Alla ricerca dell’integrazione: una giornata al campo nomadi di via Salviati

6 febbraio 2013 Ieri mattina, in occasione della pulizia periodica del campo, ad opera degli addetti dell’AMA, una delegazione delle Associazioni territoriali di Colli Aniene ha visitato i campi nomadi tollerati di via Salviati. Lo scopo è quello più volte sostenuto che una conoscenza reciproca può aiutare nel processo di integrazione. La realtà è stata superiore alle aspettative dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, che la complessità della questione assume contorni molto seri.
Un fortissimo odore acre permeava su tutto il campo tanto da lasciare una fastidiosa sensazione di bruciore alla gola a diverse ore dalla visita. Piccole colonne di fumo nero si levavano dall’insediamento e si avvertiva il classico odore di plastica bruciata lasciando il dubbio che, nelle baracche, possa essere effettuato qualche tipo di lavoro artigianale per separare la plastica dal metallo. Un procedimento illecito che colpirebbe soprattutto bambini e anziani che vivono nel campo stesso o le persone che abitano nelle immediate vicinanze.
Immensi cumuli di immondizia, composti per lo più da metalli e elettrodomestici, erano presenti in vari punti dell’accampamento e lungo la strada limitrofa. Il personale dell’AMA procede periodicamente alla pulizia che, oltretutto, ha un alto costo per la comunità ma si ha la netta sensazione di svolgere un lavoro inutile perché appena si allontaneranno gli addetti comunali ricomincerà l’accumulo di rifiuti per ricavarne qualche piccola moneta. Molto curioso il comportamento dei rom alla vista del personale AMA: alcuni di loro hanno raggiunto i propri furgoni e sono fuggiti per nascondere chissà cosa mentre altri hanno tentato di mettere in salvo quello che potevano portandolo all'interno delle baracche. Poi con tranquillità hanno assistito all'opera di bonifica e qualcuno di loro, con scope alla mano, ha collaborato alle operazioni.
Come abbiamo avuto modo di sostenere in passato, in questo campo esistono due realtà molto diverse identificate come Salviati-1 e Salviati-2. La prima è la zona occupata dall’etnia di religione cristiana, una trentina di moduli abitativi puliti e ordinati. Al centro due container adibiti a bagni e docce con persone che transitavano in accappatoio come si vedrebbe in un normale campeggio. Una nota stonata in quella povertà dignitosa era la presenza di una Mercedes coupé sportiva, in ottime condizioni con interni in pelle nuova, del valore di almeno 60.000 euro. Persone non lontane da quella integrazione che rappresenterebbe la soluzione di molti problemi. Ben vestiti, puliti e parlano perfettamente la lingua italiana. Hanno mostrato alcune esigenze senza pretendere la luna evidenziando come lo scarso funzionamento del condotto fognario sia un pericolo per la salute dei loro bimbi ma non sembravano accorgersi dell'odore di plastica bruciata ben più grave per i residenti.
Un ambiente molto diverso è rilevabile nel campo di Salviati-2 quello di etnia Serbo-Bosniaca. Moduli abitativi fatiscenti con cumuli di vario materiale (ferro, gomme, plastica, numerosi recipienti in plastica, elettrodomestici e cosi via). Diversi furgoni parcheggiati e quasi nessuna auto. Molte persone inoperose e la presenza di bambini in età scolastica che a quell’ora sarebbero dovuti essere in aula. La polizia di Roma Capitale ha riferito di un ingente sequestro di droga effettuato la scorsa settimana: circa 150 kg tra hashish e cocaina. Non vogliamo puntare il dito sugli abitanti di questo campo che, secondo noi, va recuperato ed integrato come l’altro, ma evidenziare una situazione complessa e difficile che richiederà un lavoro molto lungo per arrivare ad eliminare l’emarginazione e i fenomeni di illecito che spesso l’accompagna. Per raggiungere l’obiettivo occorre, per prima cosa, garantire i diritti di tutti e combattere con determinazione le attività illecite sia che si svolgano entro i confini del campo nomadi e sia che vengano praticate nei quartieri limitrofi. Ci sono già troppi residenti di Roma Est che additano quel campo come il male primario e causa dell’emergenza sicurezza di Colli Aniene, Collatino e Tor Sapienza. Non dobbiamo dare alibi a opinioni del tutto legittime ma che possono sfociare facilmente nel razzismo. L’episodio del sequestro della droga è emblematico; non riusciamo a credere che siano persone in grado di gestire un traffico così importante. Facile pensare che queste persone siano sfruttate da ben altre organizzazioni criminali che hanno tutto l'interesse a mantenerli in questa situazione di degrado e di schiavitù. Probabilmente sono le stesse che gestiscono la ricettazione di metalli e refurtive varie. Rimaniamo dell’idea che gli occupanti dell’insediamento rom di via Salviati vadano aiutati, anche se l’impegno sarà assai arduo a cominciare dall’instaurare un qualsiasi tipo di dialogo costruttivo. (BT)

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Commenti

6 febbraio 2013 Buongiorno in merito all'articolo sulla visita ai campi rom.. non voglio sembrare la classica persona che denigra i rom, ma vi assicuro che quando ti accorgi che i loro diritti valgono piu dei nostri non cè razzismo che tenga. Noi lavoriamo, mandiamo i nostri figli a scuola , ci facciamo un mazzo per pagare le spese della casa, degli asili, della nostra famiglia... facciamo tutto da soli, con le nostre forze, perche lo stato in tutto questo ti lascia abbandonato a te stesso. E poi mi sento dire che i "poveri" rom se ne stanno li emarginati dal mondo e che hanno diritto ad una casa gratis. E la casa per gli anziani che hanno la pensione minima e non arrivano a fine mese? Per i padri separati che vengono letteralmente buttati in mezzo alla strada dalle solite ex mogli prese dalla vendetta e dall'egoismo?? dove sono i soldi per i giovani che non hanno un lavoro o non riescono a tenerselo? non è che siamo noi ad emarginarli.. dovè la loro integrazione da quando sono arrivati in questo paese?? l'integrazione secondo loro consisterebbe nel rubare e vivere di finto accattonaggio (se sono cosi poveri perchè spesso hanno i denti d'oro??).. avete letto un po di cronaca? non si sa la roba che viene rinvenuta ogni anno nei loro campi.. auto di lusso, oro di vaga provenienza, rame e droga... e in tutto questo l'unica cosa che sapete dire è che sono sfruttati da qualcuno che se ne approfitta?? francamente se uno vuole essere onesto va a lavorare.. perchè io devo pagare 1000 euro l'anno per un'assicurazione quando loro girano indisturbati per strada coi loro camioncini pronti a raccattare cose senza alcuna assicurazione?? qui non si tratta di razzismo ma di uguaglianza. se sei povero vai in bici e non vai a fregare il prossimo fingendoti un disperato..perche loro non lo sono. sono un popolo di ignoranti e furbi, protetti dalla politica per avere voti e dalla chiesa (perche non se li mettono in vaticano nelle loro chiese stupende e a loro spese???) . Finiamola di fare gli ipocriti e vediamo le cose come stanno anziche fare i perbenisti... Valentina

NDR - Rispettiamo la tua opinione come chiediamo a tutti di rispettare la nostra che, dopotutto, non è molto diversa da quella da te sostenuta. Per prima cosa non abbiamo mai detto di dare le case ai nomadi e toglierle alle altre famiglie. Abbiamo sempre parlato di un problema complesso da risolvere su cui nessuno ha la ricetta giusta. Siamo per il rispetto dei diritti di tutti e quindi anche di tutti quei cittadini che giornalmente subiscono le angherie di alcuni rom per ruberie e intossicazione dai roghi di materie plastiche. Siamo altresì certi che per ogni rom che si riesce ad integrare (grazie soprattutto alla propria volontà di integrazione) sarà un passo in più verso la soluzione dei problemi che ci assillano. Integrazione per noi significa accettare le regole del vivere comune, quindi, rispettare i diritti degli altri, lavorare per vivere in maniera dignitosa e senza pesare sulla comunità.

8 febbraio 2013 Buongiorno, premetto che ciò che ho scritto nel commento non si riferiva interamente al contenuto dell'articolo da voi pubblicato, ma anche ad una serie di eventi e situazioni riguardanti i rom e menzionate da altri giornali e tg. Vorrei innanzitutto chiarire il fatto che sono d'accordo che un popolo che studia forse ha meno probabilità di finire in brutte strade e può avere un futuro.. ma se parliamo di integrazione allora cominciamo a parlare di diritti.. Loro dicono di essere poveri e bisognosi.. perchè allora molto spesso si trovano in situazioni decisamente poco legali? Francamente nessuno in tutti questi anni ha mai dimostrato che tuttò cio che fanno nella quotidianità (avete mai conosciuto un rom che lavora?? se si lo conoscerei molto volentieri) sia spinto da qualcuno che agisce e li sfrutta. per cui per quanto tutti ne sappiano, sono loro in primis ad agire per se stessi. Volete la soluzione al problema? chiedete al comune e alle istituzioni perchè i rom possono avere leggi ad personam... Perche possono circolare coi loro mezzi sprovvisti di assicurazione e noi invece ci sequestrano tutto se proviamo a fare lo stesso. chiedetevi perche loro devono avere uno scuolabus a spese della collettività quando i miei genitori dovevano sempre accompagnarmi tutti i giorni.. chiedetevi perchè se loro bruciano il rame rubato intossicando un quartiere intero non possono essere perseguiti.. per anni abbiamo chiamato le volanti per segnalare il problema e molto spesso non veniva mai nessuno (e parliamo di molto prima dell'inizio dei tagli alla sicurezza). Il problema è a monte.. volete che si integrino?? allora dovete fare in modo tale che la legge e i diritti siano uguali per tutti... fino a che questo non avverrà dimenticatevi che la gente li accolga a braccia aperte. L'integrazione può esserci solo se dall'altra parte del fronte sia garantita l'incolumità e il rispetto per il prossimo. ma visto che questo non c'è, allora probabilmente continueremo a parlarne per altri 10 anni senza risolvere nulla. Valentina