11
giugno 2012 – Questa mattina sono
iniziate le operazioni di sgombero dell’area dell’ex Centro Carni
tra via Collatina e viale Palmiro Togliatti oggetto di insediamenti
abusivi. L’intero intervento, inclusa la bonifica, dovrebbe protrarsi
per circa 10 gg. Le ruspe sono al lavoro per rimuovere i grossi
cumuli di rifiuti che gli occupanti di questi micro campi hanno
lasciato in eredità al territorio. Non abbiamo ancora una
nota ufficiale di questa operazione e non conosciamo se, alle persone
invitate a lasciare l’area, sia stata data un’alternativa di vita
in un campo nomadi “regolare”. Purtroppo, spesso in questa città,
per difendere i giusti diritti dei residenti vengono calpestati
quelli di una comunità che trova difficoltà ad integrarsi
con un mondo che li respinge. Sia ben chiaro che spesso le colpe
di questa situazione critica sono attribuibili al comportamento
illecito di alcuni nomadi e di persone che ne alimentano i traffici
ma che non giustifica i comportamenti razzistici verso uomini, donne
e bambini che hanno avuto solo la sfortuna di nascere nel luogo
sbagliato.
Appena ripristinati i poteri del Prefetto di Roma sul Piano Nomadi,
che erano stati sospesi dalla Cassazione, sono stati fatti ripartire
gli sgomberi indiscriminati che già hanno creato il moltiplicarsi
di centinaia di microinsediamenti abusivi sul tutto il territorio
cittadino. Speriamo che questa volta siano accompagnati dagli altri
accorgimenti inseriti nel Piano Nomadi che prevedano nuovi campi
attrezzati con almeno i minimi servizi necessari alla vita delle
persone, primo fra tutti il ritiro da
parte dell’A.M.A. dei rifiuti che sono
la causa principale dei roghi tossici.
D’altra parte dobbiamo considerare giusta anche l’esultanza di chi
ha subito (e continuerà a subire perché è solo
uno sgombero parziale) la negatività dei fumi tossici e delle
discariche prodotte dagli occupanti dei campi abusivi. A tal proposito
abbiamo ricevuto una segnalazione: “Vi informo che questa mattina
– scrive Stefano a Fabrizio Santori Presidente della
Commisione Sicurezza di Roma Capitale - è stato realizzato
lo sgombero di uno degli insediamenti abusivi segnalati nelle aree
verdi tra via Severini, Collatina e via Massimo Campigli, in particolare
quello su area ATAC, che tra l'altro in questi ultimi periodi aveva
intrapreso una grande attività di combustione di materiale
plastico ogni sera. Per merito dei vostri ripetuti solleciti (di
cui ci avete sempre tenuti al corrente) atti a sensibilizzare ATAC
oggi è stata ripulita e recuperata una parte di area verde
che negli ultimi mesi era divenuta una discarica a cielo aperto,
la ruspa (vedi foto) dopo solo qualche ora di lavoro aveva già
accatastato un’enorme montagna di materiale di ogni genere. Si è
cosi restituita un po’ di sicurezza e serenità agli abitanti
delle abitazioni che sono a pochi metri da questa zona (me compreso)
e che ora auspicano gli stessi interventi sulle aree limitrofe.
Grazie infinite per esserci vicini, sia da parte mia che da una
moltitudine di residenti (che spesso ho tranquillizzato anticipandogli
i vostri "pre-avvisi" di intervento).”
Il
fatto
- 11 giugno 2012 - Tre micro insediamenti rom abusivi, compresi
tra via Severini e Via De Chirico, nel VII Municipio, sono
stati sottoposti a sgombero forzato. L'operazione è
stata coordinata dall’Ufficio coordinamento politiche della
sicurezza e operato a cura del Nucleo nomadi e del VII Gruppo
della Polizia Roma Capitale. Circa 45 adulti e 10 minori vi
avevano allestito ripari di fortuna.
''Nessun nucleo familiare ha voluto accettare l'assistenza
messa a disposizione dal servizi sociali del comune. – ha
dichiarato in una nota Giorgio Ciardi, delegato del sindaco
Alemanno alla Sicurezza - La reazione inconsulta degli occupanti
ha reso necessario l'accompagnamento all'Ufficio Stranieri
della Questura di Roma per le procedure identificative di
rito - conclude Ciardi -. Oltre alla Polizia Roma Capitale
erano presenti gli operatori della Sala operativa sociale,
Ama, e Atac Patrimonio che ha preso in consegna l'area e che
effettuerà le operazioni di bonifica e messa in sicurezza''. |
Antonio
Barcella
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