Lite tra cittadini nigeriani, spunta
il coltello
In
una palazzina di Tor Sapienza, scoppia una lite alle 22,00
di ieri e le grida tanto forti che provengono dall’abitazione
vengono seguite da quelle di una donna che chiede aiuto.
La famiglia di nigeriani che abita l’appartamento è
conosciuta come “poco tranquilla” e nel tempo si è
fatta conoscere per le frequenti liti, ma questa volta la
situazione sembra essere degenerata.
Un poliziotto che abita al piano superiore interviene e si
è trova davanti agli occhi una scena degna di un film.
Sul pianerottolo del piano terra, una donna in stato confusionale
che grida, impugnando un coltello di ragguardevoli dimensioni,
tutto sporco di sangue. Il poliziotto ha immediatamente chiesto
al “113” l’appoggio di una volante ed ha cercato di calmare
la donna e di farle gettare il coltello. Quando è arrivata
la volante, i poliziotti hanno dovuto trattenere O.P., nigeriano
di 35 anni, che cercava di infierire ancora sulla sua vittima
che, successivamente ricoverata, è stata giudicata
guaribile in alcuni giorni.
Bloccato l’accoltellatore e soccorso il ferito, i poliziotti
hanno ascoltato le spiegazioni della donna.
E’ iniziato così il racconto di un’ennesima lite scoppiata
per futili motivi, che hanno fatto riemergere vecchi dissapori,
risalenti al periodo in cui lei ed il marito avevano ospitato
in casa un terzo uomo, molto violento che era stato allontanato
proprio per la sua litigiosità. Ieri sera quando O.P.
si è ripresentato in casa dei coniugi, la donna ha
avuto paura perché era sola ed ha chiamato in suo aiuto
il cugino. E’ scoppiata pertanto una lite che ha avuto come
epilogo una coltellata alla schiena del malcapitato parente.
L’intervento della donna, che ha deviato un secondo fendente,
ha probabilmente scongiurato un colpo mortale e provocato
la caduta in terra dell’aggressore. Approfittando della situazione
la donna ha afferrato il coltello ed è fuggita per
le scale del palazzo chiedendo aiuto.
L’aggressore, una volta bloccato, è stato accompagnato
negli uffici del Commissariato Prenestino, diretto dal dr.
Mauro Fabozzi, per gli ulteriori accertamenti, al termine
dei quali è stato arrestato per rispondere di tentato
omicidio.