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luglio 2012 – Sette belle aree di
campagna romana, estese per poco più di 121 ettari, sarebbero
cementificate con oltre 1,1 milioni di metri cubi, appesantendo
quei territori con 9.500 nuovi residenti. La
campagna salva agro di Legambiente Lazio arriva nel quinto Municipio
dove i risultati del Bando dell'Housing sociale di Alemanno porterebbe
danni importanti.
“La proposta di cementificare nuove aree di campagna romana
è sconcertante, l'amministrazione capitolina deve fermare
la devastante delibera sull'agro, il paesaggio dell'agro romano
non può essere compromesso ancora -afferma Lorenzo Parlati,
presidente di Legambiente Lazio-. Nel quinto Municipio si andrebbero
a colpire aree a Casal Monastero e Case Rosse,
serve una mobilitazione dei territori per garantire il diritto all'abitare
e cassare questo scempio di devastazione in agro.”
Anche nel Municipio V sono allarmanti i risultati del bando per
l'housing sociale: le sette aree coinvolte si trovano tra Casal
Monastero e Case Rosse, appena fuori dal GRA, sulla direttrice Est
della città (tutte classificate come agro,
tranne una a verde e servizi). A Casal Monastero, in fase di approvazione
del piano regolatore, il Ministero dei Beni Culturali segnalò
precisi vincoli paesaggistici e archeologici ottenendo
la riduzione dell'area da edificare. Ebbene, oggi parte di quelle
stesse aree sono tra le proposte del bando housing. Se non bastasse,
nell'area la popolazione rischia di raddoppiare: oggi risiedono
a Casal Monastero circa 10mila persone, che se i risultati del bando
fossero approvati come tali, diventerebbero automaticamente 9 mila
in più. Capitolo a parte merita Case Rosse, da tempo
al centro delle proteste dei suoi abitanti, per le emissioni
dell'industria chimica BASF. Ebbene, in una zona così
a rischio, il piano prevede di insediare 500 nuovi residenti.
Nuovi insediamenti che vanno valutati anche in relazione allo sciagurato
accordo per il prolungamento della Metro B oltre Rebibbia (ndr=Project
Financing) che prevede una stima di altri 1,1 milioni
di metri cubi, nonché l'ipotesi che proprio in quel quadrante
possa arrivare anche il nuovo stadio della Roma – ossia un altro
milione di metri cubi.
Ufficio
stampa Legambiente Lazio