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novembre 2012 – Ieri mattina è stato esposto sull’edificio
dell’Istituto Benedetto Croce uno striscione che ne dichiarava l'occupazione
da parte degli studenti. Questa mattina lo striscione era già
sparito ma la presenza domenicale di studenti all'interno della scuola
confermava senza dubbio lo stato di agitazione dei ragazzi, che poi
si tratti di occupazione o di autogestione il risultato cambia di
poco. Sono ormai molte le scuole di Roma occupate per protesta a causa
degli arresti seguiti agli scontri della manifestazione del 14 novembre
scorso. Il malessere della scuola era già affiorato ma l’ultimo
corteo l’ha certamente acuito e con una gran dose di motivazioni.
Sono molte e diverse le ragioni della protesta ma la scintilla è
venuta dal ddl 953 ex-Aprea che prevede, tra le altre cose, la quasi
completa privatizzazione delle scuole pubbliche dando la possibilità
ai privati di 'acquistare' qualsiasi istituto. Gli studenti ritengono
che la scuola debba rimanere pubblica per garantire a tutti il diritto
allo studio sancito dalla Costituzione. Soltanto con un sistema scolastico
equo è possibile costruire una società giusta e veramente
democratica. Come dargli torto? La scuola pubblica deve essere in
grado di preparare i giovani al futuro e non è continuando
a tagliare i fondi o a tentare di liberarsi di un pesante fardello
che si garantisce questo diritto.
“Siamo
stanchi di quello che sta succedendo in Italia. Le tasse aumentano,
il nostro futuro sarà segnato dalla precarietà e nel
mezzo del caos, nessuno si occupa fattivamente della scuola. Cosa
ha fatto il Ministro Profumo in questi mesi? L’unica proposta che
ci ricordiamo è quella di eliminare l’ora di religione, proposta
inutile davanti ai grandi problemi che stanno devastando le nostre
scuole. Al Ministro Profumo chiediamo: cosa ha pensato per risolvere
il problema dell’edilizia scolastica? Quali proposte per abbattere
il caro libri? A quando la riforma della classe docente? Siamo stanchi
di essere presi in giro, di attendere che qualcuno si dia una svegliata,
e ci sembra che questo Ministro abbia meno risposte di noi. La grande
partecipazione di oggi dimostra solo un grande fatto: non siamo passivi
ed inermi come ci descrivono, ma siamo ribelli armati di speranza.”
È quanto dichiara in una nota Edoardo Stacchiotti, rappresentante
della Consulta per l’istituto ‘Alberti’ e militante del Movimento
Studentesco Nazionale Roma.
Antonio
Barcella
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