Analisi del rapporto Politica-Territorio: bocciatura su tutti i fronti (prima parte)

3 settembre 2012 – A pochi mesi dalla chiusura della consiliatura del Municipio e del Comune è il momento più opportuno per fare un’analisi dei problemi del territorio e di come sono stati affrontati dalla politica. Lo facciamo in relazione al nostro quartiere ma il risultato è facilmente comparabile con le zone limitrofe e in particolare con molta parte della periferia di Roma Est. Dal nostro punto di vista ne esce fuori un quadro alquanto deludente in cui tanti esponenti politici sono spariti subito dopo aver fatto bottino di voti nei nostri seggi o hanno fatto quel “minimo sindacale” per non essere tacciati di assenteismo. Non basta, secondo noi, scrivere qualche lettera o rivolgere interrogazioni al Sindaco, che spesso non sono seguite nel loro iter burocratico, come non basta trincerarsi dietro le competenze e le responsabilità. Questi rappresentanti dei cittadini, molte volte, hanno lasciato tutto il peso del controllo del territorio all’associazionismo mostrandosi solo in caso di pubbliche assemblee o durante le manifestazioni di protesta ma senza mai un vero impegno per il quartiere. Siamo certi che ora molte di queste persone ci additeranno come provocatori per la gravità delle accuse che stiamo rivolgendo ma noi siamo disposti ad ospitare qualsiasi replica ai dossier che pubblicheremo nei prossimi giorni sviluppando gli argomenti che riportiamo in questo articolo.
Mobilità
Basta ascoltare i notiziari che ogni mattina ci raccontano dei blocchi del traffico sull’A24, sulla Tiburtina, su viale Palmiro Togliatti e su tante altre strade della zona, per rendersi conto che si tratta di una vera e propria emergenza. Se al normale volume di alto traffico della capitale si aggiungono l’incredibile numero di cantieri aperti contemporaneamente su Roma Est da un’amministrazione che non sa programmare, è facile comprendere la situazione reale. Complanari A24, raddoppio della Tiburtina, Nuova Circonvallazione Interna e Stazione Tiburtina, ampliamento del sistema della rete fognaria di via Tiburtina, SDO di Pietralata e PUP (Parcheggi Urbani) sono solo alcuni dei lavori in esecuzione intorno alla consolare Tiburtina che aggravano la mobilità della zona. Temiamo che prima o poi si verifichi “l’ingorgo fatale”, ossia un blocco veicolare inestricabile che richiederà giorni per essere risolto, con automobilisti imprigionati nelle loro auto. Un quadro fantascientifico? Purtroppo no, è già accaduto in altre parti del mondo: nel 2010 in Cina ci sono voluti undici giorni per sciogliere un ingorgo di oltre 100 chilometri.
Scuole
Edifici fatiscenti e giardini incolti sono le caratteristiche principali delle scuole di Colli Aniene con qualche eccezione, forse, per il solo Liceo Benedetto Croce. Molti edifici scolastici hanno attraversato o ancora attraversano problemi di sicurezza per gli alunni e il personale insegnante. Piove nelle aule e si staccano pezzi di intonaco. L’anno scorso abbiamo documentato le situazioni di alcune scuole in cui la precarietà degli edifici non era più sopportabile. Qualche intervento è stato fatto sotto la nostra pressione e quella dei genitori degli alunni. A pochi giorni dalla riapertura della scuola Balabanoff i lavori di manutenzione non sono ancora terminati, lo indica la presenza di impalcature a ridosso dell’edificio. Sarebbe scandaloso se quasi quattro mesi non fossero stati sufficienti per eseguire lavori che in un normale condominio si sarebbero conclusi con un terzo del tempo. Presto torneremo a controllare la situazione anche in base alle vostre segnalazioni.
Lavoro
Esuberi, licenziamenti, esodati, chiusura di fabbriche ed esercizi commerciali sono alcuni dei fattori che stanno uccidendo l’economia del territorio. L’emergenza occupazione si risolve con le idee, quelle che mancano a una classe dirigente politica che come il Dio di Aristotele “guarda solo a se stessa”. Abbiamo assistito a tagli delle spese fatti con la “scure” senza valutare gli impatti negativi sull’economia e sul lavoro. Riforme del lavoro già vecchie di qualche anno hanno creato un esercito di “precari”. Ora, hanno fatto la riforma dell’art. 18 consegnando un’arma in mano ai datori di lavoro che la potranno usare senza remore contro i cinquantenni da “rottamare” o per le persone “scomode”.
Ambiente e Inquinamento
Questa è la nota maggiormente dolente di Colli Aniene, un territorio che soffre da una parte dei miasmi del Depuratore e del fiume Aniene e dall’altra dei fumi tossici degli insediamenti rom abusivi e di quelli tollerati. Diossina liberata nell’atmosfera e attentato al diritto di respirare aria pulita, reati che non vengono perseguiti da chi dovrebbe tutelare il cittadino. Scusate se ancora ci domandiamo dove siano e cosa fanno i carabinieri del NOE, l’ARPA e l’ASL visto che ci sono state denunce dei cittadini non prese in considerazione.
C’è poi l’inquinamento da traffico con le sue polveri sottili in cui il Tiburtino non è secondo a nessuno e quello industriale con le sue fabbriche dei veleni che ancora oggi vengono tollerate nonostante le malattie patologiche respiratorie che invadono i quartieri. L’aria non ha confini. Attendiamo che un giorno la magistratura si accorga che anche a Roma ci sono piccoli casi come l’ILVA di Taranto che fanno tanti danni alle persone. Ricordiamo che lo sversamento di sostanze pericolose e inquinanti è un reato e che il risanamento ambientale ha un costo altissimo per la comunità. Non attendiamo passivamente che qualcuno si arroghi il diritto di distruggere il mondo trincerandosi dietro l’economia e il lavoro. Si può produrre anche stando attenti all’ambiente e tutelando il territorio con un beneficio per tutti.
Verde Pubblico
Sotto la pressione dell’associazionismo dobbiamo onestamente riconoscere che qualcosa è stato fatto ma, altresì, abbiamo il dovere di segnalare che c’è ancora molto da sistemare. Una delle principali questioni che non abbiamo affatto digerito, è il modo con il quale l’amministrazione capitolina ha assistito inerme al massacro delle Palme del nostro territorio da parte del parassita “punteruolo rosso” quando con pochi euro per pianta si sarebbe potuto salvare un patrimonio ambientale. Ma il danno è stato ormai fatto e pensiamo al resto.
Per quanto riguarda le aree verdi vogliamo ricordare il parco Baden Powell, con i suoi sentieri polverosi che penetrano nei polmoni dei frequentatori e la scarsa illuminazione di tutta l’area, e il parco Ruini con il suo degrado profondo e con la vegetazione che era arrivata a diventare una macchia mediterranea prima dell’intervento della Green Box. Tutti gli spazi verdi di Colli Aniene hanno bisogno di una maggiore cura e manutenzione a cominciare dall’innaffiatura delle piante. Qualcuno lo ha mai comunicato al Servizio Giardini del Comune di Roma che le piante hanno bisogno di acqua per vivere?
C’è poi la questione dell’area di via della Martora ancora lungi dall’essere risolta. Attendiamo con fiducia che il Sindaco Alemanno trasformi quello spazio nel Punto Verde Qualità su cui si era impegnato quando l’area è stata sgomberata dagli insediamenti rom. Ormai temiamo che presto tornerà ad essere abbandonato al degrado e alle occupazioni abusive.
Sicurezza
Tra i mesi di dicembre 2011 e febbraio 2012 il quartiere è stato attraversato da una vera emergenza criminalità con oltre 20 rapine ai danni di altrettanti esercizi commerciali, furti in appartamenti e box, scippi e scassi. Dopo l’intervento dell’associazionismo di Colli Aniene sono aumentati i controlli e l’azione delle Forze dell’ordine. In breve tempo hanno riportato la zona in una situazione di normalità. Normalità purtroppo non significa che la micro criminalità non colpisce più il quartiere. I furti e le rapine, pur diminuiti, sono ancora presenti ma rientrano nella media della città. L’emergenza sicurezza non si combatte solo con controlli, presidi e i successi di Polizia e Carabinieri ma attenuando quel degrado che avanza inesorabilmente nella periferia romana. Non vogliamo tornare a respirare quel clima inaccettabile da Far West, vogliamo uscire la sera senza temere di essere rapinati o trascorrere un week end fuori Porta senza che l’incubo che qualcuno possa “visitare” il nostro appartamento. Un discorso a parte merita la Polizia Municipale che non presidia in nessun modo questo quartiere. Una zona che conta quasi quarantamila persone (un sesto circa del territorio del V Municipio) e nel quale non esiste la presenza costante di un agente municipale. Tenete conto che nel V Gruppo di Polizia Municipale operano circa 230 agenti di polizia locale che, rapportati alla popolazione di questo luogo, indicherebbero l’utilizzo di ben 38 agenti sul quartiere (un sesto dell’organico). A noi ne basterebbero un paio.
Cultura
Per capire la realtà della situazione vi diamo subito un’informazione: in tutto il V Municipio, esiste un solo cinema attivo e per di più è a “luci rosse”. Stessa penuria per i teatri, i luoghi dove fare cultura e i centri di aggregazione. Tutto questo fa in modo che i nostri giovani, appena possono, evadono dal quartiere alla ricerca di quello che questa zona non può offrire e la maggior parte delle persone, al calar delle tenebre, si chiudono nel proprio bunker personale. Poche le occasioni di socializzare con gli altri. A volte, vista la rassegnazione con cui i residenti del mio e di altri quartieri affrontano i problemi, mi chiedo se tutto ciò non sia voluto.
Lavori Pubblici
Strade e marciapiedi dissestati, segnaletica orizzontale e verticale fatiscente, illuminazione carente e spesso completamente mancante avrebbero bisogno di adeguati finanziamenti. Alle richieste viene puntualmente riposto che le casse sono vuote o il momento di crisi non permette di intervenire adeguatamente. Poi ci rendiamo conto che i soldi pubblici vengono gettati in progetti “assurdi” che, a volte rimangono, “incompiuti”. Ci riferiamo in particolare allo scempio della ciclabile di viale Bardanzellu ma potremmo farne altri in cui il denaro dei cittadini è stato usato in maniera emorragica con pochi vantaggi per la comunità: il campo di via degli Alberini, l’attrezzatura di un’area ludica lungo l’Aniene, l’allestimento di un box commerciale lungo viale Franceschini. Per ora ci fermiamo qui… per motivi di spazio.

Leggi la seconda parte dell'intervista

Antonio Barcella
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