APPRENDERE
IN SICUREZZA
Azioni per la tutela e l’incolumità fisica di
alunni e studenti nelle scuole
1.
Il Contesto italiano e le problematiche di sistema
“La scuola italiana è divisa tra innovazione e rischio
calcinacci”. È una delle ultime affermazioni del Ministro
Carrozza il quale ci informa che per eliminare <<il rischio
calcinacci>> occorrono 13 miliardi di euro. Che, ovviamente
non sa dove, né come reperire.
Ma ciò che il Ministro definisce eufemisticamente “calcinacci”,
tradotto con il principio di realtà ci racconta una storia
ben più grave e preoccupante, poiché secondo il
Dossiér di Ecosistema Scuola 2012:
il 50% delle scuole italiane non ha il certificato di
agibilità;
più del 65% non ha il certificato di prevenzione
incendi;
il 36% degli edifici ha bisogno d'interventi di manutenzione
urgenti;
il 32,42% delle strutture si trova in aree a rischio sismico;
il 10,67% delle strutture si trova in aree ad alto rischio
idrogeologico
Si tratta di dati non dissimili da quelli forniti, seppure ancora
parzialmente, dall’Anagrafe dell’edilizia scolastica del Ministero
dell’Istruzione; dati che devono essere ancora completati e
resi accessibili alle persone che chiedono chiarezza e trasparenza
rispetto alla qualità e sicurezza della scuola in cui
lavorano e mandano i propri figli.
2. Le criticità degli edifici scolastici delle
periferie
Nella nostra città la situazione di insicurezza degli
edifici scolastici è ampiamente nota a chi ci lavora
ed a chi ci studia, anche se il Dossiér Ecosistema Scuola
non fornisce informazioni per la parzialità dei dati
forniti dagli Enti preposti, Amministrazione cittadina in primis.
Così come sono ampiamente note le sperequazioni territoriale
che esistono tra Centro e Periferia della rispetto alla qualità
dell’edilizia scolastica. Vere e proprie asimmetrie rilevabili
e rilevate tra le attenzioni poste dalle Amministrazioni competenti
nei confronti delle scuole ubicate nelle zone del Centro e quelle
ubicate nei quartieri periferici, sempre più abbandonati
e destinati al degrado. Quartieri popolati da persone le cui
condizioni di vita, economiche e sociali sono sempre più
assimilabili ai “dannati della terra” di fanoniana memoria.
Peraltro, è anche nota la relazione diretta tra la qualità
dell’ambiente fisico con il quale gli allievi interagiscono
e la qualità dei processi di apprendimento che vi si
sviluppano. Di qui la necessità ineludibile di intervenire
sulla qualità e la sicurezza degli edifici scolastici
con proposte operative volte ad un loro miglioramento non effimero.
3. Le problematiche del quartiere di Colli Aniene
Il grosso degli edifici scolastici di Colli Aniene presenta
un avanzato stato di fatiscenza dell’edilizia. Una fatiscenza
che mette a repentaglio la sicurezza di tutte le persone che
popolano questi edifici, per lavoro e per apprendere. Nel passato
recente si sono verificati momenti critici che hanno coinvolto
personale e diverse tipologie di alunni (di asili, materne,
elementari e medie).
Di recente, a fronte del perdurare di una situazione altamente
problematica, che espone a rischio quanti operano negli edifici
scolastici considerati insicuri, nel quartiere sono state realizzate
azioni di sensibilizzazione e di denuncia. Tra le più
significative si segnala l’iniziativa dall’Associazione Vivere
a Colli Aniene che ha coinvolto famiglie e operatori sociali.
Questa iniziativa, alla quale avevano aderito Associazioni come
Crisalide, Comitato di Quartiere Colli Aniene, I nostri Figli
al Centro della SQuola, Il Sussidiario, ha prodotto, tra l’altro,
una prima mappatura di quegli edifici che presentano criticità
sulle quali intervenire.
4. Il ri-orientamento strategico e organizzativo
Tuttavia, i risultati fin qui conseguiti, che certamente non
vanno sottovalutati, sollecitano un allargamento dell’intervento
in grado di coinvolgere, progettualmente ed operativamente,
una base di associazionismo capace di agire a più ampio
raggio, sia in termini quantitativi, sia intermini di strategia
delle azioni da mettere in campo nei confronti dei naturali
interlocutori con i quali interagire con proposte in una logica
di sussidiarietà orizzontale.
5. Le possibili soluzioni e il ruolo del Coordinamento
Con questo ri-orientamento strategico e organizzativo è
stato messo a punto il Progetto “APPRENDERE IN SICUREZZA”. In
forza di ciò, le azioni progettuali saranno assunte da
un Coordinamento di Associazioni che agirà di concerto
con gli attori che hanno fin qui operato in autonomia.
Il Coordinamento tenderà ad unificare le azioni pregresse
promuovendone una visione di sistema in forza della quale le
specifiche contingenze e criticità relative al singolo
edificio scolastico potranno fruire di specifici e compiuti
interventi.
La logica sistemica che pervade il Progetto fa si che la singola
soluzione di una criticità si configura come il risultato
di un’azione di mainstreaming orizzontale che produce un effetto
moltiplicatore sull’intero territorio. Un effetto capace di
intervenire e portare a soluzione le altre criticità
come una sorta di effetto domino.
Va da sé che Il conseguimento di questo obiettivo strategico
sarà direttamente connesso con la capacità del
Coordinamento di mobilitare tutti coloro che lavorano e studiano
nelle scuole con i rispettivi familiari e di dispiegare integralmente
tutta la sua forza di influenza sugli stakeholder di progetto,
e di esercitare la giusta pressione sociale sugli attori chiave
dei sistemi istituzionali e sui i decisori politici.
6. Gli obiettivi del Progetto
Con riferimento alla variabile tempo gli obiettivi possono essere
distinti in immediati e differiti. Definiamo immediati gli obiettivi
conseguibili nell’arco temporale nel quale si realizza e si
conclude il Progetto.
Definiamo differiti quegli obiettivi di sistema che sono conseguibili
compiutamente soltanto “a valle” della conclusione del Progetto,
avendo definito e formulato una efficace strategia di sostenibilità.
6.1 Obiettivi immediati
1. disporre di una “mappa” degli edifici esistenti in Colli
Aniene con riferimento allo stato di fatiscenza tipologie e
del tasso di criticità;
2. favorire lo sviluppo di una informazione sullo stato degli
edifici scolastici interessando l’intero quartiere di Colli
Aniene allo sviluppo di azioni di denuncia e di pressione;
3. promuovere una interlocuzione operativa tra la nuova amministrazione
ed il Coordinamento del Progetto “APPRENDERE IN SICUREZZA” per
presentarne gli obiettivi e soprattutto i risultati attesi;
4. incentivare l’ampliamento delle e azioni progettuali a tutto
il territorio del IV Municipio nel quale operano 13 Presidenti
del Consiglio degli Istituti comprensivi del territorio in rappresentanza
di 25.000 genitori;
5. assicurare la definizione di un Piano di Interventi di risanamento
per la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici da
ciò necessitati;
6. favorire lo sviluppo di una scuola sicura per ogni operatore,
scolaro/allievo/studente, a prescindere dal luogo dove egli
vive (Centro o Periferia);
6.2 Obiettivi differiti
Come anticipato, questa tipologia di obiettivi presuppone la
realizzazione di Azioni di Sistema da svilupparsi nel lungo
periodo su scala cittadina, in concerto con altri coordinamenti
per la realizzazione di azioni a dimensione nazionale.
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