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giugno 2013 – Per capire meglio le motivazioni che
hanno portato i genitori della scuola materna Mary Poppins a scendere
in strada per manifestare le loro preoccupazioni, occorre tornare
indietro di qualche anno quando la scuola fu ristrutturata interamente.
Era il 2009 e fra gli interventi effettuati ci fu la sistemazione
totale della copertura (finanziamento di circa 500 mila euro). A distanza
di soli tre anni la scuola è stata chiusa per inagibilità
dei locali a causa dei crolli del controsoffitto dovuto ad infiltrazioni
(cedimento di quattro pannelli di cartongesso). Questo episodio illustra
con chiarezza in che modo vengono eseguiti i lavori pubblici e come
l’assoluta mancanza di controlli sulla qualità degli stessi
porti le imprese a risparmiare dove non dovrebbero. Ma non esiste
una garanzia di dieci anni sui lavori effettuati? Perché l’amministrazione
comunale non si rivale sulle imprese che hanno fatto male il lavoro
appaltato?
Per questa inefficienza la scuola materna inserita nel parco Baden
Powell è stata sottoposta a un nuovo appalto per i lavori straordinari
di rifacimento della copertura che, badate bene, ha ricevuto dal Comune
uno stanziamento di denaro sufficiente solo per la metà del
necessario. A febbraio di quest’anno sono stati interrotti i lavori
per mancanza di fondi e la pioggia ha inondato le aule causando danni
ai muri interni. E se questo non bastasse, l’edificio scolastico abbandonato
è stato occupato da vandali che hanno distrutto suppellettili,
imbrattato i muri con scritte, defecato nelle aule, danneggiato l’impianto
di allarme e rotto i vetri di alcune finestre.
Quanto
ci vorrà ora, in termini di tempo ed economici, per riportare
la scuola ad ospitare di nuovo i bambini?
È quello che si chiedono i genitori che questa mattina hanno
organizzato una manifestazione di protesta per sollecitare le istituzioni
sull’ennesimo problema di sicurezza scolastica di Colli Aniene. Una
coincidenza strana: da qualche di giorni sono ripresi i lavori sul
tetto della scuola in seguito ad un nuovo stanziamento. Basteranno
per terminare almeno questa opera? C’entra qualcosa la protesta indetta
dai genitori? E sono stati già stanziati quelli necessari per
rimettere a posto le aule e disinfettare la scuola dopo i gesti di
vandalismo? L’asilo riaprirà in tempo utile per l’inizio del
nuovo anno scolastico?
Tutte domande lecite che si sono poste i genitori e che riportiamo
noi su questo sito con il sospetto che le casse vuote comunali non
siano in gado di sistemare questa nuova emergenza di un’edilizia scolastica
che fa “acqua” da tutte le parti (scusate il gioco
di parole).
Antonio
Barcella
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