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febbraio 2013 – Mentre
si discute in maniera sterile sull’utilità o meno di cambiare
il nome della strada, lungo viale Palmiro Togliatti si manifestano
in più punti i segni di cedimento del manto stradale che rendono
la strada pericolosa per mezzi e pedoni. Soprattutto la corsia preferenziale
è quella più colpita dal dissesto della superficie catramata.
È rovinata a tal punto che molti utenti del servizio pubblico
descrivono come un’odissea il percorso giornaliero lungo questo tratto
stradale.
Il costante traffico di autobus sulla carreggiata sottopone la superficie
asfaltata alle continue sollecitazioni delle ruote, che con la complicità
delle piogge invernali hanno fortemente deteriorato la sede stradale.
In un periodo di forte attenzione ai bilanci pubblici, l’amministrazione
capitolina non dispone di fondi sufficienti per far fronte alle esigenze
di manutenzione con un conseguente rapido deperimento della rete stradale.
Il corridoio della mobilità di viale Togliatti è stato
più volte segnalato per la sua pericolosità da associazioni
ed istituzioni ma ben poco è stato fatto per metterlo in sicurezza.
Alcune modifiche sono state attuate in brevi tratti del percorso ma
mai estese su tutta la tratta. Ad
esempio, nel segmento stradale posto tra via Casilina a via Papiria
verso Cinecittà, dopo la riasfaltatura dei giorni scorsi, sono
state rimosse le borchie di separazione della corsia preferenziale,
probabilmente perché ritenute pericolose. Non si capisce, però,
perché lo stesso provvedimento non venga esteso lungo tutto
il corridoio del lungo viale.
Non vogliamo annoiarvi con tante parole o con polemiche sterili, lasciamo
parlare le immagini che abbiamo ripreso nella parte centrale di Colli
Aniene, le stesse che ogni giorno potete verificare con i vostri occhi
e giudicare da soli. Non occorrono progetti futuristici per questa
grossa arteria urbana, basterebbe curarne meglio la manutenzione e
apportare quelle piccole modifiche atte a migliorarne la sicurezza
e la circolazione del traffico.
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Antonio
Barcella
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