Piazzale Loriedo – La fontana della vergogna è ancora spenta e i dipartimenti del Comune giocano a scaricabarile

18 aprile 2013L’avevamo definita la "fontana triste di Alemanno" ma, forse, eravamo in errore perché a oltre sei mesi dal guasto, che impedisce all’acqua di scaturire dalle uscite e di librarsi verso il cielo, non è ancora chiara di chi sia la responsabilità per i lavori necessari alla riattivazione.
Tutti i nostri appelli agli assessorati all’Ambiente, ai Lavori Pubblici e ai rispettivi Dipartimenti sono caduti nel vuoto e quello che era diventato il simbolo di Colli Aniene si è trasformato nella “fontana della vergogna”.
Siamo costretti a rilevare che, in molti casi, l’Amministrazione di Roma Capitale investe (o è meglio dire getta) denaro pubblico per opere che poi non riesce a gestire e finiscono nel dimenticatoio o in quello stato di abbandono e degrado che tutti conoscono. È il caso della fontana di Piazzale Loriedo, il caso più emblematico, e della fontana di Tiburtino III posta davanti alla chiesa di Santa Maria del Soccorso (che contiene un’opera artistica del maestro Nena). Due opere finanziate con i nostri tributi per le quali non c’è alcun rispetto e tutela del Bene Comune.
Ci sono casi ancora più eclatanti di questo a Colli Aniene, dove gli investimenti del Comune di Roma sono stati molto più significativi e ora tutto è lasciato andare in malora. Stiamo parlando del Casale della Cervelletta e del Parco Naturale annesso che furono acquistati qualche decina di anni fa dall’amministrazione Capitolina con un forte esborso economico e poi lasciati alle sole forze del volontariato. Questo storico casale ha bisogno urgente di interventi di manutenzione per mettere mano alle infiltrazioni di acqua dal tetto che, in mancanza di interventi concreti, porteranno a inevitabili crolli. Ma questo è un altro argomento che sviscereremo nei prossimi giorni.
Tornando al tema dell’articolo, lasciamo giudicare a voi l’unica risposta che abbiamo ottenuto dal Dr. Franco Passa del dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) e responsabile della vigilanza sul contratto di servizio stipulato con A.C.E.A. per l’Illuminazione Pubblica, per la gestione delle fontane monumentali ed artistiche, per le fontanelle potabili, per gli idranti antincendio stradali e delle reti di innaffiamento cittadino:
Spett.le Associazione, il ritardo della risposta è dovuto alla ancora non chiarita situazione su quale sia il soggetto che ha in consegna la fontana in questione, e a chi siano attribuiti gli oneri di gestione e manutenzione della stessa. Da informazioni pervenute risulta che la Direzione del Servizio Giardini abbia gestito inizialmente il tutto, curando l’affidamento della fontana ad un soggetto privato, che ha assunto l’onere di gestirla. Nel tempo si è reso necessario un intervento di manutenzione straordinaria (riparazione pompe), di cui se ne è fatto carico il Servizio Giardini, intervento che a tutt’oggi, in considerazione della vostra comunicazione, non risulta che sia stato completato. (NDR= Non si preoccupano nemmeno di verificare lo stato del problema). Il Dipartimento SIMU, allo stato attuale non è in grado di intervenire, in quanto non è mai stato interessato nella consegna e nella gestione della fontana. Distinti saluti. Franco Passa.
Di fronte a queste “non” risposte mi cadono le braccia e mi viene spontaneo domandarmi se vale la pena di collaborare con queste “istituzioni” (il minuscolo non è casuale) per la tutela del Bene Comune. Se nemmeno sotto elezioni si riescono ad avere risposte concrete allora siamo messi veramente male!

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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