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dicembre 2012 – L’Osservatorio sul Razzismo e le Diversità
"M. G. Favara" dell’Università Roma Tre ha realizzato
un Rapporto sulle Collettività Migranti nei Territori dei Municipio
Roma VI e VII, nel quadro di Cittadinanza Solidale, un progetto di
P.M.1 Cooperativa Sociale Onlus (attraverso la donazione testamentaria
della Sig.ra Margherita Seimando) nel quartiere di Centocelle e con
il patrocinio del Municipio Roma VII. Il rapporto sarà presentato
sabato 15 dicembre 2012 alle 9.30 al BORGO RAGAZZI
DON BOSCO, in via Prenestina 468, 00171 Roma.
Secondo l’ultimo dossier Caritas, i migranti residenti nel Municipio
Roma VII sono 15.309 su un totale di 123.402 abitanti, pari al 12,4%,
percentuale leggermente al di sopra della media cittadina (12%). L’area,
al pari di altre zone limitrofe, ha continuato ad attrarre migranti
negli ultimi anni, con una crescita, nell’ultimo anno disponibile
(2010), dello 0,8%. La nazionalità straniera più presente
è quella rumena, con 3.866 presenze (il 25,3% sul totale degli
stranieri), ma negli ultimi anni i bengalesi sono cresciuti notevolmente:
al 31 dicembre 2010 erano la seconda nazionalità, con 1.386
persone (9%). Forte anche la presenza degli egiziani, terza nazionalità
con 900 presenze (5,9%). I dati si riferiscono alle persone regolarmente
residenti. Un elemento che caratterizza in maniera forte l’area non
è tanto la concentrazione numerica dei migranti, quanto l’attività
delle loro reti sociali.
La ricerca, di tipo qualitativo, punta l’attenzione sul rapporto delle
collettività straniere con il territorio, inteso come spazio
pubblico, luogo di scambio e di relazione. L'indagine mira così
a ricostruire le reti sociali dei migranti e a individuare i luoghi
e le modalità attraverso le quali porre queste realtà
in relazione fra loro, con la componente autoctona della popolazione
e con la locale società civile, alla ricerca di buone pratiche
e strategie efficaci per migliorare la coesione sociale sul territorio.
Secondo l'indagine servono strategie nuove, individuate insieme ai
diretti interessati, italiani e stranieri, per far coincidere lo sviluppo
della convivenza con un diverso e virtuoso utilizzo dello spazio pubblico,
del territorio e dell’ambiente. Occorre stimolare un senso della partecipazione
e dell'appartenenza locale che trova ostacoli non solo nei progetti
migratori di molti stranieri, che si svolgono su uno scenario transnazionale,
ma anche nella scarsa connessione con la cittadinanza autoctona e
il mondo delle istituzioni. La ricerca, insieme all'azione portata
dal progetto, ha cercato di fornire strumenti per ristabilire queste
connessioni e per recuperare una dimensione territoriale della convivenza.
Il progetto Cittadinanza Solidale si è posto l’obiettivo di
mettere in comunicazione tra di loro le differenti risorse del territorio,
associazioni, comunità, collettività straniere, attorno
alla gestione e alla cura dello spazio pubblico. È nata così
una rete territoriale che include l’insieme delle realtà sociali
e che si è aggregata sulle tematiche della cura dello spazio
pubblico e dell’ambiente. Quanto si riescono a coinvolgere le collettività
straniere in questo processo? Qual è il loro rapporto con lo
spazio pubblico e gli spazi per la socialità? Come si possono
coinvolgere le collettività straniere e associazionismo locale
nella cura dello spazio pubblico?
A tutte queste domande, e ad altre, si tenterà di dare risposta
sabato 15 dicembre 2012, alle 9.30 al BORGO RAGAZZI DON BOSCO, in
via Prenestina 468, 00171 Roma. Alla presentazione seguirà
un dibattito aperto. Saranno presenti le collettività migranti,
il Municipio Roma VI, il Municipio Roma VII, l’Osservatorio sul Razzismo
e le Diversità "M. G. Favara" dell’Università
Roma Tre, il Progetto Cittadinanza Solidale di P.M.1 Cooperativa Sociale
Onlus, il Cesv - Centro Servizi per il Volontariato del Lazio, le
realtà del territorio e i cittadini dei Municipi VI e VII di
Roma.
Maurizio
Ermisino
Ufficio Stampa P.M.1 Cooperativa Sociale Onlus e Cittadinanza Solidale
maurizio.ermisino@gmail.com