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luglio 2013 – Predatori di rame all'opera a Roma Est
ma, questa volta, non hanno fatto bene i conti con un solerte cittadino
insospettito delle manovre intorno al piccolo cantiere. Infatti, i
malintenzionati di turno avevano posizionato delle transenne intorno
ad un tombino in ghisa di proprietà della Telecom, poi, da
bravi e diligenti operai, hanno indossato caschetti di protezione
e pettorine catarifrangenti prima di calarsi nel condotto. Quegli
"onesti" lavoratori, in realtà, stavano cannibalizzando
la rete sotterranea di cavi della Telecom per estrarne il prezioso
"oro rosso". Quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile
di Roma li hanno sorpresi, i finti operai, due italiani di 40 e 44
anni ed un cittadino romeno di 32 anni, erano già riusciti
a caricare su un furgone parcheggiato poco distante il "cantiere"
circa 700 Kg di rame. La preziosa merce, una volta
venduta al mercato clandestino, avrebbe fruttato alla banda 3.500
euro. I cavi in rame sono stati recuperati e affidati ad
un assistente tecnico incaricato dalla società Telecom, mentre
gli arrestati sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito
direttissimo.