Legambiente scrive al Prefetto - Acqua: basta forzature contro la volontà popolare

28 giugno 2012 – Legambiente stigmatizza la gestione del Consiglio comunale delle ultime settimane e scrive al Prefetto di Roma. L'ultimo blitz con la presentazione del maxi emendamento è la più eclatante di una serie di forzature continue: sedute di continuo senza il numero legale, convocazioni improvvise di commissioni, presentazione di nuovi testi di deliberazioni e immediata votazione degli stessi, tempi contingentati e scadenze ridicole per analizzare testi e presentare osservazioni su materie di così grande rilevanza.
“Pur di riuscire a vendere l'acqua di Acea contro la volontà dei cittadini, Alemanno sta utilizzando continue forzature del regolamento e dello statuto comunale, è inaccettabile, abbiamo scritto al Prefetto per chiedere di intervenire e garantire la democrazia -ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Non si possono stracciare le regole che servono a garantire la partecipazione della città alle scelte che si compiono in Consiglio comunale, noi parti sociali, associazioni, cittadini che un anno fa abbiamo votato per l'acqua pubblica non sappiamo niente del pasticciato maxi-emendamento che ha cambiato ancora una volta il testo della delibera, con difficoltà riusciamo a entrare nella sede del Comune mentre le sedute debbono sempre essere pubbliche, è indecente chi amministra deve dimostrare maggiore responsabilità istituzionale, deve avere senso delle istituzioni. Appena riusciremo ad avere il nuovo testo, chiederemo un'audizione presso la Commissione bilancio per presentare le nostre osservazioni, per quanto si capisce infatti il maxi-emendamento prevede un bizzarro gioco di scatole cinesi: il Comune vende comunque il 21% delle sue partecipazioni in Acea e subito dopo Acea entra nella nuova holding capitolina. Come, ci chiediamo? Forse grazie agli stessi soldi derivanti dalla vendita? Assolutamente vuote risultano anche le parole sull'opzione di cedere quelle azioni alla Cassa Depositi e Prestiti, dietro la quale Alemanno si è più volte trincerato, visto che testualmente si direbbe un generico e irrilevante <privilegiando prioritariamente>. Lasciano interdetti nel frattempo e sono tutti da chiarire i cambiamenti ai vertici del management di Acea, annunciati in queste ore, una ulteriore dimostrazione dei danni che questa scellerata gestione sta facendo ad una delle società capitoline più importanti e che gestisce acqua ed energia dei romani.”
Intanto, il presidente di Acea Produzione, il CFO e il direttore generale dell'area Ambiente ed Energia starebbero per lasciare il loro incarico, con “un esodo che è ben lontano dall'essere avvicendamento fisiologico”, secondo MF-Dow Jones News.

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

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