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dicembre 2012 – In risposta alla Petizione
on-line promossa dall’Associazione Culturale Vivere a Colli Aniene
e firmata dai cittadini di questo quartiere, l’Assessore ai Lavori
Pubblici Fabrizio Ghera ha convocato un tavolo
di lavoro per il 6 dicembre. Parteciperanno a questa riunione,
oltre ai membri dello staff dell’assessorato, alcuni rappresentanti
dell’ACEA ATO e il Coordinamento delle Associazioni di Colli Aniene
costituito da A.C. Vivere a Colli Aniene - CdQ Colli Aniene – Gruppo
Crisalide. Siamo lieti che altre due associazioni storiche di questo
territorio abbiano deciso di unirsi a noi in questa battaglia di civiltà
per un problema complesso a cui deve essere trovata una soluzione
definitiva. I cittadini di questo territorio non possono continuare
a pagare il prezzo delle inefficienze di altri responsabili. Se c’è
stato un provvedimento delle Procure che ha portato a bloccare alcuni
impianti di depurazione della Provincia di Roma, non è perché
qualche magistrato sia improvvisamente impazzito, ma solo perché
in detti impianti è stata violata la legge in merito alla preservazione
dell’ambiente. Se è così e non abbiamo motivo di dubitarne,
qualcuno deve pagare per i danni apportati al territorio e per tutti
i costi che tale azione sta comportando per l’amministrazione pubblica.
Non vogliamo che questo inquietante trasporto di reflui sulle quattro
ruote da parte di centinaia di autocisterne che giornalmente trafficano
sulle nostre strade finisca per essere addebitato ai cittadini. La
storia purtroppo ci insegna che in molti casi i legami poco chiari
tra imprenditoria e mondo politico dirottano sul cittadino tutti i
danni economici dovuti all’incapacità di certi dirigenti di
azienda bravi solo a raccogliere stipendi milionari a fine mese.
Tornando all’argomento della riunione, come rappresentanti del Coordinamento
delle Associazioni di Colli Aniene chiederemo, in nome dei cittadini
che hanno firmato la nostra petizione o che sono venuti ai nostri
incontri, di conoscere:
1. Stato dei depuratori sequestrati (nomi, procura
che ha ordinato il sequestro, stato istanza di dissequestro, ente
che blocca la riattivazione dell’impianto);
2. Richiesta di riduzione sostanziosa del numero di autocisterne
dirette al depuratore Roma Est (da 140 giornaliere ad un numero massimo
di 30/40);
3. Rifacimento del manto stradale di viale Bardanzellu
rovinato dal tempo e dall’ingente traffico di autocisterne;
4. Richiesta di limitare a 30 km orari la velocità
massima delle autocisterne nel comprensorio di Colli Aniene;
5. Stato dei lavori nel Depuratore Roma Est atti a mitigare i miasmi
compresi i nuovi stanziamenti;
6. È stato attivato il nuovo impianto di essiccazione dei fanghi
nel Depuratore Roma Est? Se la risposta è “no”, cosa lo impedisce?
Come
è nostra prassi vi relazioneremo sugli esiti della riunione.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
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