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Agosto 2012 – Una immensa nube tossica
nera, visibile dall’A24 e da molti quartieri periferici di Roma Est,
si è levata ieri da via di Salone per poi propagarsi verso
il centro della città, frutto del rogo acceso da alcune persone
rom sottoposte a sgombero forzato da un campo abusivo sorto sull’ex
area Italgas. “Uno strano modo di salutare…”, si potrebbe commentare
usando un minimo di ironia ma su un argomento così serio non
si può usare del facile sarcasmo. Tutto questo è frutto
di una reazione sconsiderata da parte dei nomadi in seguito all’ultimo
sgombero forzato di un insediamento rom abusivo, durante il regno
Alemanno. Rom che si sentono perseguitati da una amministrazione che
ha speso un mare di denaro pubblico per inseguire “i non aventi diritto”
-con l’unica colpa di appartenere a una etnia diversa- da una parte
all’altra della città. Oltre trenta milioni di euro che potevano
essere investiti in servizi, attrezzature e alloggi, nel tentativo
di dare inizio ad una vera integrazione e una convivenza pacifica.
Invece la politica di questa amministrazione, oltre a essere inflessibile
con chi cerca un luogo in cui vivere accontentandosi degli scarti
di una civiltà opulenta, è quella di rilegare i rom
che non possono essere scacciati in villaggi autorizzati o tollerati
che somigliano troppo a dei veri e propri lager di stato (dare un’occhiata
a quello di via Salviati per farvi un’idea). Campi sovraffollati e
carenti di quei servizi essenziali dove la minima scintilla può
innescare reazioni violente o dove possono nascere focolai epidemici
incontrollati. Ci piacerebbe chiedere al nostro Sindaco dove è
finita quella parte del piano Nomadi che doveva fornire la ristrutturazione
dei campi attraverso la perimetrazione dell’area, il livellamento
delle strade, l’adeguamento delle fogne, degli impianti elettrici,
della pubblica illuminazione, degli impianti idrici, la manutenzione
delle unità abitative e l’installazione di nuove unità
abitative. Inutile dire che detti propositi non si sono mai concretizzati.
Esiste poi l’altra faccia della medaglia, quella che racconta come
a ridosso del campo abusivo di via di Salone siano stati appiccati
oltre cento incendi dolosi in diciotto mesi. Numerosi gli esposti
dei cittadini prima dell’intervento effettuato ieri dagli agenti della
polizia municipale che ha scatenato la reazione inconsulta dei nomadi
che hanno bruciato pneumatici, carcasse di auto e di elettrodomestici
e tutto il materiale contenuto nelle inevitabili discariche presenti
accanto ai campi rom. Roghi che producono diossina e che vengono troppo
spesso tollerati da chi avrebbe il dovere di vigilare. Poi accadono
fatti come questo in cui la legge diventa inflessibile e denuncia
i nomadi per una serie di reati, gli stessi che ogni giorno avvengono
in gran parte dei campi nomadi di Roma: occupazione abusiva, invasione,
deturpamento, imbrattamento di terreni, danneggiamento di proprietà
privata, incendio doloso, emissione di gas e fumi tossici.
Possibile che non esista una soluzione diversa per questa guerra tra
poveri in cui tutti sono perdenti?
NOMADI
SALONE, SANTORI: “BENE INTERVENTO, VIA CHI DELINQUE”
“E’
impossibile tollerare ancora comportamenti pericolosi e ostentati
nel più puro disprezzo delle regole e della civile convivenza
come quelli che si registrano a via di Salone, dove i rom continuano
ad incendiare i terreni adiacenti dopo averli ridotti a discariche
maleodoranti da cui spesso si alzano fumi gravemente tossici
a causa dei materiali bruciati. Prendiamo atto con soddisfazione
dell’intervento della Polizia Locale di Roma Capitale, effettuato
sotto la direzione del vicecomandante del Corpo Antonio Di Maggio,
che ha portato allo sgombero delle baracche abusive al conseguente
avvio della bonifica grazie alla sinergia operativa con gli
ispettori della Asl competente. Ma non basta, e per questo ho
presentato una proposta di delibera che consenta di agevolare
una rigorosa applicazione della normativa in materia di permanenza
dei cittadini comunitari e che punta all’espulsione di coloro
che soggiornano irregolarmente sul territorio di Roma Capitale.
L’iter è a buon punto, ora al vaglio dei Municipi, potrebbe
approdare in Aula Giulio Cesare a settembre”. Lo dichiara in
una nota il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale
Fabrizio Santori, a margine dell’operazione di sgombero e bonifica
condotta a via di Salone.
Roma
2 agosto 2012 |
Antonio
Barcella
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news@collianiene.org
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Commenti
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agosto 2012 - gentili, segnalo che ieri sera 06.08.12dalle 21,00
circa si vedeva e sentiva un fumo e puzza terrificante !!!
fino a stamani , che sia dello stesso campo Rom ?
Comunque succede almeno 2 3 volte a settimana ... saluti. M.
6
agosto 2012 - Allora: ieri Zona Prenestina, oggi zona Tiburtina.L'aria
è irrespirabile.......
Bello eh?
Francesca
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agosto 2012 (ore 19,20) - zona Prenestina ...ora su tutta la
zona di Casale Rosso e Colli Aniene c'è una bella cappa di fumo
nero...
Grazie alla mancanza di controlli, tutta questa zona di Roma Est è
devastata da roghi ... OGNI GIORNO!
Non vi viene in mente qualcosa? Le cose due:
1) o c'è un piromane che va assolutamente fermato
2) oppure dietro questi roghi c'è un disegno ben preciso delle
Amministrazioni locali...e vorrei tanto capirne il motivo. Francesca
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