21
Agosto 2012 – Qualche giorno fa avevamo
indirizzato un’e-mail
all’Assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Ghera con la quale chiedevamo
informazioni sulle numerose autocisterne, cariche di reflui, dirette
al depuratore Roma Est e sui ritardi nell'attivazione del nuovo impianto
di essicazione dei fanghi. Con cortese sollecitudine, questa mattina,
siamo stati contattati da un rappresentante dell’ufficio politico
dell’assessorato che ci ha spiegato che questo anomalo flusso veicolare
verso l’impianto di depurazione del nostro quartiere sia un provvedimento
“temporaneo” adottato da ACEA per tamponare i sequestri di alcuni
depuratori dei castelli romani. L’assessorato e la stessa ACEA sono
impotenti di fronte al provvedimento preso dal magistrato per reati
contro l’ambiente.
Informazioni scarne che, come è nostra prassi, abbiamo voluto
verificare ed approfondire: si tratta dei depuratori Santa Maria in
Fornarola (località Santa Palomba), avvenuto lo scorso 26 giugno
e di quello di Labico. Due sono gli interventi attuati dalla società
di gestione ACEA per porre rimedio a una situazione eccezionalmente
critica: uno per il dissequestro dei depuratori (era stato valutato
in 15-20 giorni), l’altro, che si concluderà presumibilmente
a settembre 2012, riguarda la completa sostituzione e il potenziamento
delle linee. Durante il periodo del sequestro e dei lavori è
stato predisposto il trasferimento della parte eccedente dei liquami
con l’intervento di circa quaranta autocisterne al giorno che trasportano
il loro nauseabondo carico verso Colli Aniene.
Plaudiamo certamente all’intervento di un magistrato che agisce a
tutela dell’ambiente, il caso ILVA di Taranto ci insegna che continuando
a trascurare ciò che è evidente a tutti si arriva a
un punto non più tollerabile, ma al tempo stesso ci chiediamo
come mai nessuno viene a controllare le emissioni del nostro maxi
impianto che affliggono il quartiere da quasi quarant’anni? Quando
troveremo anche noi qualcuno in grado di stabilire una volta per tutte
se gli abitanti di Colli Aniene, Rebibbia e Ponte Mammolo sono dei
visionari oppure c’è qualcosa che va oltre i confini della
legge? Fino a che le misurazioni spot dei miasmi resteranno a carico
dell’ACEA non credo che sapremo mai la verità. Perché
non intervengono gli ispettori dell’ARPA e quelli dell’ASL? Chi si
fa carico di effettuare indagini presso i medici di famiglia per stabilire
se in questo quartiere ci sono patologie respiratorie che vanno oltre
la media nazionale?
Se un giorno accadrà anche da noi che la magistratura volgerà
il suo sguardo censorio verso chi ha la responsabilità dei
miasmi, allora siamo certi che tutto il mondo politico si scaglierà
contro chi avrà avuto il coraggio di affrontare un reato contro
l’ambiente e i cittadini dimenticando l’inerzia, i silenzi e gli insabbiamenti
fatti ad arte per non affrontare il problema.
In relazione al secondo quesito, quello sugli intoppi burocratici
che non permettono l'attivazione del nuovo impianto di essicazione
dei fanghi, l’assessorato ci ha informato che ACEA è in attesa
da parte della Provincia di Roma dell’Autorizzazione
alle Emissione in Atmosfera. Di che cosa si tratta? La
Provincia di Roma è competente al rilascio di autorizzazioni
alle emissioni in atmosfera in via generale per costruzione, modifica,
trasferimento e variazione della titolarità di impianti e attività
in deroga. Si tratta di autorizzazioni di carattere generale formulate
per ciascuna tipologia di attività ed impianto. Per avvalersi
di tale tipo di autorizzazione il titolare dovrà dotarsi di
un impianto le cui caratteristiche sono specificate nella Delibera
di Giunta Regionale n. 776 del 24/10/2008, nonché rispettare
le prescrizioni indicate nella medesima. Il provvedimento autorizzativo
ha una validità di 15 anni dalla data del rilascio.
Quello che viene da chiedersi è se si tratta solo di un atto
dovuto o se ci saranno nuove emissioni dovute all’ampliamento dell’impianto.
Auspichiamo che la Provincia di Roma, prima di concedere l’autorizzazione,
indaghi bene sugli effettivi benefici che tale impianto
dovrebbe portare agli abitanti della zona. Se esiste il solo sospetto
che ci possa essere un peggioramento della qualità dell’aria
consigliamo alla Provincia di non concedere l’autorizzazione: 15 anni
sono lunghi da passare e i cittadini di Colli Aniene sono stanchi
di respirare “merda” (NDR= mi scuso con i lettori ma non ho trovato
un termine meno forte che rendesse abbastanza l’idea).
Ringraziamo comunque l’assessorato
ai lavori pubblici per la collaborazione
che ci ha fornito e critichiamo apertamente il V Municipio che si
disinteressa del problema e non fornisce alcuna risposta ai nostri
quesiti, come se questa questione non lo riguardasse affatto.
Eppure il Depuratore Roma Est è al centro del V Municipio!
22
Agosto 2012 – Nei
giorni di settembre sarà convocata una commissione con
ordine del giorno "tempi disseguestro depuratori
ACEA" e in quella commissione si chiederà
informazioni sul sopralluogo effettuato dalla Provincia nel
mese di luglio presso il depuratore sito in via Alberini, anche
se non mi sopragiungono segnalazioni di cattivi odori, sarà
opportuno sapere se viene usato il nuovo trattamento dei fanghi,
ed eliminare il flusso di camion che percorre il quartiere.
Roberto Santoro
Presidente della Commissione Ambiente; Verde Pubblico; Politiche
Ambientali; Inquinamento; Ama del V Municipio
|
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org
|
Commenti
22
Agosto 2012 – Ciao, Immagino che possa interessare una mail che
ho ricevuto per cio' che concerne il depuratore dei castelli, sequestrato:
purtroppo si tratta di una situazione emergenziale che non dipende dal
Comune ma bensì da Acea Ato2 (come gestore dell’impianto) e dal
Pretore che ha deciso, interpretando in maniera molto stringente la norma,
il sequestro del depuratore. A questo, però, il Comune ha risposto
in maniera immediata chiedendo l’intervento della società Acea,
sia per lo sblocco del sequestro, sia per l’adeguamento richiesto dal
giudice. Il nostro contatto con loro è costante, e riteniamo concreta
l’ipotesi che entro i primi quindici giorni di settembre entrerà
in funzione la nuova linea di depurazione, che di fatto raddoppia la capacità
di smaltimento del depuratore. Sulle acque reflue in uscita verranno poi
effettuate le analisi che riteniamo rispetteranno la Tabella 4 di scarico
al suolo (come richiesto dal giudice) e permetteranno il definitivo dissequestro
del depuratore. Lo stato emergenziale, quindi, dovrebbe presumibilmente
avere termine a fine settembre. Luisa
22
Agosto 2012 – Grazie
per le preziose informazioni che riguardano l’annoso problema del famigerato
depuratore. Di bene in meglio vedo, la situazione si va oltremodo complicando
e dunque bisogna provvedere per iniziare una sonora protesta e ribadire
le nostre legittime richieste per vivere respirando nel nostro quartiere.
Giuseppina
21
Agosto 2012 – Salve, vi
riporto un articolo del Corriere della Sera di giugno scorso, nel quale
si fa' riferimento al pm Maria Bice Barborini che in quei gg si sarebbe
presa carico di monitorare le condizioni dell' ambiente: Depuratore
Acea sotto inchiesta. Sapete nulla a riguardo? Saluti Luisa
21
Agosto 2012 – E’
allucinante……..l’unico modo per avere dati certi con misurazioni veritiere
e forse per un intervento deciso per risolvere il problema è fare
una denuncia al Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, Franco
|