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agosto 2013 – Spesso si cade in preda alla rassegnazione
di fronte alla perenne mancanza di fondi necessari per mettere mano
ai problemi della collettività ma basta guardarsi intorno per
osservare quanto denaro pubblico viene sprecato per opere non necessarie
o per accontentare l’imprenditore di turno. Non vogliamo prendere
in esame le opere pubbliche faraoniche di questa città dove
il denaro sparisce in una voragine interminabile ma quelle piccole
opere realizzate nel nostro quartiere contro l’opinione generale delle
persone. Volete qualche esempio? Vi accontentiamo subito.
Pista
ciclopedonale Togliatti-Cervelletta (viale Bardanzellu)
– Un’opera assurda, che è stata subito contestata dalla gente
di questo luogo, costata oltre 110.000 euro senza
tenere conto delle modifiche insensate utilizzate per mettere una
pezza ai continui ostacoli trovati in fase di realizzazione. Il progettista
ha chiaramente dimostrato di non conoscere questo territorio altrimenti
avrebbe trovato diverse soluzioni meno costose e più razionali.
L’eccessiva frammentazione del percorso della ciclabile la rende pericolosa
per i ciclisti, e la riduzione dei varchi per l’inversione di marcia
e l’aggiramento della rotonda hanno complicato il traffico veicolare.
Per capire quanto quest’opera sia stata inutile basta osservare che
i pochi ciclisti che percorrono viale Bardanzellu preferiscono farlo
sulla carreggiata automobilistica o sui marciapiedi anziché
avventurarsi su un percorso segmentato e difficoltoso.
Area
attrezzata lungo l’Aniene (accanto a Ciocchetti Marmi)
– Un’opera fortemente voluta dalla amministrazione municipale precedente
che aveva l’intenzione di consegnare alla popolazione un’area ludica
fornita di panchine e gazebo dove godere l’immagine del fiume che
scorre. Peccato che quell’area è così nascosta che le
persone l’hanno dimenticata molto presto e l’abbandono e il degrado
l’hanno lentamente distrutta. Chi mai avrebbe fatto un pic-nic là
sotto? Le panchine sono state inghiottite dall’erba e i rovi fino
a che qualcuno si è accorto di quello spreco e ha pensato bene
di appropriarsi di ciò che era rimasto lasciando l’area deserta.
La cosa più ridicola è che ci siamo accorti delle ruberie
solo in seguito a un incendio che ha bruciato l'erba altissima che
non era stata mai tagliata.
Bonifica
area di via della Martora – Dopo lo sgombero del campo
rom abusivo che occupava l’area a ridosso dell’A24, l’amministrazione
capitolina ha bonificato il territorio devastato impiegando circa
600.000 euro. L’area doveva essere riconvertita in un Punto
Verde Qualità ma le titubanze degli amministratori hanno permesso
una nuova occupazione rom vanificando la riqualificazione della zona.
Stessa cosa sta accadendo per Casilino 900. Un fiume di denaro pubblico
gettato dalla finestra perché i politici non sanno concludere
ciò che hanno iniziato.
Rifacimento
del campo di bocce nel Parco Baden Powell – Se non bastasse
quanto sopra descritto ecco una nuova “idea dell’assurdo” ossia ricostruire
un campo di bocce abbandonato da tempo. Evidentemente la “storia”
non ha insegnato nulla ai nostri amministratori e a distanza di soli
sei/sette mesi la struttura è tornata ad essere costellata
di buche ed erbacce come lo era in precedenza. Nel parco Baden Powell
potevano essere individuate opere maggiormente necessarie, prima fra
tutte l’illuminazione dell’area che risulta carente in più
punti e necessita di una profonda manutenzione dove le lampade sono
rotte o degradate al punto da risultare pressoché inutili.
Ci sono poi i vialetti che lo attraversano: sconnessi e polverosi
in special modo nella stagione estiva.
Per oggi
non vogliamo andare oltre, basta guardarsi intorno per vedere fontane
costruite dal Comune con i soldi dei contribuenti e non funzionanti,
la viabilità tuttora discussa della Palmiro Togliatti, ciclabili
ad uso di pochi intimi perchè non basate sulle necessità
ma solo per affermare che Roma ha un certo numero di chilometri di
piste per le due ruote ecologiche, etc. Perplessità e indignazione
sono stati d’animo legittimi per chi, proprio in questi giorni, legge
sui giornali che mancano i fondi per sistemare scuole, strade, stazioni
metro e illuminazione pubblica e non può accettare a cuor leggero
tutti questi sprechi. Se i soldi spesi per le tre opere sopra menzionate
fossero stati spesi per sistemare le carenze degli edifici scolastici
di Colli Aniene sarebbe aumentata la sicurezza dei piccoli abitanti
di questo luogo. Meditate gente, meditate!
Antonio
Barcella
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