20
marzo 2013 – L’argomento che intendo trattare oggi
è relativo alla qualità dei servizi offerti dall’ospedale
Sandro Pertini, il più grosso complesso ospedaliero del V Municipio.
Il suo nome, spesso, è venuto alla cronaca per fatti negativi
che ne hanno offuscato l’immagine. Ma è proprio questa la realtà?
Per poter giudicare, mi baserò sulla mia recente esperienza
personale al fine di riportare la giusta informazione su una struttura
importante che serve un’utenza piuttosto abbondante.
Solo quando si è stati così vicini a superare la sottile
linea di confine tra la vita e la morte, ci si può veramente
rendere conto della professionalità e la competenza di persone
a cui affidi senza remore la tua propria esistenza. Dalla decisione
di un attimo può dipendere l’esito dell’intervento. Un tentennamento
può consegnarti per sempre all’oblio.
All’ospedale Sandro Pertini ho trovato professori, medici e infermieri
che si prodigano ogni giorno in piccoli miracoli con un lavoro, a
volte ingrato, che rappresenta più una missione che una professione.
Un
lavoro spesso svolto tra mille difficoltà grazie ai tagli economici
che l’amministrazione pubblica continua ad apportare alla Sanità.
Persone che riescono ad essere motivate nonostante turni massacranti
e risorse limitate. Un esempio di dedizione, serietà e capacità
che dovrebbe rappresentare la normalità ma nel nostro paese
appare come un esempio eccezionale.
Permettetemi attraverso queste pagine di ringraziarli uno per uno
prima che i loro volti sbiadiscano nei miei ricordi. Il mio sentito
ringraziamento a tutti i ragazzi del I e II Reparto di Chirurgia dell’ospedale
Sandro Pertini.
Antonio
Barcella
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