13
agosto 2013 – Dopo una estenuante trattativa, durata
tutto il giorno, c’è un solo vincitore (il popolo rom) e tanti
perdenti a cominciare dal sindaco Marino e tutta la sua amministrazione,
alle forze dell’ordine ma soprattutto i cittadini che abitano in questo
territorio che continueranno ad essere inondati dai fumi tossici e
a vedere il proprio territorio devastato da discariche di ogni tipo.
L’ordinanza di sgombero è stata rinviata a dopo Ferragosto
ma nessuno garantisce che sarà attuata.
“Per ora il trasferimento a Castel Romano è sospeso”.
Così il vicesindaco di Roma Luigi Nieri che ieri pomeriggio
ha effettuato un sopralluogo al campo abusivo di via Salviati. “Il
gruppo di nomadi ha denunciato una preoccupazione ad andare in quel
campo – ha spiegato Nieri - noi ora faremo tutte le verifiche
perché nessuno può intimorire o minacciare. Come Roma
Capitale garantiremo la sicurezza a tutte le famiglie”. In risposta
alle domande insistenti dei giornalisti sulla tempistica ha dichiarato:
“Dopo Ferragosto lavoreremo insieme per trasferire le famiglie”.
“Un pasticciaccio
brutto”, lo abbiamo definito ieri, una brutta matassa
da dipanare grazie alle esitazioni dell’attuale amministrazione che
prima ha tollerato il ritorno dei primi 50 rom da Castel Romano, limitandosi
a “monitorare il problema” e, successivamente, ha esitato a prendere
una posizione tanto da permettere al nuovo insediamento di lievitare
fino ad oltrepassare le 150 presenze. Ricordiamo che Municipi (IV
e V) e Comune si sono mossi solo dopo che gli abitanti di Tor Sapienza
hanno espresso pubblicamente i loro malumori, prima con una protesta
che ha bloccato la via Collatina e subito dopo con una pubblica assemblea
dai toni roventi. Nessuno garantirà che in questo periodo di
tregua altri rom, sull’esempio di questi, vadano ad ingrandire i nuovi
campi abusivi di via Salviati-La Martora e di Casilino 900.
L’assessore al Solidarietà sociale e sussidiarietà di
Roma Rita Cutini ha dichiarato che: “Prima di questo provvedimento
abbiamo ripristinato la legalità nel campo di Castel Romano,
grazie all'aiuto dei vigili e delle forze dell'ordine, allontanando
il 31 luglio scorso sei famiglie non legittimate a risiedere là.
Nostro interesse è garantire la convivenza civile e il rispetto
dei diritti, per questo nel campo è stato rafforzato il servizio
di vigilanza grazie all'aiuto della questura e della polizia locale.
Possiamo contare sulla collaborazione delle associazioni e cooperative
che da anni lavorano all' interno di queste realtà, per tornare
ad investire su percorsi di integrazione ed inclusione e non più
sull'emarginazione.”
Se questa è la verità, perché non è stata
eseguita l’ordinanza?
Antonio
Barcella
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