Fermare gli sprechi per trovare i fondi per le scuole

22 agosto 2013Spesso si cade in preda alla rassegnazione di fronte alla perenne mancanza di fondi necessari per mettere mano ai problemi della collettività ma basta guardarsi intorno per osservare quanto denaro pubblico viene sprecato per opere non necessarie o per accontentare l’imprenditore di turno. Non vogliamo prendere in esame le opere pubbliche faraoniche di questa città dove il denaro sparisce in una voragine interminabile ma quelle piccole opere realizzate nel nostro quartiere contro l’opinione generale delle persone. Volete qualche esempio? Vi accontentiamo subito.

Pista ciclopedonale Togliatti-Cervelletta (viale Bardanzellu) – Un’opera assurda, che è stata subito contestata dalla gente di questo luogo, costata oltre 110.000 euro senza tenere conto delle modifiche insensate utilizzate per mettere una pezza ai continui ostacoli trovati in fase di realizzazione. Il progettista ha chiaramente dimostrato di non conoscere questo territorio altrimenti avrebbe trovato diverse soluzioni meno costose e più razionali. L’eccessiva frammentazione del percorso della ciclabile la rende pericolosa per i ciclisti, e la riduzione dei varchi per l’inversione di marcia e l’aggiramento della rotonda hanno complicato il traffico veicolare. Per capire quanto quest’opera sia stata inutile basta osservare che i pochi ciclisti che percorrono viale Bardanzellu preferiscono farlo sulla carreggiata automobilistica o sui marciapiedi anziché avventurarsi su un percorso segmentato e difficoltoso.

Area attrezzata lungo l’Aniene (accanto a Ciocchetti Marmi) – Un’opera fortemente voluta dalla amministrazione municipale precedente che aveva l’intenzione di consegnare alla popolazione un’area ludica fornita di panchine e gazebo dove godere l’immagine del fiume che scorre. Peccato che quell’area è così nascosta che le persone l’hanno dimenticata molto presto e l’abbandono e il degrado l’hanno lentamente distrutta. Chi mai avrebbe fatto un pic-nic là sotto? Le panchine sono state inghiottite dall’erba e i rovi fino a che qualcuno si è accorto di quello spreco e ha pensato bene di appropriarsi di ciò che era rimasto lasciando l’area deserta. La cosa più ridicola è che ci siamo accorti delle ruberie solo in seguito a un incendio che ha bruciato l'erba altissima che non era stata mai tagliata.

Bonifica area di via della Martora – Dopo lo sgombero del campo rom abusivo che occupava l’area a ridosso dell’A24, l’amministrazione capitolina ha bonificato il territorio devastato impiegando circa 600.000 euro. L’area doveva essere riconvertita in un Punto Verde Qualità ma le titubanze degli amministratori hanno permesso una nuova occupazione rom vanificando la riqualificazione della zona. Stessa cosa sta accadendo per Casilino 900. Un fiume di denaro pubblico gettato dalla finestra perché i politici non sanno concludere ciò che hanno iniziato.

Rifacimento del campo di bocce nel Parco Baden Powell – Se non bastasse quanto sopra descritto ecco una nuova “idea dell’assurdo” ossia ricostruire un campo di bocce abbandonato da tempo. Evidentemente la “storia” non ha insegnato nulla ai nostri amministratori e a distanza di soli sei/sette mesi la struttura è tornata ad essere costellata di buche ed erbacce come lo era in precedenza. Nel parco Baden Powell potevano essere individuate opere maggiormente necessarie, prima fra tutte l’illuminazione dell’area che risulta carente in più punti e necessita di una profonda manutenzione dove le lampade sono rotte o degradate al punto da risultare pressoché inutili. Ci sono poi i vialetti che lo attraversano: sconnessi e polverosi in special modo nella stagione estiva.

Per oggi non vogliamo andare oltre, basta guardarsi intorno per vedere fontane costruite dal Comune con i soldi dei contribuenti e non funzionanti, la viabilità tuttora discussa della Palmiro Togliatti, ciclabili ad uso di pochi intimi perchè non basate sulle necessità ma solo per affermare che Roma ha un certo numero di chilometri di piste per le due ruote ecologiche, etc. Perplessità e indignazione sono stati d’animo legittimi per chi, proprio in questi giorni, legge sui giornali che mancano i fondi per sistemare scuole, strade, stazioni metro e illuminazione pubblica e non può accettare a cuor leggero tutti questi sprechi. Se i soldi spesi per le tre opere sopra menzionate fossero stati spesi per sistemare le carenze degli edifici scolastici di Colli Aniene sarebbe aumentata la sicurezza dei piccoli abitanti di questo luogo. Meditate gente, meditate!

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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