20
dicembre 2012 – Questa
mattina il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna ha fatto visita
nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Sandro Pertini consegnando
50 Pigotte Unicef agli ultimi nati del 2012 e ai primi del 2013. Un’iniziativa
benefica che ha visto la partecipazione del Presidente del Comitato
provinciale Unicef di Roma Claudio Leone, il Direttore generale dell’Asl
Roma B Vittorio Bonavita, il Direttore sanitario dell’ospedale Sandro
Pertini Cesira Piscioneri, il Direttore del V Municipio Francesco
Febbraro, l’Assessore alla Cultura del V Municipio Angela Scacco.
L'iniziativa si chiama "Per ogni bambino nato un bambino
salvato", e consente, con un contributo di 20 euro,
di adottare una Pigotta, la bambola di pezza dell'Unicef, ogni qualvolta
un bambino nasce e viene registrato all'anagrafe. La Pigotta viene
regalata al nuovo nato e la donazione aiuterà a crescere sano
un bambino in un'altra parte del mondo, grazie alla somministrazione
di un kit salvavita composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico
per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera antimalaria.
Molto fitto anche il calendario dei prossimi giorni che vedrà
il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna sostenere alcune iniziative
sociali e culturali.
Il
26 dicembre presso la chiesa di Sant’Errico di Casal Monastero
si ripete il consueto appuntamento con il concerto Gospel organizzato
dall’associazione culturale Arte Viva.
Grande
novità di quest’anno è la partecipazione del Presidente
Caradonna alla missione di solidarietà in Moldova,
a fine 2012, guidata da Alessandro Battilocchio per portare aiuti
umanitari negli orfanotrofi e presso delle famiglie disagiate che
si incontreranno nei giorni della missione. Sarà anche l’occasione
per uno scambio socio-culturale con le istituzioni moldave locali
e nazionali.
Infine,
anche grazie al contributo dell’Ipermercato Panorama, Caradonna donerà
dei giochi ai figli dei detenuti della Casa di reclusione
di Rebibbia – Penale, in occasione della Festa della Befana
che si tiene nell’istituto penitenziario, in segno di vicinanza nei
confronti della popolazione carceraria.