21
gennaio 2013 –
E’ stato individuato dagli agenti del Commissariato Prenestino, diretto
dal dr. Mauro Fabozzi, M.A.M., 27enne egiziano, ex pugile, e sottoposto
a fermo e indiziato di delitto per tentato omicidio a scopo di rapina
e rapina aggravata, al termine di una laboriosa indagine.
I fatti risalgono al dicembre scorso, quando in viale Palmiro Togliatti,
nei pressi della fermata dell’autobus, un uomo alto e dalla corporatura
robusta ha aggredito alle spalle un giovane extracomunitario e, dopo
averlo gettato in terra e minacciato con un coltello, gli ha sottratto
dalle tasche una somma di danaro.
A nulla sono valsi i tentativi della vittima per opporsi a quanto
gli stava accadendo. Quando ha cercato di reagire, infatti, è
stato colpito con particolare violenza con pugni al volto. Un amico
della vittima, intervenuto in suo soccorso, non ha avuto miglior sorte.
Dopo averlo minacciato con un coltello, il giovane ha rapinato anche
lui, prendendo il suo portafogli ed il suo cellulare, malmenandolo
ed accoltellandolo all’addome. I due giovani sono stati soccorsi dalla
Polizia e accompagnati nel vicino ospedale, dove il giovane accoltellato
ha avuto una prognosi di oltre trenta giorni.
La descrizione del rapinatore, un giovane alto e robusto ed il suo
abbigliamento, nonché il modus operandi, hanno indotto gli
investigatori del Commissariato Prenestino a ritenere che l’autore
delle due rapine fosse lo stesso di altre simili, effettuate con particolare
efferatezza, che erano precedentemente avvenute nella zona del ”Mattatoio”.
La svolta nelle indagini nei giorni scorsi, grazie alla intuizione
di un investigatore del Commissariato. Il poliziotto, transitando
nella zona, ha notato un giovane perfettamente corrispondente al responsabile
delle rapine. Le caratteristiche fisiche del rapinatore e il particolare
tipo di giubbotto indossato, corrispondevano perfettamente. Gli investigatori
hanno approfondito gli accertamenti, trovando numerosi altri elementi
che hanno condotto al giovane egiziano.
Durante le perquisizioni effettuate nell’abitazione dell’uomo, sono
stati trovati numerosi telefoni cellulari, due taglierini e un libretto
di risparmio a suo nome. I poliziotti, esaminando i movimenti bancari,
hanno accertato che negli ultimi due mesi erano state versate numerose
somme di denaro per un importo cospicuo, pur non risultando avere,
il fermato, alcuna fonte ufficiale di guadagno.
Al termine, pertanto, alla luce dei numerosi elementi acquisiti e
del riconoscimento da parte delle vittime, per M.A.M. sono scattate
le manette.
Proseguono le indagini per accertare la provenienza dei numerosi telefoni
cellulari rinvenuti, nell’eventualità che gli stessi siano
riconducibili ad altre rapine commesse dal giovane.
Antonio
Barcella
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