27
novembre 2012 – La scorsa settimana mi sono confrontato sull’emittente
televisiva Roma Uno, in qualità di Presidente dell’Associazione
Culturale Vivere a Colli Aniene, con il Presidente del V Municipio
Ivano Caradonna in merito al mancato
funzionamento della fontana di Piazzale Loriedo. A questo è
seguito un incontro negli uffici della Presidenza per affrontare alcuni
argomenti che riguardano il quartiere.
L’attenzione principale si è focalizzata sulle tre
petizioni on-line che abbiamo promosso per sollecitare le istituzioni
su alcuni seri problemi come l’attraversamento quotidiano del quartiere
da parte di centinaia di autocisterne
dirette al depuratore Roma Est, il fenomeno della prostituzione
in strada che è in forte escalation sul nostro territorio
e la gestione dei beni comuni come ad esempio la Fontana
di Piazzale Loriedo. L’incontro è stato cordiale e improntato
alla collaborazione. Riassumiamo per argomenti quanto è stato
affrontato. Oggi tratteremo il primo:
Autocisterne verso il depuratore – Il presidente
ci ha fornito una nota
di risposta dell’ACEA ATO ad alcune richieste di chiarimento sul
depuratore Roma Est in cui si informa che:
• Il traffico di autobotti citato nella nota riguarda essenzialmente
il trasporto di reflui di fogna provenienti da altri depuratori gestiti
da questa società, che sono oggetto di indagini da parte dell’autorità
giudiziaria. Pertanto la durata di tale attività, di
carattere straordinario, non è definibile da questa società.
• I mezzi adibiti al trasporto devono essere dotati di specifiche
autorizzazioni ed omologazioni che sono segnalate a norma di legge.
• I recenti lavori di ristrutturazione eseguiti in impianto rientrano
nelle normali periodiche attività di rinnovo delle strutture
ed apparecchiature, necessari a garantire la migliore funzionalità
del depuratore. Si precisa che per tali lavori non è
prevista la Valutazione di Impatto Ambientale.
Soprattutto sull’ultimo punto siamo molto preoccupati: l’ACEA, attraverso
i lavori di ristrutturazione, ha triplicato la portata dell’impianto
senza che sia stata necessaria una nuova valutazione di impatto ambientale.
Secondo noi è scandaloso! In base a quanto dichiarato, l’ACEA
si arroga il diritto di fare ciò che vuole all’interno del
Depuratore Roma Est senza renderne conto ai cittadini e alle istituzioni.
Tornando alla Petizione, il Presidente del V Municipio si è
reso disponibile a riportare alla Provincia di Roma le nostre preoccupazioni
sulla questione delle autocisterne cariche di reflui e di tentare
di accelerarne l’iter burocratico di dissequestro degli impianti che
causano il problema. Ecco quanto abbiamo richiesto alla Provincia
attraverso il Municipio:
1.
Se corrisponde al vero la comunicazione che ACEA ATO ha fatto
all’Assessorato ai LL.PP. di Roma di aver messo a norma
tutti i depuratori sottoposti a provvedimento giudiziario
e di aver presentato istanza di dissequestro;
2. cosa impedisce la riapertura dei detti tre impianti se è
vero che sono stati adottati i correttivi richiesti;
3. quando si prevede la conclusione di questa vicenda visto
che la data stimata da ACEA era per il Settembre scorso;
4. se la Provincia di Roma può intervenire per diminuire
in maniera consistente il numero di autocisterne cariche di
reflui diretti al Depuratore di Roma Est;
5. Come e se si può accelerare l’ITER burocratico di
riapertura degli impianti.
Desideriamo
inoltre conoscere quando entrerà in esercizio
il nuovo comparto di essiccamento dei fanghi del Depuratore
Roma Est per il quale ACEA ha dichiarato di aver collaudato
l’impianto da diversi mesi e, per metterlo in esercizio, sta
aspettando l’autorizzazione della Provincia di Roma e della
Regione Lazio.
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Nel frattempo
abbiamo avuto nuovi contatti con l’Assessorato ai Lavori Pubblici
il quale ci ha espresso la volontà di aprire al più
presto un tavolo di confronto con ACEA per valutare possibili correttivi
che possano attenuare la questione. Inoltre, siamo stati informati
che sono stati deliberati
nuovi lavori nel Depuratore Roma Est che hanno la finalità
di migliorare la situazione generale dell’impianto. Si tratta
di un progetto di ristrutturazione, integrazione e rinnovo della linea
fanghi per un importo complessivo di 1.238.895 euro. Auspichiamo che
siano stati stanziati allo scopo dichiarato e non per aumentare ulteriormente
la portata dell’impianto.
Antonio
Barcella
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