Teatri, cinema e spazi culturali sono un’utopia per il V Municipio

23 novembre 2012 – Nel corso degli ultimi anni emerge nella periferia romana una carenza di spazi teatrali, culturali e di aggregazione che costringe i giovani ad abbandonare i loro progetti o a lasciare il loro territorio per trovare ubicazione in altri spazi della città. Cinema trasformati in supermercati, garage e mini appartamenti; teatri sfrattati e programmazioni in crisi, carenza di spazi per le attività delle associazioni e la creatività giovanile... Un quadro desolante che rapportato al V Municipio assume dimensioni da “incubo della cultura”. Proviamo ad analizzare alcuni dati di questo fenomeno e vi renderete conto che stiamo parlando di un argomento molto serio che incide sulla formazione dei nostri ragazzi e può sfociare in quel malessere giovanile che ha già prodotti grossi danni nell’hinterland romano.
Il V Municipio conta una popolazione vicina ai 200.000 abitanti, ossia quasi il doppio di un capoluogo di provincia come Latina. Per questo prenderemo come riferimento la città pontina per raffrontare alcuni dati con il nostro territorio. Nella zona compresa tra la Stazione Tiburtina fino ai quartieri più periferici di Settecamini e Casal Monastero non sono presenti teatri degni di questo nome ed esiste un solo cinema attivo che, ironia della sorte, è a luci rosse. Gli unici spazi sfruttabili dalle compagnie teatrali amatoriali e dalle associazioni culturali sono inseriti prevalentemente nelle parrocchie e nelle scuole ma vengono concessi con il contagocce, i posti sono limitati e spesso occorre modificare i testi per adattarli alle richieste di sacerdoti e presidi. Se tutto questo lo rapportiamo al capoluogo laziale in termini di popolazione ed offerta di spettacoli, tre teatri con una programmazione annuale e quattro cinema di cui una multisala, dovremmo dedurre che nel V Municipio mancano almeno sette sale cinematografiche e ben cinque teatri. È un “nulla culturale” che costringe gli abitanti di questi luoghi ad “emigrare” in altri municipi per trovare quello che manca a Roma Est.
Siamo certi che qui da noi non manchi lo spazio dove costruire un edificio per poter offrire una buona offerta di commedie, musical e concerti. Ad esempio potrebbe essere recuperato a questo scopo il casale Boccaleone togliendo dal degrado l’area verde in cui sorgono le sue rovine. Ma manca la volontà politica di farlo e, per cortesia, non parliamo di crisi economica e casse comunali vuote perché questo vuoto culturale dura almeno da cinquant’anni e c’era tutto il tempo per programmare qualcosa di serio.
Di questo problema ne ho parlato ieri con il Presidente del Municipio Ivano Caradonna che ha concordato con la gravità del problema ed ha annunciato che esiste un progetto per la realizzazione di un teatro a Pietralata che sarà costruito con gli oneri concessori ricavati dalla concessione edilizia per il Parco delle Acacie assegnata alla PARSITALIA Real Estate. Un primo passo che ci entusiasma ma l'esperienza insegna che bisogna tenere sempre gli occhi ben aperti quando un progetto contiene spazi pubblici, come appunto il teatro, la piazza o il parco attrezzato. Troppe volte abbiamo visto dirottare gli oneri concessori già pianificati su altre esigenze pubbliche. La cultura viene posta sempre all’ultimo posto da chi ci governa nella scala delle necessità della comunità!

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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Commenti

29 novembre 2012 qualche anno fa un gruppo di ragazzi aveva occupato uno spazio abbandonato per fare attività culturali, musica, laboratori, spazio di confronto etc… e sono stait attaccati da ogni parte sociale e politica…e gli era stato promesso anche uno spazio per continuare le attività che avevano restituito a Colli Aniene un po di centralità durante i 4 anni di occupazione..non se ne è fatto niente…quindi c'è poco da reclamare spazi per la cultura e la socializzazione…a Roma tutto questo viene fatto dalle occupazioni e il V municipio, in particolare Colli Aniene sembra indifferente e pieno di pregiudizi sull'argomento. Grazie. Alessio

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