venivano anch'essi
dati alla fiamme !!!!!!!!
E' ipotizzabile che la presenza dei VVUU all' ingresso del
campo abbia disturbato i novelli GRISU' causando il loro spostamento
qualche decina di metri più in la, nella prima area
abbandonata rintracciata nei pressi, già oggetto di
precedenti e prolungati insediamenti. La soluzione è
ben lontana dall'essere raggiunta e pertanto siamo noi che
vivendo (senza colpa ne preavviso alcuno) nella direttrice
della "canna fumaria naturale" di questo superinceneritore
rivendichiamo il SACROSANTO DIRITTO DI DIRE BASTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In allegato foto odierne della Vs proprietà lato Via
Gino Severini;
Come avrete modo di verificare la recinzione apposta (obiettivamente
un grosso passo avanti) è ben lontana dal potersi definire
completa, risulta incompleta in più punti e lascia
ancora spazio a transiti di vario tipo e genere !!!!
Sarà pertanto cura dello Scrivente ( a titolo puramente
gratuito !!) avvisare l'illustrissima S.V. :
-del perpetrarsi del mancato completamento dell' opera ove
riscontrato;
-del completamento dell' opera quando raggiunto;
-degli eventuali (ma prevedibili) atti vandalici, a carico
della recinzione, al fine di riprendere i cosi comodi e proficui
transiti bruscamente interrotti;
-della eventuale costruzione di baracche abusive (per gli
utilizzi più disparati e fantasiosi....ahh la fantasia
!!!!) che potrebbero sfruttare come in passato parte della
recinzione, in quanto stabile, come parete principale di supporto.
Certo di fare cosa gradita, utile e fortemente apprezzata,
porgo i mie più Distinti Saluti
Ps: Anche questo territorio è parte di R O M A C A
P I T A L E !!!!! |
Antonio
Barcella
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