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febbraio 2013 – Dopo il caso
di nonna Maria, a cui abbiamo dato ampio risalto nei giorni scorsi,
un nuovo tentativo di occupazione abusiva di un appartamento, dove
risiedeva abitualmente un'altra persona, si è verificato nella
stessa via. Avevamo ragione ad essere allarmati per quanto era accaduto.
Nuovi disperati hanno tentato la stessa scorciatoia utilizzata nel
caso precedente, sperando di ottenere lo stesso esito. Questa volta
l'intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma ha scongiurato
che un altro appartamento popolare di via Giovanni Paolombini venisse
occupato da due persone che non ne avevano diritto. Un uomo e una
donna di 53 e 51 anni, entrambi già noti alle forze dell'ordine,
hanno tentato di occupare l'appartamento di una signora deceduta un
anno fa, al cui interno però vivevano i figli aventi diritto.
I due hanno avuto anche la sfacciataggine di tentare di approfittare
dell'intervento dei Carabinieri per introdursi all'interno senza più
volerne uscire ma per questo sono stati arrestati. Ai militari infatti,
giunti dopo una richiesta al 112 per lite in strada, i due "abusivi"
hanno raccontato di essere loro gli assegnatari dell'appartamento
e che le persone che erano all'interno glielo avevano occupato. Davanti
alla porta di casa dove si trovavano per dirimere la vicenda, i due
hanno spintonato con violenza i Carabinieri riuscendo così
ad introdursi all'interno. Uno dei Carabinieri ha subito anche una
ginocchiata dalla donna. Accampando scuse e, in particolare la donna,
mettendo in scena anche un tentativo di suicidio, fingendo di volersi
gettare dalla finestra, non ne volevano più uscire. Per i modi
violenti e la resistenza opposta nei confronti dei Carabinieri, l'uomo
e la donna sono stati arrestati. Dovranno rispondere anche di violazione
di domicilio.
Antonio
Barcella
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