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dicembre 2012 – La metro B si ferma ancora e la spiegazione
del sito dell’ATAC è lapidaria: "Servizio metro
B non attivo tratta Eur Magliana-Castro Pretorio causa inconveniente
tecnico. Bus navetta in allestimento." Nell’ora in cui
tanti cittadini di questa città vorrebbero raggiungere le famiglie
dopo una dura giornata di lavoro, arriva la notizia che getta nel
panico soprattutto quei genitori che debbono trovare una rapida soluzione
per i figli che escono da scuola. Quello che per l’amministrazione
capitolina è solo un “inconveniente tecnico” spesso rappresenta
un piccolo dramma per tante famiglie che non sanno
come fronteggiare la situazione.
In attesa che gli addetti eseguano le opportune verifiche tecniche
sale la polemica politica per un problema che non sembra avere fine.
In una nota Maria Gemma Azuni, presidente del Gruppo Misto all'assemblea
capitolina, ha duramente criticato il servizio di trasporti della
Capitale: "La mobilità romana? Forse i Maya si riferivano
a questa! Dai racconti della storia, di oggi, ritardi incredibili,
annunci criptati: metropolitana ferma. La gente che ai gabbiotti chiedeva
spiegazioni si è sentita rispondere: 'Noi non siamo tenuti
a sapere!' Il pensiero di una Metro e di un servizio di trasporto
pubblico che funzioni è ormai diventato un miraggio nella immaginario
dei cittadini romani. Non finirò mai di ripetere con enfasi
che l'inaugurazione della Metro B1, dopo 'solo' 7 anni di lavori,
e costata oltre i 7 milioni di euro, continua ad essere il tallone
di Achille di questa amministrazione. I prodigi della mobilità
targata Alemanno/Aurigemma si sono però scontrati con una realtà
che rivela di infrastrutture non costruite perfettamente e di situazioni
lavorative ai limiti della sicurezza, che vanno ad investire anche
quella dei cittadini che fanno uso della Metro. Così i ritardi
alle banchine si sono cumulati quotidianamente con varie ed incredibili
motivazioni. Il popolo dei pendolari è ormai abituato a qualsiasi
disservizio ma non rassegnato, e le proteste ormai si odono ovunque.
Idem quelli dei treni regionali".
Ad aggravare la situazione ci si mettono poi i teppisti che sabato
scorso, alle 22,45, hanno tirato il freno d'emergenza di un convoglio
della linea B della metro determinando il blocco del servizio per
circa 40 minuti. Sempre nella stessa giornata, ma nel pomeriggio,
la linea A era rimasta ferma per una quarantina di minuti, nel tratto
Subaugusta-Cinecittà, per alcuni calcinacci caduti sui binari.
Tutto questo non rappresenta certo un servizio pubblico degno di questo
nome.