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novembre 2012 – Venite a Colli Aniene, delinquenti e ladri
di tutto il mondo, potrete approvvigionarvi gratuitamente e senza
nessun rischio di panchine nuove di zecca, fontanelle in ghisa, coperchi
di tombini e cavi di rame strappandoli alla comunità del posto.
Scusate la provocazione ma certamente capirete il nostro stato d’animo
dopo la sparizione della seconda panchina in pochi giorni dal Parco
di via Ruini. L’episodio segue i furti di fontanelle perpetrati in
viale Santi, via Zanardi e via Corsanego, la sparizione di coperchi
di tombini in tutto il quinto municipio per un valore superiore ai
seicentomila euro e alle numerose ruberie di rame che hanno lasciato
al buio per mesi alcune vie del quartiere.
Piccoli
furti presi singolarmente, poco perseguiti, che costituiscono un grave
danno per i residenti perché quegli oggetti spesso non saranno
sostituiti o comunque aggraveranno i bilanci comunali con nuove tasse
per tutti. Tutto ciò è reso ancora più grave
dal fatto che quelle panchine di piazza Ruini erano poste davanti
al Centro Anziani e il luogo era diventato un punto di aggregazione
per le persone non più giovani e per i residenti della zona.
La collera aumenterebbe ancora di più se scoprissimo che il
furto non fosse stato perpetrato da un delinquente abituale ma da
un “collezionista occasionale” che voleva arredare il suo giardino.
Il fatto risulterebbe più spiacevole perché dette persone
potrebbero tranquillamente acquistare l’oggetto a proprio spese ma
non lo fanno perché pensano che rubare alla comunità
non sia un reato. Invece
noi pensiamo l’esatto contrario ossia che siete dei volgari ladri
esattamente come quelli che evadono le tasse e impediscono che la
gente vada in pensione o permettono che le scuole cadano a pezzi per
mancanza di fondi.
Un ultimo pensiero lo dedichiamo all’amministrazione pubblica locale.
Dopo il primo furto ci saremmo aspettati un intervento per evitare
altre sottrazioni. Bastavano quattro saldature ai bulloni che le ancoravano
a terra o la cementificazione dei piedini per complicare l’asporto
degli oggetti. Invece in questo paese non si chiudono le stalle neppure
dopo che sono scappati i buoi.
Antonio
Barcella
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