4
luglio 2012 – Sembrava che la situazione
dei miasmi del Depuratore Roma Est fosse migliorata, più
o meno come nelllo stesso periodo dello scorso anno, ma negli ultimi
giorni sono giunte in redazione nuove segnalazioni su un peggioramento
delle emissioni. Non neghiamo che avevamo voglia di chiudere questa
spinosa questione che, tra alti e bassi, va avanti da quando è
nato il quartiere. Invece, il tam tam di internet ci ha messo al
corrente che “…negli ultimi 3 giorni decine di autocisterne
vanno e vengono dal depuratore dell'acea...oggi una cisterna della
ditta Cxxxx, per spurghi vari, ha addirittura girato contromano
alla traversa di via Balabanoff...che succede? qualcuno ci illumina?”.
Dello stesso tono un altro messaggio “In questi giorni sto notando
numerose autocisterne che si dirigono verso l’impianto dell'acea,
nella zona del frustone per intenderci. C'è da preoccuparsi
o è una cosa normale?”
Il
CdQ di Colli Aniene, sempre attento alla questione dei miasmi del
Depuratore Roma Est ci ha segnalato, che sono circa 10 giorni che
al depuratore ACEA Roma Est c'è un gran via vai di autocisterne,
camion e camion con rimorchio molto grandi. Gli scarichi avvengono
tutto il giorno e fino a notte fonda. In coincidenza di
tale attività si è notato nel quartiere il ritorno
di una gran puzza.
Non conosciamo i motivi per i quali lunghe file di “bottini” sono
spesso incolonnati lungo via degli Alberini diretti al depuratore
e non osiamo neanche chiederlo ai dirigenti ACEA che hanno dimostrato
ben poca “sensibilità” per la trasparenza delle operazioni
che avvengono all’interno del mega impianto. Siamo tutt’ora in attesa
che venga resa pubblica la Valutazione di Impatto Ambientale per
i lavori di ampliamento eseguiti tra il 2009 e il 2010. Molti
esponenti politici hanno preso l’impegno di rendere pubblico il
documento, di cui ormai dubitiamo l’esistenza stessa, ma
fino ad oggi nulla è trapelato né dall’ACEA e neppure
dall’Assessorato ai Lavori Pubblici nonostante ci sia un’interrogazione
al Sindaco di Roma da parte del Consigliere Ozzimo in cui si chiede:
1. Per sapere come mai ACEA ATO2 non ha ancora fornito risposta
agli interrogativi posti dall’assessore Ghera;
2. per sapere, come mai il problema persiste e non si è data
soluzione alcuna;
3. per sapere come sia stato possibile che la Valutazione
di Impatto Ambientale richiesta per il progetto di ampliamento
non abbia evidenziato gli effetti devastanti sulle scuole adiacenti
all’impianto e sulle abitazioni e, qualora lo avesse evidenziato,
si chiede perché è stato dato il nulla osta ai lavori;
4. perché sono stati autorizzati nel tempo collettamenti
massicci, che hanno portato le utenze del depuratore dalle 300.000
iniziali alle attuali 800.000, con previsione di arrivare ad un
1.000.000, nel prossimo futuro, con i conseguenti gravissimi disagi
per i residenti;
5. perché non si riattiva il depuratore di Tor Cervara, né
si pensa a delocalizzare parte dell’impianto su altri siti collocati
altrove;
6.
perché non si è mai proceduto al coinvolgimento dei
cittadini previsto per legge, né a chiedere le misurazioni
sui miasmi e sulle sostanze chimiche presenti, demandate ad organismi
terzi (ARPA Lazio);
7. quali provvedimenti urgenti, efficaci e risolutivi si intendano
prendere, per rendere il depuratore definitivamente innocuo, dal
punto di vista delle emissioni maleodoranti e del rumore.
Tornando alle autocisterne in fila presso il depuratore, vogliamo
credere che ci sia stata un’emergenza da gestire e che questa operazione
sia solo temporanea. Non vogliamo che i “reflui” (avrei voluto usare
un altro termine che iniziava per “m” ma sarebbe stato poco corretto
per i lettori) della città transitino liberamente sulle nostre
strade aggravando ulteriormente le emissioni già critiche
dell’impianto.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org