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luglio 2012 – A volte il grande Orchestratore
(Dio o il Destino) sembra divertirsi a giocare con strani disegni
della vita che appaiono quasi voluti e non lasciati al libero arbitrio.
Ci riferiamo alla contemporanea sostituzione dei parroci delle due
chiese di Colli Aniene: sia Don Donato, parroco della chiesa di
Santa Bernadette, sia Don Matteo, parroco di Sant'Igino, lasceranno
un vuoto incolmabile tra i fedeli della comunità di questo
quartiere.
La notizia del trasferimento di Don Donato ha suscitato molto dispiacere
tra i suoi parrocchiani, che hanno sempre nutrito un profondo affetto
per un parroco che ha dato molto alla sua Chiesa. Don Don (come
è stato apostrofato scherzosamente Don Donato dai più
giovani) assumerà la direzione della parrocchia San Pio V
nel quartiere Aurelio, una comunità di circa 14.000 fedeli.
Al suo posto come parroco di Santa Bernadette è stato nominato
Don Paolo Iacovelli, vicario parrocchiale della chiesa di Sant’Atanasio,
posta nella zona di Monti Tiburtini. Nel comprensibile rammarico
per chi ci lascia, dobbiamo fare gli auguri a Don Paolo per il compito
che lo attende in una comunità molto presente nella vita
del quartiere. Il nuovo parroco si insedierà la sera del
16 Settembre, con una grande festa organizzata dai suoi nuovi parrocchiani,
animati da grande fiducia per un sacerdote che ha già dimostrato
le sue capacità in una parrocchia probabilmente più
difficoltosa di quella che lo attende. Don Paolo M. Vittorio IACOVELLI
ha quarant’anni ed è quindi il più giovane fra i parroci
che nel passato hanno guidato la chiesa di Santa Bernadette. È
al suo primo incarico come parroco ma siamo certi che saprà
assolvere il suo compito pastorale senza eccessive difficoltà,
sostenuto da una comunità molto attiva.
Un po’ meno traumatica la nomina a parroco di Sant’Igino Papa dell’attuale
viceparroco Don Giuseppe Petrioli. Prenderà il posto di Don
Matteo Rus che ha ricoperto il ruolo pastorale fin dal 1983. Don
Giuseppe è nato nel 1961 ed è vicario parrocchiale
di questa chiesa già da due anni. Si insedierà ufficialmente
la sera del 15 settembre di fronte ai fedeli che già lo conoscono
ed hanno avuto modo di apprezzarne le doti umane e religiose.
Vogliamo
chiudere con un post bellissimo pubblicato da Don Donato su Facebook:
«In cielo brillano le stelle,/ si chiudono gli occhi degli
innamorati./ Ogni donna innamorata è sola col suo amato./
E io sono sola, qui, con te, mio Signore!». Così pregava
Rabi’a al-Adawwiyya, mistica musulmana del secolo VIII, che un giorno
fu vista correre per strada a Bassora con una torcia accesa in una
mano e nell’altra un secchio d’acqua; voleva incendiare il Paradiso
e spegnere l’Inferno, perché si amasse Dio senza sperare
ricompense o temere castighi.
Ebbene auguriamo a Don Donato di continuare a seguire il suo percorso
di fede nel nuovo incarico che gli darà modo di “spegnere
l’Inferno” che c’è in molti dei nostri cuori.
Antonio
Barcella
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