18
giugno 2012 – Uno dei commenti più
soft che abbiamo trovato su Facebook, in merito agli aumenti ingiustificati
dell’azienda di trasporto pubblico della Capitale, è stato:
“Uno scandalo! Prima bisogna aumentare le corse, i mezzi, gli
autisti, l'aria condizionata in metro e sugli autobus e poi aumentare
il biglietto!”. A Roma non era mai accaduto che in un solo
colpo il costo del biglietto venisse aumentato del 50%. Le categorie
più colpite da questo aumento ingiustificato sono, come al
solito, quelle più povere e disagiate: studenti, lavoratori
precari, statali con gli stipendi bloccati e disoccupati.
Tutto ciò accade nell’era Alemanno, un periodo “storico”
che i romani non dimenticheranno facilmente. E per un servizio così
caro, cosa viene consegnato all’utenza? Treni metropolitani vetusti,
vetture sporche, stazioni intransitabili, parcheggi di scambio insufficienti,
banchine delle metropolitane lorde, autobus di periferia degni di
paesi sottosviluppati, ritardi, disservizi e tanti scioperi.
Paghiamo mediamente il 40 % in più della maggior parte dei
cittadini europei per usufruire di due sole linee di trasporto urbano
su rotaia! In termini di tratte metropolitane utilizzabili dai cittadini
perdiamo il confronto con tutte le maggiori città europee:
con Parigi e Londra non c’è confronto, Madrid (che ha un
quarto della popolazione di Roma) ha 12 linee metropolitane, Lisbona
ha il doppio delle nostre linee, Monaco di Baviera ne ha il triplo
e a Berlino non si contano.
Noi invece, siamo riusciti solo da pochi giorni ad aprire ben 4
stazioni della linea B1 (tratta Bologna Conca D’Oro) creando il
panico su tutto il percorso della più vecchia tratta metropolitana
di Roma. I ritardi si contano nell’ordine dei venti minuti, quando
non oltrepassano le mezz’ore. “È vergognoso! – ci
racconta un’impiegata costretta ogni giorno ad usare questo mezzo
pubblico per raggiungere il proprio posto di lavoro – Prima
dell’inaugurazione del nuovo tratto della metro B impiegavo venti
minuti circa, dal Colosseo a Pietralata, ora ce ne vogliono il doppio
e spesso non bastano. Attese interminabili. Sono tornata qualche
giorno fa da Budapest dove ho usato i loro treni urbani senza mai
attendere più di due minuti l’arrivo di un convoglio.”
Inevitabile, in questa situazione, il coro di proteste che si è
levato alto tra i cittadini che oltre al danno dell’aumento del
biglietto devono fare i conti con una protesta e un disservizio
che porta danni solo a loro, perché i lavoratori dell’ATAC
stanno attuando quello che appare molto simile ad uno “sciopero
bianco” senza avere decurtazioni di stipendio e l’azienda di trasporti
capitolina rimpingua le sue casse con gli introiti pagati salati
dall’utenza.
A questo proposito il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha dichiarato:
“Innanzitutto, come avevamo detto e ribadiamo, non c’è
nessun problema di carattere strutturale sulla metropolitana Il
problema è che è in atto un’agitazione dai contorni
confusi molto preoccupante, perché avviene fuori da ogni
regola sulle agitazioni e gli scioperi del trasporto pubblico locale”.
“L’Atac ha aperto un’indagine – ha aggiunto Alemanno
– e io lancio un avvertimento molto chiaro: se qualcuno, magari
approfittando della propria posizione delicata nel sistema della
metro e degli autobus, vuole mettere in difficoltà Roma,
si sbaglia di grosso. Da questo punto di vista saremo durissimi.
Invito tutti a fare le persone serie e a non dare nessuno spazio
a chi vuole fare delle provocazioni, tra l’altro chiedendo cose
che non stanno nel contratto nazionale. Non devono essere i cittadini
a pagare questi atteggiamenti e questi scioperi selvaggi, che non
sono corretti (ndr= i cittadini stanno già
pagando da giorni questa situazione). Lancio un avvertimento
molto preciso e sollecito l’Atac a fare un’indagine attenta e senza
sconti per nessuno”.
ATAC INFORMA SUI PROSSIMI DISAGI – “Atac informa
che… fino a lunedì incluso, la circolazione sull’intera linea
B della metropolitana potrebbe subire gravi rallentamenti a causa
del persistente rifiuto di alcuni macchinisti, speriamo non incoraggiati
da qualche sigla sindacale, di effettuare turni cosiddetti “a straordinario”,
che come spiegato già nei giorni scorsi, non ha nulla a che
vedere col lavoro straordinario, pur essendo pagato con maggiorazione.
Quando finirà il calvario dei cittadini? Prima o poi qualcuno
lo farà sapere.
Antonio
Barcella
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