Prosegue il calvario dei romani a causa dei disservizi della Metropolitana di Roma

10 dicembre 2012 – La metro B si ferma ancora e la spiegazione del sito dell’ATAC è lapidaria: "Servizio metro B non attivo tratta Eur Magliana-Castro Pretorio causa inconveniente tecnico. Bus navetta in allestimento." Nell’ora in cui tanti cittadini di questa città vorrebbero raggiungere le famiglie dopo una dura giornata di lavoro, arriva la notizia che getta nel panico soprattutto quei genitori che debbono trovare una rapida soluzione per i figli che escono da scuola. Quello che per l’amministrazione capitolina è solo un “inconveniente tecnico” spesso rappresenta un piccolo dramma per tante famiglie che non sanno come fronteggiare la situazione.
In attesa che gli addetti eseguano le opportune verifiche tecniche sale la polemica politica per un problema che non sembra avere fine. In una nota Maria Gemma Azuni, presidente del Gruppo Misto all'assemblea capitolina, ha duramente criticato il servizio di trasporti della Capitale: "La mobilità romana? Forse i Maya si riferivano a questa! Dai racconti della storia, di oggi, ritardi incredibili, annunci criptati: metropolitana ferma. La gente che ai gabbiotti chiedeva spiegazioni si è sentita rispondere: 'Noi non siamo tenuti a sapere!' Il pensiero di una Metro e di un servizio di trasporto pubblico che funzioni è ormai diventato un miraggio nella immaginario dei cittadini romani. Non finirò mai di ripetere con enfasi che l'inaugurazione della Metro B1, dopo 'solo' 7 anni di lavori, e costata oltre i 7 milioni di euro, continua ad essere il tallone di Achille di questa amministrazione. I prodigi della mobilità targata Alemanno/Aurigemma si sono però scontrati con una realtà che rivela di infrastrutture non costruite perfettamente e di situazioni lavorative ai limiti della sicurezza, che vanno ad investire anche quella dei cittadini che fanno uso della Metro. Così i ritardi alle banchine si sono cumulati quotidianamente con varie ed incredibili motivazioni. Il popolo dei pendolari è ormai abituato a qualsiasi disservizio ma non rassegnato, e le proteste ormai si odono ovunque. Idem quelli dei treni regionali".
Ad aggravare la situazione ci si mettono poi i teppisti che sabato scorso, alle 22,45, hanno tirato il freno d'emergenza di un convoglio della linea B della metro determinando il blocco del servizio per circa 40 minuti. Sempre nella stessa giornata, ma nel pomeriggio, la linea A era rimasta ferma per una quarantina di minuti, nel tratto Subaugusta-Cinecittà, per alcuni calcinacci caduti sui binari.
Tutto questo non rappresenta certo un servizio pubblico degno di questo nome.

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