Quaranta candeline per Colli Aniene

10 settembre 2012 – Quaranta candeline per Colli Aniene: un quartiere giovane che non ha ancora le tradizioni di altri quartieri storici di Roma ma che hanno un significato particolare per chi ci vive, lavora o ha un’attività imprenditoriale in questi luoghi. Qual è il senso che si vuole dare a questo evento? Per spiegarlo meglio, dobbiamo fare un passo indietro e tornare con la memoria a 40 anni fa. Le esperienze dei pionieri che “hanno fatto” Colli Aniene dimostrano quanto sia stata “difficile” la sua nascita. Nei primi anni 70, i primi residenti si sono insediati negli edifici ed hanno visto crescere il quartiere intorno a loro. Per “crescere” si intende proprio la presenza di una vasta area di cantieri che copriva tutta la porzione di territorio che va da Tiburtino III fin quasi all’inizio di Tor Sapienza, con centinaia di gru e tanti scheletri di cemento che lievitavano di giorno in giorno. Per molti di loro quel cemento ha rappresentato il coronamento di un sogno in un periodo difficile in cui un’inflazione a doppie cifre faceva perdere significato al risparmio. Si potevano permettere di comprare un alloggio solo sulla carta con tutti i timori di ciò che tale scelta rappresentasse. Erano giorni, mesi, anni sempre più lunghi e gli iscritti alle cooperative edilizie si recavano, con maniacale frequenza, a controllare i progressi della costruzione con l’illusione di esorcizzare le preoccupazioni per aver fatto un passo ai limiti delle loro possibilità. Questo sogno per alcuni si è trasformato in un incubo a causa di cooperative truffaldine che usavano decuplicare il costo di acquisto attraverso clausole del contratto occultate in maniera subdola. Altri hanno pagato due volte il loro appartamento per l’improvviso fallimento delle società di costruzione che hanno lasciato il lavoro a metà fuggendo con il bottino. Queste difficoltà e i tanti sacrifici hanno legato ancora di più gli abitanti di Colli Aniene ad un territorio che sentono loro. Chi è costretto ad allontanarsi da questo luogo, per lavoro o per mettere su una nuova famiglia, viene colpito da un sentimento analogo alla Saudate brasiliana e non vede l’ora di ritornare. Colli Aniene è entrato nel sangue di chi ci vive. Pur con tutti i difetti e i problemi che si porta dietro da anni resta uno dei quartieri più belli di Roma con il suo verde, i larghi viali e i tanti giardini.

Tornando al programma dei festeggiamenti, occorre rilevare che si tratta di una manifestazione fortemente voluta dalle associazioni territoriali che durerà dal 14 al 23 settembre e che sarà un’occasione di riscoperta del quartiere e delle varie realtà che lo caratterizzano: il volontariato, la solidarietà, la cultura, il lavoro e i cittadini. L’intenzione degli organizzatori è che la festa diventi un’opportunità per riflettere sui problemi socio culturali senza trascurare la parte ludica dell’evento. Per questo nel programma c’è un’alternanza di dibattiti e tavole rotonde sui problemi del territorio uniti a spettacoli teatrali, ai concerti, alle proiezioni cinematografiche. Non mancheranno mostre fotografiche storiche abbinate a visite guidate alla Cervelletta e al fiume Aniene. Cortei di auto d’epoca e ciclomotori anni ’50 attraverseranno le strade del quartiere e ci saranno eventi importanti per la comunità come l’insediamento dei nuovi parroci delle chiese Santa Bernadette e Sant’Igino Papa che sono stati inseriti nei festeggiamenti in una sorta di gemellaggio, perché quello che accade a Colli Aniene è vissuto in maniera particolare da chi ci vive.
I precursori di questo luogo si distinguevano per l’associazionismo, la partecipazione e la solidarietà ed ancora oggi restano segni distintivi. Potremmo identificarli come il DNA di Colli Aniene: sono questi i valori che si vogliono rilanciare. Non è stato facile unire sotto questo programma oltre venti associazioni ed altrettanti “fornitori”. Certi di esserci riusciti, l’obiettivo finale sarà la coesione di questo patrimonio di conoscenze e collaborazioni per sottolineare e reinsaldare il DNA di Colli Aniene.

MUNICIPIO V: FESTA DEI QUARANT’ANNI DI COLLI ANIENE


Venerdì 14 settembre 2012 alle ore 18.00 si aprirà la festa voluta dalle venti associazioni presenti nel quartiere che hanno costruito insieme una importante occasione di incontro ludico e di svago ma anche di riflessione sul modello “Colli Aniene”.

In qualità di Presidente ritengo sia essenziale nel territorio la sperimentazione di momenti di innovazione ed esplorazione volti alla coesione sociale, alla solidarietà, alla riappropriazione di spazi pubblici che siano al di sopra di logiche politiche particolari.

Questa prima festa del quartiere che vede l’istituzione territoriale municipale a loro più prossima in termini di interlocutore primario e fondamentale, non può che trovarmi concorde. Per questo ritengo che l’iniziativa debba essere attivamente sostenuta nella consapevolezza di una democrazia partecipativa e deliberativa che possa offrire effetti di sviluppo e miglioramento.

Auguro a tutte le associazioni di poter continuare, anche per il futuro, il percorso intrapreso che mi vedrà sempre un convinto sostenitore.

Il Presidente V Municipio
Ivano Caradonna

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

Articoli letti: 1

Commenti