12
settembre 2012 – Grazie
alla disponibilità dell’assessore ai Lavori Pubblici di Roma
Capitale Fabrizio Ghera e dei dirigenti dell’impianto ACEA ATO2 Ing.
Mario Ruta e Livio Galante, abbiamo visitato il mega impianto del
Depuratore Roma Est osservando da vicino tutte le fasi di lavorazione
dei reflui. Siamo rimasti sorpresi dalla completa assenza di miasmi
sopra le vasche di ossigenazione e di sedimentazione. Questo non vuole
dire che non ci possano essere emissioni in determinati momenti del
processo di lavorazione (es. la movimentazione dei fanghi umidi) ma
che sono stati messi in atto tutti gli accorgimenti tecnologici per
evitare di influire sulla qualità dell’aria nel quartiere e
altri ne saranno attivati in futuro. Questa è l’assicurazione
che volevamo e su cui talloneremo l’azienda municipalizzata anche
negli anni a venire. È lo stesso auspicio dell’assessorato
ai lavori pubblici che ha preteso le modifiche per il miglioramento
della situazione e che continuerà su questa linea di azione
per conciliare le esigenze dei cittadini con un servizio essenziale
per la città. Chi ci segue puntualmente sa quanto siamo sensibili
alle questioni ambientali, sulle quali non abbasseremo mai la guardia,
ma dobbiamo prendere atto che si sta lavorando alla mitigazione dei
miasmi. A noi non serve cercare un colpevole, ci interessa risolvere
il problema, anche se questo dovesse dipendere da altre cause (es.
sversamenti abusivi o industriali nel fiume Aniene). Siamo
altresì certi che gli abitanti di Colli Aniene non sono dei
visionari e, se sostengono di avvertire i cattivi odori, devono essere
ascoltati. Se questi provengano dal Depuratore Roma Est o da sversamenti
abusivi non sta a noi identificarlo ma agli enti preposti. Però,
per completezza di informazione, riteniamo giusto ascoltare anche
il dirigente del Bacino Roma Est e di riflettere sulle risposte ottenute.
Starà ai cittadini valutare le dichiarazioni ottenute nell’intervista
e, magari, con le nuove informazioni farsi un quadro meno approssimativo
della situazione. Si sta studiando con ACEA e l’Assessorato ai lavori
Pubblici la possibilità di far visitare l’impianto a qualche
gruppo di cittadini al fine di verificarne l’efficienza con i loro
occhi. Ci sono da superare alcuni vincoli di sicurezza che si stanno
valutando.
Alla
fine del 2009 sono stati eseguiti i lavori di ampliamento dell’impianto
di depurazione del Bacino Roma Est che ne hanno triplicato la portata
in termine di reflui urbani e di utenze allacciate. La legge prevede
che per questo tipo di lavori deve essere eseguita una nuova Valutazione
di Impatto Ambientale. Esiste questo documento o ACEA ritiene che
non sia necessario?
Quando è stato progettato e realizzato l’impianto non esisteva
la legge che imponeva la Valutazione di Impatto Ambientale come non
esisteva il quartiere di Colli Aniene. Per i successivi ampliamenti,
compresi gli ultimi, sono state concesse e ottenute tutte le autorizzazioni
di legge, dalla V.I.A. all’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale)
e tutte le altre autorizzazioni di Comune, Provincia e Regione.
I
gas prodotti all’interno dell’impianto vengono bruciati anziché
essere riciclati sul circuito che rifornisce la città. È
tecnicamente possibile utilizzare questi gas come alimentazione delle
caldaie del nostro quartiere risparmiando costi e preservando l’ambiente?
In questo momento non c’è produzione di biogas nell’impianto
e nulla viene bruciato dentro il depuratore. Per produrre biogas deve
essere attivato un processo apposito. Quando entrerà in funzione
il nuovo impianto di digestione anaerobica dei fanghi verrà
attivato detto processo e i gas prodotti saranno utilizzati per produrre
energia elettrica.
Quando entrerà in esercizio il nuovo comparto di essiccamento
dei fanghi, già realizzato e collaudato da oltre un anno, e
quali benefici porterà?
L’impianto è pronto da mesi e già collaudato. Stiamo
aspettando l’autorizzazione della Provincia di Roma e della Regione
per metterlo in esercizio. Questo doveva avvenire nel mese di Luglio,
non conosciamo la causa degli intoppi burocratici ma vi assicuriamo
che non ci sono impedimenti tecnici. Il nuovo impianto abbatterà
ulteriormente l’emissione di odori in atmosfera e ridurrà il
peso e i volumi dei fanghi residui, con un abbattimento di costi di
trasporto e smaltimento anche per ACEA.
Le emissioni che possono essere associate all'esercizio di
un impianto di trattamento di reflui urbani sono correlati ad odori
cosiddetti “biogenici”, che si sviluppano cioè dai processi
anaerobici di decomposizione organica e sono caratterizzati prevalentemente
dalla presenza di idrogeno solforato. ACEA ha dichiarato di effettuare
un monitoraggio ambientale nell’arco delle 24 ore, tre/quattro volte
ogni mese. Non le sembra un’anomalia che ACEA controlli se stessa
invece di affidare questo servizio ad un ente esterno?
ACEA effettua controlli di laboratorio sulle acque reflue in ingresso
ed in uscita dall’impianto tutti i giorni nell’arco delle 24 ore.
Tre o quattro volte al mese una società certificata esegue
ulteriori controlli. Almeno una volta al mese l’impianto viene controllato
a sorpresa e senza preavviso dai tecnici dell’ARPA.
Dove
finiscono le acque “clorate” filtrate dai reflui che arrivano all’impianto?
Secondo noi si tratta di una grande quantità di residui che,
se dispersi nell’ambiente, sarebbero in grado di alterarne l’equilibrio
biologico. Per essere chiari ci sono sversamenti dell’impianto verso
il fiume Aniene?
Certamente sì e corrisponde ai valori di legge con il cloro
dosato opportunamente. L’ARPA è molto rigida su questo punto
e controlla continuamente la percentuale di cloro contenuto nelle
acque che raggiungono il fiume per non alterarne l’equilibrio ecologico.
Lei stesso ha potuto verificare l’assenza di emissioni sopra le vasche
di trattamento e la limpidità delle acque che vengono sversate
nell’Aniene. Sono stati considerati anche i volumi delle acque sversate
per non danneggiare l’ambiente.
Risponde a verità che i fanghi residui delle lavorazioni
vengono gettati in discarica in base a continue deroghe alla legge
sul trattamento dei fanghi umidi?
Assolutamente no. I fanghi non vanno più in discarica da oltre
due anni. I fanghi, con una percentuale di secco intorno al 24-25%,
vengono trasportati ad un impianto di compostaggio per il trattamento
e vengono poi riutilizzati in agricoltura,
Ritiene che ACEA abbia adottato tutte le tecnologie conosciute
per ridurre le emissioni dell’impianto o c’è qualcosa che ancora
si può fare?
Applichiamo in continuazione tutti i ritrovati tecnologici conosciuti
e così continueremo a fare in futuro.
ACEA sta progettando o valutando la costruzione di nuovi impianti
di depurazione, dove convogliare i reflui dei quartieri costruiti
oltre il raccordo anulare, in grado di alleggerire il depuratore Roma
Est che è locato al centro di vari quartieri residenziali del
Tiburtino? Logica vuole che i reflui viaggino verso le zone più
esterne e non verso il centro della città.
L’impianto è in grado di gestire novecentomila utenze e attualmente
ne gestisce settecentomila. Fino ad esaurimento della capacità
dell’impianto non è pensabile costruirne di nuovi. Occorre
considerare quanto costa per la comunità progettare e costruire
un impianto di questa grandezza.
Quando cesserà il viavai di autocisterne cariche di
reflui provenienti dagli impianti sequestrati dei Castelli Romani?
La previsione era per il mese di settembre ma molto dipenderà
dalla Magistratura che deve dissequestrare gli impianti e dalla Provincia
che deve concedere le autorizzazioni. ACEA sarebbe felice di non sostenere
più i costi di trasporto. L’impianto di Monte Compatri è
stato già dissequestrato ma manca ancora l’autorizzazione della
Provincia. Le autocisterne sono veicolate su quattro impianti diversi
gestiti da ACEA ATO2: Roma Est, Ostia, Finocchio, Guidonia. Trasportano
reflui già trattati che lei ha potuto verificare con i suoi
occhi che, una volta arrivati nel depuratore Roma Est, vengono immessi
all’inizio del processo e trattati nuovamente con un costo per ACEA
che è facile valutare. Smentisco in maniera assoluta che le
autocisterne trasportino rifiuti pericolosi, anche se qualche autobotte
riporta questa dicitura perché adibita in precedenza ad altri
impieghi.
Antonio
Barcella
news@collianiene.org
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Commenti
17
settembre 2012 – Riguardo
il depuratore aggiungerei che questo depuratore e' dotato di un sistema
di recupero dei gas prodotti dalla sedimentazione dei reflui con annessa
produzione di gas metano che dovrebbe a sua volta alimentare un generatore
di corrente elettrica : Mi risulta che questi generatori non sono stati
mai avviati e che il gas viene periodicamente bruciato nell'aria . Si
puo' fare una verifica ? Alessandro
12
settembre 2012 – Tutto
bene, ma dal mio appartamento al 6° piano del civico 114 di via Balabanoff,
affaccio sul campo sportivo del tor sapienza, da alcuni giorni, in alcune
ore soprattutto a tarda sera e al mattino presto c’è di nuovo un
odore cattivo, forte, disgustoso e persistente. Giuseppe
12
settembre 2012 – Gentile
redazione, Il Cdq Colli Aniene esprime soddisfazione al suo articolo che
mette in evidenza la realtà dei fatti. Siamo inoltre soddisfatti
che da quando è attivo il nuovo responsabile ACEA dell' impianto
bacino roma est, l'Ing. Mario Ruta, abbia dimostrato, fin dal suo insediamento
(marzo 2012), un'attenzione molto alta alle problematiche segnalate dal
CDQ Colli Aniene e dai cittadini. Il Cdq ha sollecitato e sollecita nonché
mantiene tenacemente vivi i contatti con ACEA e LLPP, e dobbiamo dire
che grazie al lavoro svolto in questi ultimi mesi dall'ing. Ruta e dai
suoi collaboratori del Bacino Est, i miasmi sono sensibilmente diminuiti,
ma manteniamo alta l'attenzione.
Recentemente prima dell'estate e nel corso anche delle riunioni svolte
con la Commissione Ambiente del V° municipio, a cui hanno partecipato
la sottoscritta, in qualità responsabile ambiente del CDQ Colli
Aniene, l'Ass.re all'ambiente Callea, ARPA LAZIO, e per ACEA, ing. Ruta
e Galante, oltre i Comitati limitrofi a Colli Aniene, sono emerse e si
confermano le stesse situazioni tecniche e tecnologiche che la Vs redazione
riporta nell'intervista redatta. Di tali riunioni sono stati anche redatti
verbali a disposizione. Nell'impianto di Depurazione gli interventi previsti
per la messa a regime della prima sezione sono stati compiuti, l'essiccatore
sarà auspichiamo a breve a pieno esercizio non appena ci saranno
tutti i nulla osta, e anche in tal senso ci stiamo attivando. Il Cdq ha
più volte segnalato la presenza delle cisterne che impattano sul
quartiere e che trasportano i liquami grigliati provenienti dagli impianti
sottoposti a sequestro dalla procura di Velletri, e che giungono non solo
nell'impianto Bacino Roma Est ma anche nell' impianto di Ostia. Ora, in
vista a breve dell' apertura delle scuole segnalata ad ACEA, imminente
informazione da parte dell'Ing. Ruta, è che presto la situazione
si sbloccherà, con un provvedimento di dissequestro, speriamo anche
parziale.
La ringraziamo per il suo canale informativo che non dimentica mai il
nostro quartiere e che pubblica e diffonde le notizie quasi in tempo "reale".
G.Masella Commissione ambiente Cdq Colli Aniene
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