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giugno 2013 – Nell'ambito dei servizi di controllo
svolti nel settore della sicurezza alimentare, nel mese di maggio,
i Carabinieri del NAS di Roma hanno ispezionato oltre 100 tra ristoranti,
bar, supermercati e panifici della Capitale e della provincia, riscontrando
45 casi di irregolarità ed elevando sanzioni amministrative
per oltre 60.000 euro.
Inoltre, in 8 ispezioni sono state sequestrate penalmente circa 30
tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione, insudiciati,
invasi da parassiti e stoccati in strutture prive dei requisiti igienico
- sanitari, ed in particolare:
- in un ristorante "etnico", gestito da un cittadino cinese,
sono state accertate le pessime condizioni della cucina e dei 2 depositi:
unto, scarti di lavorazione, sporco di varia natura diffuso sia sulla
pavimentazione sia sulle attrezzature, blatte e feci di roditore disseminati
sugli alimenti in deposito ed in preparazione. Inoltre, alcune confezioni
di pollo erano state poste in scongelamento a temperatura ambiente,
procedura molto pericolosa che può comportare sviluppo di microorganismi
patogeni nella carne con problemi per la salute. I militari del NAS
hanno sequestrato l'intera struttura di 200 mq e circa 1 tonnellata
e mezza di alimenti di varia natura (prodotti ittici e carnei, verdure,
paste, dolci), congelati e freschi, di cui una parte priva di etichettatura
e di tracciabilità.
- in due panifici, i Carabinieri del NAS hanno accertato il difetto
dei requisiti igienico - sanitari e strutturali, rilevando - in particolare
- un totale stato di degrado con grasso, sporcizia e muffa diffusi,
non rimossi da tempo, pareti annerite e scrostate, piastrellatura
e soffittatura assente, ragnatele ed insetti vari (blatte, tarme e
ragni). All'interno di un deposito erano stoccati circa 200 sacchi
di farina, di cui alcuni aperti, a diretto contatto con materiale
di varia natura (polvere, segatura, terriccio, mattonelle, calcinacci,
mozziconi di sigarette, ecc). I militari del Nucleo capitolino hanno
sequestrato gli opifici nonché oltre 9 tonnellate di farine
utilizzate come materie prime ed 800 Kg circa di marmellate, spezie
e creme utilizzate per farcire.
Altre verifiche, presso ulteriori esercizi commerciali, tra cui un
deposito di alimenti etnici rumeni ed un ristorante "pakistano",
hanno consentito di sottrarre al consumo:
- 40mila fra lattine e bottiglie di bevande (acqua minerale, birra,
succhi di frutta, ecc.), circa 4mila confezioni tra vegetali ed alimenti
vari nonché 275 litri di olio di palma;
- 300 kg di alimenti invasi da insetti presso il laboratorio di un
bar-gastronomia della capitale;
- 200 kg di prodotti da forno congelati (pizzette, cornetti, rustici)
venduti come freschi.
Le suddette attività hanno portato al sequestro di strutture,
alimenti e bevande per un valore di circa 4 milioni di euro, nonché
alla denuncia a diverse Autorità Giudiziarie di 8 persone per
detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, detenzione
di alimenti insudiciati ed invasi da parassiti e frode in commercio
che prevedono una pena detentiva nel massimo di 2 anni di arresto
o un'ammenda fino a 46mila euro.
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