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febbraio 2013 - Il Consiglio Comunale sta discutendo sulla
riforma dei municipi romani. La difficoltà maggiore sta nell’affrontare
la riduzione del numero che passerà dagli attuali 19 a 15.
Resta poco tempo per decidere ed evitare che la questione finisca
nelle mani del prefetto Pecoraro. Riuscirà l’assemblea capitolina
a trovare un accordo o prevarranno gli interessi di parte?
In attesa che arrivi la risposta, iniziano le prese di posizione su
questa delicata materia.
“ Pieno
sostegno alle riflessioni dei sindacalisti Di Berardino e Di Cola
sulla riforma dei Municipi ”. Così il minisindaco del
Tiburtino Ivano Caradonna si associa a quanto dichiarato dai segretari,
Roma e Lazio, di Cgil e FP Cgil sulla ‘ occasione mancata per attuare
un vero cambiamento della struttura delle municipalità romane,
che si basi sul decentramento delle funzioni e sull’ampliamento delle
loro competenze. "La riforma in atto, come anticipato dai
sindacati – aggiunge Caradonna – non propone nessun ragionamento sul
riassetto organizzativo dei Municipi; prevede invece dei costi importanti
per il loro accorpamento. E’ necessario quindi che il sindaco Alemanno
si confronti con le categorie sindacali per impostare un discorso
a tutela dei servizi e dei lavoratori, in vista dei nuovi orizzonti
che aprirà questa riforma ormai avviata, ma che rischia di
restare un percorso fatto solo di smembramenti e nuove numerazioni
”.
Antonio
Barcella
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