Roghi del Collatino – I cittadini evidenziano l’indegno rimpallo di responsabilità

3 giugno 2012 – Puntuale come un treno svizzero arriva la risposta dei cittadini del Collatino alla presa di posizione di ATAC Patrimonio, con quest’ultima accusata di essersi trincerata in un ostinato silenzio. Proviamo a riepilogare i fatti prima di dare spazio alle e-mail dei lettori. Il Comune di Roma nel 2005 aveva ceduto all’ATAC l’area appartenuta all’ex Centro Carni, che sorge tra via Severini e viale Palmiro Togliatti (nel territorio del Collatino), al fine di portare in esecuzione il progetto di un nuovo deposito di jumbo tram. L'assessore capitolino alla Mobilità di allora Mauro Calamante aveva enfatizzato l’operazione dichiarando: "Tutto questo dimostra lo sforzo grande che sta facendo l'amministrazione comunale in tema di rete tranviaria". L'intervento avrebbe comportato una riqualificazione dell'area, oggi abbandonata al degrado e ai micro-insediamenti rom. Nella parte accanto a via Severini sarebbe dovuto sorgere un grosso parco pubblico mentre l'area destinata al deposito avrebbe occupato una superficie di 62mila metri quadrati. Oltre ciò, il progetto prevedeva uffici, parcheggi e la zona deposito, officina e manutenzioni per i jumbo tram. L’area doveva esser protetta da un sistema di videosorveglianza e da una barriera anti-intrusione. Si parlava anche della realizzazione di un Museo delle auto storiche della Polizia di Stato e un'isola ecologica dell'Ama.
A distanza di sette anni si può solo osservare lo stato di imbarbarimento dell’intera zona dopo il fallimento del progetto del deposito ATAC. Un territorio continuamente maltrattato dall’accensione di roghi tossici di materie plastiche che sviluppano diossina. Come si chiude un fronte, se ne apre subito un altro. L’impegno del Presidente del V Municipio Ivano Caradonna, con il servizio di sorveglianza da parte della Polizia Municipale e con l’istallazione dei grossi “Cassoni Mobili Raccogli Rifiuti” dell’AMA, è servito per riportare un minimo di tranquillità a ridosso dell’area di via Salviati ma la zona critica si è spostata qualche centinaio di metri più in là dove finisce la giurisdizione del V Municipio e inizia quella del VII.
A tale riguardo, un lettore ci ha scritto: “Salve gentile redazione,ho appena visto la risposta di ATAC… volevo far presente che ATAC Patrimonio non ha mai risposto "privatamente" dicendo queste cose, ha sempre mantenuto un ininterrotto silenzio alle nostre richieste di informazioni o aiuto, dovrebbero anche comprendere lo stato di esasperazione dei cittadini che magari non sanno come mettere fine a questi disagi da anni. Le recinzioni di cui parlano erano molto blande e assenti in svariati punti da molti anni. Il terreno é il loro, il comune non interviene se prima non agisce il proprietario come ci hanno detto più volte; dunque come comportarci se non con un pizzico di rabbia e insofferenza? Non ho più presentato denunce e anzi, sono grato ad ATAC per aver preso provvedimenti in questi giorni. Potevano magari farci sapere qualcosa in modo diretto prima, avremmo capito meglio dove erano problemi e responsabili; tutto qui. Non so se voi avete altri canali per portargli questo messaggio. Un saluto. Carlo”.
Salve, - ci scrive Stefano - sinceramente devo ammettere che anche io ho più volte contattato ATAC Patrimonio in merito senza ottenere risposte. Cittadini esasperati da situazioni del genere cosa dovrebbero fare se non cercare di chiedere un intervento da parte del proprietario del terreno? Anche dal Comune ci hanno risposto che essendo terreno di proprietà non potevano far molto. A livello legale poi non so quanto possa declinare ATAC le proprie responsabilità visto che la proprietà è stata lasciata in uno stato di abbandono totale per molti anni nonostante le segnalazioni fatte nel tempo. Ma magari mi sbaglio, non sono avvocato quindi non saprei. Tuttavia meglio tardi che mai venir a sapere che si stanno impegnando per risolvere il problema. Grazie. Ringrazio la solita redazione per il lavoro svolto. Saluti.
C’è poi Giuseppe, primo responsabile delle ire di ATAC Patrimonio, che ribatte in maniera ferma al messaggio dell’azienda municipalizzata rendendo pubblica la sua risposta che riportiamo in maniera integrale senza intervenire con alcuna modifica su quanto scritto.

“Salve, e' con estremo piacere che leggo la presente, avendo finalmente certezza del fatto che il problema risulti conosciuto, soppesato e circostanziato nei minimi particolari. Concordando a pieno nell'assenza di responsabilità da parte di Atac Patrimonio, sottolineo che ancora minore responsabilità può essere addossata a chi (come unica colpa) vive nelle prospicenze della Vs proprietà e oltre al degrado visivo deve vivere rinchiuso in casa con porte e finestre "sbarrate" per tutta la stagione estiva a causa dei continui incendi abusivi che si verificano nell'area. Incendi nei quali viene bruciato di tutto, (e dico di tutto !!!!!!) e che hanno come effetto principale la sistematica, continua, ininterrotta, scientifica e professionale "affumicatura" di chi vive nelle vicinanze. In sostanza ogni sera prende vita il più grande e abusivo inceneritore a cielo aperto di tutta Roma, perfettamente funzionante e operativo (alla faccia del costruendo presso Albano Laziale). Nella maggior parte dei casi vengono dati alle fiamme pneumatici ed ogni altra forma di materiale plastico, al fine di estrarre il materiale ferroso contenuto all'interno o semplicemente al fine di disfarsi di "rifiuti scomodi". Il tutto, sovente nelle ore serali o notturne, in cui è ovvio pensare che il mancato avvistamento della conseguente colonna di fumo crei un minor allarme sociale e permetta di completare "il lavoro" in tranquillità. Sono state avvisate da tempo immemorabile tutte le Autorità preposte dal Vigile di quartiere, fino al Responsabile Armamenti Nucleari in servizio presso la Casa Bianca. Finora con sforzo immane abbiamo ottenuto (dopo anni di denunce e attese)
- Un Tavolo Tecnico a cui soltanto alcune Autorità preposte hanno preso parte (le altre hanno impegni più importanti !!!!) che si riunisce mediamente una volta al mese, (attendiamo gli esiti della 2° riunione convocata con speranza e pazienza) ..................ma nel frattempo i fuochi vanno avanti come se nulla fosse,nella più totale incuranza e assenza di rispetto per la crescente protesta !!!!
-Un presidio fisso dei VVUU davanti al Campo Roma di Via Salviati 2 ( anche notturno o meno, ancora non è dato sapere)
-Dei cassoni mobili Ama, davanti al Campo di Via Salviati, al fine di far depositare alla popolazione Rom i rifiuti prodotti con conseguente agevole ritiro, evitando di adagiarli per strada fino a creare dei mucchi che (incredibilmente e inaspettatamente) non provvedendo nessuno alla rimozione venivano anch'essi dati alla fiamme !!!!!!!!
E' ipotizzabile che la presenza dei VVUU all' ingresso del campo abbia disturbato i novelli GRISU' causando il loro spostamento qualche decina di metri più in la, nella prima area abbandonata rintracciata nei pressi, già oggetto di precedenti e prolungati insediamenti. La soluzione è ben lontana dall'essere raggiunta e pertanto siamo noi che vivendo (senza colpa ne preavviso alcuno) nella direttrice della "canna fumaria naturale" di questo superinceneritore rivendichiamo il SACROSANTO DIRITTO DI DIRE BASTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In allegato foto odierne della Vs proprietà lato Via Gino Severini;
Come avrete modo di verificare la recinzione apposta (obiettivamente un grosso passo avanti) è ben lontana dal potersi definire completa, risulta incompleta in più punti e lascia ancora spazio a transiti di vario tipo e genere !!!!
Sarà pertanto cura dello Scrivente ( a titolo puramente gratuito !!) avvisare l'illustrissima S.V. :
-del perpetrarsi del mancato completamento dell' opera ove riscontrato;
-del completamento dell' opera quando raggiunto;
-degli eventuali (ma prevedibili) atti vandalici, a carico della recinzione, al fine di riprendere i cosi comodi e proficui transiti bruscamente interrotti;
-della eventuale costruzione di baracche abusive (per gli utilizzi più disparati e fantasiosi....ahh la fantasia !!!!) che potrebbero sfruttare come in passato parte della recinzione, in quanto stabile, come parete principale di supporto.
Certo di fare cosa gradita, utile e fortemente apprezzata, porgo i mie più Distinti Saluti
Ps: Anche questo territorio è parte di R O M A C A P I T A L E !!!!!

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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