Orientamento e mediazione culturale presso l’ospedale Pertini e nei consultori di Pietralata
Stranieri, tre nuovi sportelli al Tiburtino e a Torre Maura

30 novembre 2012 – Facilitare l’accesso alla sanità romana per i cittadini stranieri. Assistendoli soprattutto nella comprensione linguistica e nell’orientamento ai servizi socio-sanitari. E’ l’obiettivo primario del progetto sperimentale “Artemide”, che prevede la partenza - a gennaio 2013 - di sportelli di mediazione linguistica e culturale presso il pronto soccorso, percorso ostetrico-ginecologico e percorso pediatrico, dell’ospedale “Sandro Pertini” (via dei Monti Tiburtini 385) e nei consultori familiari di via di Pietralata 497 e di via delle Canapiglie 88, a Torre Maura.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione IntegrA/Azione in collaborazione con la Asl Roma B e cofinanziata dall’Unione europea e dal ministero dell’Interno, include altri servizi che ricadono in un’area - Municipi V, VII, VIII e X - con altissima presenza di cittadini extracomunitari (circa 80mila sui 297mila dell’intera città metropolitana). Sono in corso di realizzazione guide di educazione sanitaria in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e arabo), in particolare sui temi dell’allattamento al seno, della crescita del neonato e dell’assistenza della donna nel periodo di gestazione; sarà diffusa la pubblicazione “Guida Salute”, realizzata dalla stessa Fondazione con la collaborazione dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata e patrocinata dal ministero della Cooperazione; sono stati attivati corsi di formazione rivolti a mediatori culturali e operatori socio-sanitari per alimentare il dialogo interculturale e migliorare l’efficacia della cura; è stata tradotta modulistica presente presso le strutture sanitarie della zona.

I mediatori, da gennaio, saranno impegnati per 30 ore a settimana per ognuno dei due consultori e per 40 ore presso il punto di accoglienza del pronto soccorso del Sandro Pertini. Qui, oltre all’opera di mediazione linguistico-culturale, sarà attivo un servizio di orientamento per l’utenza. Tutto gratuitamente.

Dal diretto contatto con la realtà della Asl Roma B è emersa la necessità di attivare strategie per promuovere la salute dei cittadini stranieri" – racconta Francesco Ferrante, vicepresidente di Fondazione IntegrA/Azione e responsabile del progetto. “I problemi emersi vanno dalle difficoltà comunicative tra personale e utenza straniera, che includono anche l’assenza dei moduli di consenso informato multilingue, alla mancanza di collegamenti tra sanità e comunità straniere per la promozione di servizi o per la diffusione di campagne sanitarie. Eppure, per fare un esempio, l’anno scorso ben il 57% delle donne che hanno usufruito dei consultori erano straniere”.

Ufficio stampa Fondazione IntegrA/Azione

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