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maggio 2013 – Da qualche giorno assistiamo al classico
evento di primavera che vede le piante diffondere nell’aria microscopici
e soffici prodotti del loro apparato riproduttivo. I pollini e la
loro crescente presenza in atmosfera rappresentano oggi una delle
problematiche che i soggetti interessati alla protezione dell’ambiente
e della salute sono chiamati ad affrontare. La loro elevata concentrazione
è causa di malattie allergiche, la più comune delle
quali è la pollinosi che ormai interessa direttamente un’alta
percentuale della popolazione italiana. Come una soffice neve, le
spore si diffondono nel quartiere e penetrano nelle case e a nulla
serve serrare finestre e serrande perché anche un varco microscopico
è sufficiente per farle passare. Colli Aniene, per la ricchezza
dei suoi parchi e per i numerosi alberi che vi sono inseriti, è
maggiormente colpito dal fenomeno “polline” rispetto al resto della
città. Il problema è aggravato dall’insufficiente manutenzione
delle piante da parte del Servizio Giardini di Roma Capitale: ci sono
piante poste di fronte ai palazzi la cui ultima potatura risale a
diversi anni fa.
Ma
se non possiamo combattere il nemico impariamo a conoscerlo e a limitarne
l’efficacia. I pollini sono strutture deputate alla riproduzione sessuale
delle piante. Vengono prodotti a livello degli stami nei fiori e dovranno
in seguito raggiungerne la parte femminile, il pistillo, alla cui
base si trova l'ovario che racchiude gli ovuli (all'interno si trovano
i gameti femminili). La dispersione del polline maturo è generalmente
fatta dal vento o dagli insetti. I granuli pollinici sono molto piccoli,
quasi invisibili ad occhio nudo: le loro dimensioni si misurano in
micrometri.
Primavera significa boccioli e alberi in fiore, ma per i milioni di
persone che soffrono di allergie primaverili significa anche starnuti,
congestione, naso che cola e altri problemi e sintomi. Ci sono alcuni
accorgimenti che le persone più esposte a questo tipo di attacchi
possono utilizzare per difendersi dai pollini o per limitarne
l’effetto:
• Ridurre le attività all'aperto nei periodi di fioritura critici,
evitando quei luoghi in cui sono presenti le piante responsabili della
propria allergia. Svariati pollini vengono rilasciati nell'aria soprattutto
nelle giornate calde, secche, assolate e leggermente ventilate.
• Il momento migliore per uscire è dopo una buona pioggia che
aiuta a ripulire l’aria dal polline.
• Dopo una giornata all'aperto è opportuno fare la doccia per
rimuovere i pollini che si sono accumulati sui capelli. Lavare spesso
con acqua il viso e le altre parti del corpo scoperte dopo l’esposizione.
• Gli indumenti utilizzati durante il giorno non andrebbero tenuti
in camera da letto e bisognerebbe evitare di far asciugare il bucato
all'aperto per impedire eventuali accumuli di polline.
• Evitate che i vostri animali domestici si mettano sul letto o sul
divano . Il polline si attacca al pelo animale.
• Quando si viaggia in auto i finestrini dovrebbero rimanere chiusi.
Se potete, utilizzate l’aria condizionata in casa. Utilizzare dei
filtri specifici contro l’allergia nel vostro sistema di ventilazione.
• Pulite i pavimenti con un aspirapolvere che abbia un filtro ad alta
efficacia contro le particelle aeree.
• Se lavorate all’aperto, indossate una maschera antipolvere.
• Come luogo di vacanza preferire le località marine o d'alta
montagna: il vento che di giorno spira dal mare verso terra convoglia
aria priva di pollini, mentre a quote elevate la produzione pollinica
è ridotta.
• Rivolgersi al proprio medico curante per effettuare tutte le indagini
specialistiche appropriate per identificare i pollini responsabili
e per iniziare, eventualmente, una terapia farmacologica.
Antonio
Barcella
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