Intervista esclusiva all' On. Stefano Pedica "Senatore di Quartiere"

5 settembre 2012 – Girando per il quartiere mi sono imbattuto in un foglietto pubblicitario che mi ha incuriosito: Stefano Pedica Senatore di Quartiere. Sempre molto attento alle questioni territoriali ho cercato di approfondire la proposta del Senatore IDV che parla di quartieri più sicuri, strade senza buche, costruire case senza gli speculatori, promuovere la raccolta differenziata, produrre lavoro. Tutte ottime intenzioni che necessitano di riscontri. In questa lunga campagna elettorale, la linea editoriale di questo sito di informazione sarà quella di fornirvi tutti i programmi dei partiti che si rivolgeranno ai problemi del territorio, senza distinzione di schieramenti politici, incalzando poi gli eletti sui loro impegni presi con i cittadini.
Il Senatore Stefano Pedica è Membro della 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione), Vicepresidente della 14ª Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea), Membro del Comitato per le questioni degli italiani all'estero

Senatore Pedica, può spiegare ai lettori del sito Collianiene.org in che cosa consiste il suo progetto “Senatore di Quartiere”?
Il "Senatore di quartiere" è il proseguimento di un impegno che da anni mi vede costantemente attivo nei problemi della città, del territorio che rappresento. Numerosissime volte in questi anni di attività parlamentare mi sono scontrato con problematiche che, nella più complessa realtà metropolitana romana, andavano a colpire maggiormente le zone periferiche, quelle più sofferenti e molto spesso abbandonate in una gestione quotidiana che è tutt'altro che semplice. Per questo, ritengo che solo un contatto diretto con tutte le minime realtà che compongono un territorio possa offrire un quadro di insieme che consenta di agire direttamente nelle zone interessate, senza lasciarle agli estremi di un ampio progetto gestionale. Il nome "Senatore di quartiere" è scelto per rappresentare come politico nazionale il proprio territorio e che, realmente, nei fatti lo vive e intende migliorarlo.
Può assicurarci che questa attenzione verso i problemi del territorio non sia la solita “trovata elettorale” che sarà dimenticata subito dopo l’inserimento delle schede nelle urne?
Guardi, capisco perfettamente i dubbi che i cittadini possano riporre in una tale iniziativa. Non sarebbe il primo caso di promesse sbandierate e mai mantenute. Ma io posso dire, e anche con una punta di orgoglio, di avere da 5 anni sempre lavorato con la massima serietà per tutte le vicende che hanno coinvolto il nostro territorio, e non solo. I miei anni di attività parlamentare, come facilmente documentabile, sono stati all'insegna di un impegno assiduo anche nelle più delicate situazioni. Faccio l'esempio della discarica di Riano, in cui, anche grazie al supporto dei vari comitati di cittadini, sono potuto intervenire più volte contribuendo a bloccare la scelta di Quadro Alto come sito scelto da Regione, Provincia o Comune. O come per i cittadini di Dragoncello, imbrigliati in una situazione al limite della truffa legalizzata. O, ancora, per tanti altri quartieri di Roma, per cui sono stato portato a conoscenza delle varie difficoltà e stiamo già operando congiuntamente per una condivisa risoluzione.
Che rapporto auspica con le associazioni territoriali, che difendono i diritti dei cittadini, già molto presenti sulle questioni che appartengono ai quartieri?
Nutro un profondo rispetto per tutte quelle associazioni di cittadini che, libere dal vincolo della politica, si prefiggono solamente l'obiettivo di salvaguardare il territorio in cui vivono e in cui intendono crescere i propri figli. Nel mio programma da sindaco i responsabili dei quartieri avranno la delega dell'osservatorio del quartiere. Sono pertanto aperto a qualsiasi tipo di confronto. Lo dico sempre nei miei incontri, che i miei interventi sono prima di tutto privi di colori politici. Perché, pur rappresentando il partito al quale appartengo, ritengo che la gestione di una città debba prescindere da qualsiasi appartenenza politica e debba guardare solo all'interesse collettivo.
Nel suo programma si trovano: Sicurezza, Lavoro, Scuole, Ambiente, Terza età, Commercio, Cultura, Viabilità. Tali temi sono il cavallo di battaglia del nostro sito di informazione, dell’Associazione Vivere a Colli Aniene e di tutto l’associazionismo del quartiere. Come intende fornire un sostegno concreto alle nostre lotte di diritto civile?
Roma vive una realtà difficile per quanto riguarda ognuno dei punti che Lei giustamente cita. Io sono certo del fatto che se si intende offrire un'immagine della città all'altezza di una struttura metropolitana, bisogna per prima cosa dimenticare ogni tornaconto personale e puntare ad una gestione snella, trasparente, efficiente. E gli sprechi che hanno caratterizzato le ultime amministrazioni non hanno solo contribuito a peggiorare il grado di vivibilità di questa città, ma hanno rubato ai cittadini la possibilità di godere di un giusto rapporto qualità-prezzo in tutta la serie di servizi che quotidianamente utilizziamo. Le sembra normale che, per il tipo di trasporto pubblico di cui possiamo far uso, si debba pagare ben € 1,50, con un incremento di 50 centesimi che per nulla ha rappresentato un parallelo miglioramento del servizio stesso?
Proviamo a fare degli esempi concreti. Il nostro quartiere soffre di alcune grandi questioni le cui influenze negative colpiscono i cittadini da alcuni decenni: i miasmi del depuratore Roma Est, i fumi tossici provenienti dai roghi intorno ai campi nomadi abusivi e tollerati, la mobilità, la manutenzione di strade e scuole e il degrado dei giardini. Per i primi due sono stati presentati anche esposti alla magistratura. Quali iniziative intende avviare per aiutare i cittadini del Tiburtino e del Collatino su questi specifici problemi?
Conosco bene molte di queste situazioni e, come le dicevo prima, per molte di queste mi sono reso conto che tali attività, anche nocive per la popolazione residente, vivono e resistono a causa della negligenza degli organi vigilanti. Negli anni sono state rilasciate autorizzazioni cieche, prive di un controllo adeguato e costante. Frutto di una gestione spesso scellerata e che ha posto al primo piano la soddisfazione, anche economica, di tanti e tanti operatori responsabili nei vari processi gestionali. Proporrei dei controlli più stretti, per le attività nocive di cui mi parla e anche per la manutenzione di strade e scuole, situazioni in cui molto spesso vige la regole di appalti truccati, vinti dalle solite ditte e manchevoli di ogni criterio di razionalizzazione ed economicità. E una scelta più responsabile degli organi che andranno a vigilare sui vari settori: onestà e disponibilità non sono solo virtù umane, ma anche l'unico modo per ottimizzare ciò che si ha a disposizione rendendolo accessibile a tutti, e non ad una casta che vive sempre e comunque al di sopra delle parti. Io ci metto la faccia per risolvere i problemi che mi verranno sottoposti.
In merito alla questione del lavoro, a Roma Est ci sono molti lavoratori nel limbo degli “esodati” o cinquantenni che hanno perso il lavoro a causa della crisi. Quale sarà l’impegno dell’IDV per risolvere questi problemi in questa e nella prossima legislatura?
L'impegno mio e dell'IDV, come avrete potuto notare, è stato costante nell'opporsi a qualsiasi provvedimento governativo che andasse a colpire i ceti medi e tutta quella fascia di popolazione che da sempre paga le conseguenza di scelte sbagliate. E il nostro impegno continuerà senz'altro, ponendoci come unico obiettivo quello di perseguire nelle nostre convinzioni, nella difesa del lavoro, della legalità e della sicurezza sociale. Chi vorrà accogliere queste priorità, sarà senz'altro un buon alleato politico nelle discussioni parlamentari. Senza calcoli e vincoli opportunistici. Ripeto ancora una volta di sentirmi il vostro senatore di quartiere.
Lasciando da parte la politica, desidera comunicare qualche altra cosa ai cittadini di Roma Est?
Che li invito ad aiutarmi in questo ambizioso lavoro. Le loro idee, provocazioni, suggerimenti non potranno che rendere a portata di mano l'obiettivo che ci siamo prefissati. Restituire Roma alla legalità. Anzi, a tal proposito, mi auguro di vedere un vero coinvolgimento civico per tutte le iniziative che, insieme, riterremo opportuno affrontare. Ogni dubbio sarà legittimo, ma vi assicuro che, vedendomi all'opera non avrete più dubbi sulla genuinità delle mie intenzioni.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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