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ottobre 2012 – È passata meno
di una settimana da quando il Presidente del V Municipio ha ritirato
le dimissioni e nell’aula del Consiglio già spirano venti di
guerra. Non è bastata la nomina ad assessore della consigliera
del partito democratico Angela Scacco a placare la fronda di contestazione
verso il Presidente e la sua Giunta. Del resto il PD, partito di maggioranza
relativa, aveva suggerito una Giunta Tecnica con la richiesta di dimissioni
degli attuali assessori e l’inserimento di persone al di fuori delle
compagini di partito. Caradonna ha trovato forti resistenze verso
questa soluzione e ha giustificato il suo atto di ripresentare la
sua Giunta “allargata” con le imminenti elezioni amministrative che
non avrebbero concesso ai nuovi nominati un tempo sufficiente ad apprendere
il “mestiere”.
La resistenza maggiore verso una Giunta Tecnica è stata proprio
del partito del Presidente, l’API, che non ha voluto fare un passo
indietro e rinunciare alle poltrone che occupava.
In questa fase di debolezza, il Governo del V Municipio dovrà
affrontare presto una nuova prova difficile e complessa: la mozione
di sfiducia presentata dall’opposizione. A questo punto, se la situazione
non troverà una rapida soluzione, non resterà che augurarsi
la fine di una consiliatura caratterizzata soprattutto da liti, contrapposizioni,
doppi incarichi e da ambite poltrone.