30
maggio 2013 – Le effrazioni negli appartamenti sono
tra i disagi che i cittadini accusano maggiormente perché,
oltre al danno materiale, aggrediscono la sfera dei ricordi affettivi
e lasciano come residuo un senso di violazione, ansia e insicurezza
che resteranno nella memoria per molto tempo. Roma Est è molto
colpita da questo fenomeno e noi nel nostro piccolo intendiamo fare
qualcosa per attenuarlo fornendo informazioni sui piccoli accorgimenti
per difendersi dai malintenzionati.
In base ai dati ISTAT nella maggior parte dei furti in abitazione
i ladri non forzano porte e finestre ma approfittano della distrazione
dei padroni di casa. Infatti, la maggior parte dei ladri entrano furtivi
nell’appartamento con raggiri, o approfittando della distrazione dei
padroni di casa o del fatto che sia particolarmente semplice aprire
la porta di ingresso oppure non vi è nessuno nell’abitazione
al momento del furto.
In genere i beni rubati non vengono recuperati né totalmente
e neppure parzialmente ma è bene fotografare gli oggetti di
valore per aiutare le forze dell’ordine nell’identificazione delle
poche refurtive ritrovate.
Tra le strategie di difesa utilizzate dalle famiglie al primo posto
si colloca la porta blindata e l’uso di inferriate a porte e finestre
seguite dal controllo dei vicini e il bloccaggio alle finestre. Alcune
persone usano lasciare volontariamente le luci accese quando escono
di casa. Altri accorgimenti validi sono l’accensione automatica delle
luci, la presenza di un dispositivo di allarme, la cassaforte e, da
non trascurare, l’assicurazione contro i furti.
Seguono alcuni consigli da parte delle forze dell’ordine.
Per le assenze per brevi periodi:
• Chiudere sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi sotto
lo zerbino, dentro un vaso o in altri luoghi alla portata di tutti.
• Ricordarsi che i messaggi sulla porta dimostrano che in casa non
c'è nessuno.
• Consegnare gli oggetti di valore e quelli non trasportabili (ad
esempio quadri e argenteria) a persone fidate per la custodia e provvedere,
comunque, a fotografarli: in caso di furto se ne faciliterà
la ricerca.
• Sensibilizzare i vicini affinché vi sia reciproca attenzione
ai rumori sospetti sul pianerottolo o nell'appartamento. Nel caso
non esitare ad avvisare il 113.
• Se al ritorno a casa si trova la porta aperta o chiusa dall'interno
non entrare, ciò potrebbe provocare una reazione istintiva
del ladro che si vede scoperto. Provvedere, invece, ad allertare subito
il 113.
Per le assenze per lunghi periodi:
• Non far sapere ad estranei i programmi dei viaggi o delle vacanze
(soprattutto non lasciate messaggi sui social network che possano
far conoscere ai malintenzionati che non siete in casa).
• Installare, ove possibile, un dispositivo automatico che, ad intervalli
di tempo, accenda le luci, la radio, la televisione.
• Evitare l'accumularsi di posta nella cassetta delle lettere chiedendo
ad un vicino di ritirarla
• Non divulgare la data del rientro e, anche alla segreteria telefonica,
non dare informazioni specifiche sull’assenza.
Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio non esitare
a chiamare il 113; non mandare ad aprire i bambini, a meno che non
si abbia la certezza dell’identità della persona che vuole
entrare; non aprire il portone o il cancello automatico se non si
è sicuri della persona che vuole entrare.
Antonio
Barcella
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