Occupato dagli studenti l’Istituto Benedetto Croce a Colli Aniene

18 novembre 2012 – Ieri mattina è stato esposto sull’edificio dell’Istituto Benedetto Croce uno striscione che ne dichiarava l'occupazione da parte degli studenti. Questa mattina lo striscione era già sparito ma la presenza domenicale di studenti all'interno della scuola confermava senza dubbio lo stato di agitazione dei ragazzi, che poi si tratti di occupazione o di autogestione il risultato cambia di poco. Sono ormai molte le scuole di Roma occupate per protesta a causa degli arresti seguiti agli scontri della manifestazione del 14 novembre scorso. Il malessere della scuola era già affiorato ma l’ultimo corteo l’ha certamente acuito e con una gran dose di motivazioni. Sono molte e diverse le ragioni della protesta ma la scintilla è venuta dal ddl 953 ex-Aprea che prevede, tra le altre cose, la quasi completa privatizzazione delle scuole pubbliche dando la possibilità ai privati di 'acquistare' qualsiasi istituto. Gli studenti ritengono che la scuola debba rimanere pubblica per garantire a tutti il diritto allo studio sancito dalla Costituzione. Soltanto con un sistema scolastico equo è possibile costruire una società giusta e veramente democratica. Come dargli torto? La scuola pubblica deve essere in grado di preparare i giovani al futuro e non è continuando a tagliare i fondi o a tentare di liberarsi di un pesante fardello che si garantisce questo diritto.
Siamo stanchi di quello che sta succedendo in Italia. Le tasse aumentano, il nostro futuro sarà segnato dalla precarietà e nel mezzo del caos, nessuno si occupa fattivamente della scuola. Cosa ha fatto il Ministro Profumo in questi mesi? L’unica proposta che ci ricordiamo è quella di eliminare l’ora di religione, proposta inutile davanti ai grandi problemi che stanno devastando le nostre scuole. Al Ministro Profumo chiediamo: cosa ha pensato per risolvere il problema dell’edilizia scolastica? Quali proposte per abbattere il caro libri? A quando la riforma della classe docente? Siamo stanchi di essere presi in giro, di attendere che qualcuno si dia una svegliata, e ci sembra che questo Ministro abbia meno risposte di noi. La grande partecipazione di oggi dimostra solo un grande fatto: non siamo passivi ed inermi come ci descrivono, ma siamo ribelli armati di speranza.” È quanto dichiara in una nota Edoardo Stacchiotti, rappresentante della Consulta per l’istituto ‘Alberti’ e militante del Movimento Studentesco Nazionale Roma.

Antonio Barcella
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