23
luglio 2012 – Due parrocchie, una
scuola in via Curioni, un commissariato per compensare la chiusura
di quello a piazza Bologna, centri sportivi, laboratori del Teatro
dell’Opera, edilizia residenziale pubblica e privata, uffici, piste
ciclabili, università, sottopassi, parcheggi pubblici, parchi
attrezzati, piazze, a cominciare da Quintiliani, dove c’è
la stazione metro, 31mila mq pedonali circondati dal campus della
Sapienza e dagli uffici di Istat, ministeri ed enti: è questo
il nuovo progetto approvato dalla Giunta di Roma Capitale per lanciare
il Sistema direzionale orientale (Sdo) e riqualificare via Pietralata.
Su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio
Ghera, ha ottenuto via libera la delibera sulla variante non sostanziale
del Piano Particolareggiato del Comprensorio Direzionale. C’è
di nuovo rispetto al progetto del 2006, che l’amministrazione ha
previsto l’abbattimento dell’enorme piastra basamentale pedonale
sopraelevata progettata da Purini che faceva da spartiacque tra
la strada e i servizi e isolava lo Sdo dal quartiere, creando una
zona a rischio degrado.
La delibera prevede un nuovo assetto della viabilità, la
riqualificazione ambientale di fronte alla Stazione Tiburtina, un
centro d’eccellenza per diversamente abili, un centro congressi
da 2000 posti. Tra le novità dell’ultimo progetto, rotatorie
al posto degli incroci, un nuovo cavalcavia dal valore estetico
e due sottopassi a via dei Monti Tiburtini, per collegare la zona
sud del centro direzionale con la parte nord di Pietralata verso
l’ospedale Pertini, via di Pietralata e via Durantini, che nella
precedente versione urbanistica erano separati. Senza aumentare
le cubature originarie del piano regolatore generale del 1962, il
comprensorio direzionale Pietralata è stato integrato con
l’inserimento di interventi di housing sociale (in tutto 650 alloggi)
e da nuovi insediamenti per le attività produttive artigianali.
“La delibera approvata in Giunta permette finalmente di realizzare
il Centro Direzionale Pietralata collegandolo con il tessuto urbano
circostante – ha commentato l’assessore Ghera – Abbiamo risolto
le criticità di un vecchio progetto calato dall’alto, che
non si misurava con le specificità del territorio. Nessuno
aveva pensato alla ricollocazione degli artigiani, ora arriveranno
nuovi servizi per i cittadini, saranno incrementati parchi e piazze
e ciò consentirà anche di avviare la gara d’appalto
per il Campus Universitario. Insieme alla nuova stazione Tiburtina
e alla Nci prende forma quindi lo Sdo Pietralata, notevolmente modernizzato
nell’impostazione urbanistica per renderlo fruibile non solo agli
edifici pubblici ma anche alla cittadinanza e ai residenti del quartiere”.
La Giunta Alemanno ha avviato l’iter per la realizzazione del nuovo
Campus universitario della Sapienza, l’ateneo una volta che l’amministrazione
ha liberato le aree, ha pagato 16,5 milioni al Comune. “Ma nessun
ufficio pubblico finora si è voluto trasferire lì,
è fallita l’idea di partenza. L’Istat nonostante abbia già
comprato non si vuole spostare, non credono al decentramento neanche
ministero dell’Ambiente e Provincia di Roma che hanno rinunciato
a ricollocarsi qui, dove c’erano aree destinate a loro”. Dal 2009
ad oggi sono stati realizzati poco più di 2 Km degli 8 Km
complessivi di nuove strade previste dagli appalti stradali gestiti
dal Provveditorato Opere pubbliche e 7 parcheggi a raso per 800
posti auto.
“La realizzazione di un nuovo Campus universitario de “La Sapienza”
– ha detto il rettore Luigi Frati – è un progetto che contribuirà
a dar vita a un centro di ricerca avanzata al pari delle più
importanti Research Universities americane. E’ nostra intenzione
realizzare un vero e proprio polo di ricerca in grado di fare rete
con le realtà già esistenti nella Tiburtina Valley
sino al Tecnopolo Tiburtino, dove sono attive strutture miste imprenditoria-università.
Un’opportunità straordinaria per inserire gli studenti in
un sistema di competitività internazionale”. Secondo Frati
il progetto con la nuova variante di delibera, “renderà tutta
l’area una vera e propria città dello sviluppo tecnologico-culturale.
Uno spazio vivibile dagli universitari grazie allo studentato che
sarà realizzato da Laziodisu e agli impianti sportivi programmati”.
“Magari altri ora si ricredono, le infrastrutture stanno partendo
– ancora Ghera – le precedenti amministrazioni hanno perso solo
tempo, non cercando di ricollocare abitanti e artigiani”.
Dal
sito Roma
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