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ottobre 2012 – Un enorme sconcerto e una sensazione di nausea
ci hanno assalito quando abbiamo ricevuto in redazione la segnalazione
di Mario: “È stata portata via, da ignoti, una panchina
nuova in via Meuccio Ruini. Ho controllato come sono state fissate,
con dei bulloni. Sono certo che le altre tra poco tempo spariranno.
Consiglio di coprire i bulloni con cemento in modo da rendere più
difficile il furto per coloro che vogliono portarle via.”
Increduli ci siamo recati immediatamente nella nuova area di via Ruini,
inaugurata meno di un mese fa, e abbiamo costatato con i nostri occhi
che la notizia corrispondeva al vero: una panchina è stata
sottratta alla comunità per abbellire il giardino di un disonesto.
In questo quartiere non ci facciamo mancare proprio nulla. Dopo i
coperchi dei tombini e le molteplici fontanelle scomparse ora è
la volta dell’asportazione delle panchine a conferma che le fervide
menti criminali non cessano mai di lavorare. E operano in tutta tranquillità,
visto che, dopo il furto, hanno avuto tutto il tempo di riavvitare
i bulloni sul supporto che ancorava a terra la panca.
In
tutto questo dobbiamo evidenziare l’ingenuità di chi ha eseguito
i lavori che non ha pensato ad alcun accorgimento per mettere in difficoltà
ladri e vandali (saldatura, cementificazione, dado di bloccaggio arrotondato,
etc.). Vista la facilità dell’asporto, speriamo solo che questo
fatto non sia l’inizio di una nuova moda. In poche parole temiamo
per la sorte delle altre panchine.
Vogliamo concludere l’articolo con una buona notizia segnalando che
ieri gli operai dell’AMA hanno pulito e tagliato l’erba nell’area
gazebo di via Ruini. L’intervento ha seguito di pochi giorni la pulitura
e la manutenzione di altre zone del quartiere (come l’area verde di
via Zanardi). L’attivismo della municipalizzata di questi giorni non
può fare che piacere a chi da anni lotta per evitare che i
giardini di Colli Aniene piombino nel degrado e nell’abbandono però
ci viene un sospetto: non sarà solo la vicinanza delle elezioni
a determinare questa svolta?