27
agosto 2013 – Il ritorno dei 150 rom da Castel Romano che
sono andati a ingigantire il campo nomadi di via Salviati, già
alle prese con problemi legati all’eccessivo numero di residenti e
alla mancanza di servizi essenziali, ha riproposto per gli abitanti
di Tor Sapienza – Collatino e solo in parte per quelli di Colli Aniene
la questione Rom. Le indecisioni dell’amministrazione capitolina,
in merito ai provvedimenti di sgombero del nuovo nucleo di persone
di etnia rom che si sono posizionati a ridosso del campo tollerato
di Via Salviati, ha scatenato le rimostranze dei residenti vicini
all’area oggetto di occupazione. Abbiamo già riportato nei
nostri articoli il punto di vista degli occupanti, che adducono il
ritorno nel nostro territorio alle lotte tra fazioni di etnia diversa
nel campo di Castel Romano che non garantirebbe la sicurezza per le
loro famiglie. Oggi vogliamo analizzare il punto di vista di un abitante
di Tor Sapienza che, per ovvi motivi, dobbiamo mantenere nell’anonimato.
Una persona conosciuta per serietà e equilibrio ma ormai stanca
di sopportare quella che ritiene una invasione e la devastazione del
proprio territorio.
Che
cosa ha significato per voi questo ritorno?
Aumento del degrado già presente nel quartiere ad oggi,
con aumento di soggetti che si prestano al traffico dei rifiuti, che
rovistano nei cassonetti, che passeggiano nel quartiere in condizione
igieniche discutibili, e che sostanzialmente sembrano giungere da
Marte senza aver compreso di aver sbagliato pianeta.
Il portavoce delle famiglie rom di ritorno, Dragan, ha parlato
di buoni rapporti con la popolazione del Collatino e alla loro voglia
di integrazione. Sono stretti parenti di Mirko, il portavoce de campo
di via Salviati, una comunità che, secondo Dragan, è
molto ben vista nel quartiere. Qual è il vostro punto di vista
su queste affermazioni?
Non ho il piacere di conoscere i soggetti che sono contenti dell'aumento
della popolazione rom. A prescindere dalle ideologie e dalla razza,
oggi esiste una popolazione che ha bisogno di aiuto, e al loro interno
sono presenti (come ovunque) mele marce. La presenza di un accampamento
di finlandesi con le medesime abitudini igieniche avrebbe comportato
le medesime riflessioni. Il Campidoglio responsabile nella scelta
di dare accoglienza, non può scaricare tale decisione solo
sul territorio di via Salviati e sui residenti nei pressi. Tutti gli
abitanti romani di Tor Sapienza e del Collatino sono dotati di tessera
elettorale ed F24 con saldo IMU e pertanto meritano un rispetto pari
ai residenti del quartiere Salario/Parioli. La costruzione di un edifico
abusivo anche se ben visto dai confinanti rimane una costruzione abusiva
!!! Vorrei tanto risiedere nel quartiere Monti, ma non è alla
mia portata, ciò nonostante la soluzione non è accamparsi
nel primo spazio verde disponibile, circondandosi di rifiuti e soddisfacendo
i bisogni fisiologici "in campo" , sbandierando la volontà
che altri si integrino con le mie abitudini e al contempo urlando
razzista a chiunque contesta la mia presenza. Dragan e Mirko hanno
assistito all' incontro pubblico del 29 luglio 2013, hanno avuto modo
di ascoltare le lamentele su insediamenti abusivi, roghi tossici,
soggetti che si aggirano nudi nel campo defecando nei giardini circostanti,
e che si fanno ammirare dai balconi dei residenti che si apprestano
a fare colazione la mattina con tali immagini? Hanno modo di smentire,
altresì, la formazione di due grandi discariche nei pressi,
colme di carcasse di elettrodomestici a ridosso della linea TAV e
dello spazio denominato " La Martora"? L'area di Via Salviati
va riconosciuta ed equiparata a Fukushima, un area ad alto impatto
ambientale, il Campidoglio deve riconoscere tale stato acclarato,
e obbligare tutte le istituzioni a collaborare per ritornare ad un
livello ordinario di decenza: raccolta giornaliera di ogni tipo di
rifiuto (AMA), controlli continui e costanti dentro e fuori dal campo
(Polizia Locale), verifiche e controlli di sicurezza (Carabinieri
e Polizia), modifica nella costruzione e nella gestione dei campi
con servizi igienici adeguati, regole chiare e allontanamento di tutti
i non aventi diritto. Ogni istituzione deve svolgere i propri compiti
e le proprie mansioni anche e sopratutto a Via Salviati come in tutto
il resto del territorio romano.
La gente di questo territorio auspica una nuovo approccio
alla questione rom, rispetto a quella intransigente della precedente
amministrazione fatta prevalentemente di sgomberi, con un altro tipo
di soluzioni, che vanno dall’eliminazione delle baracche, al miglioramento
della qualità della vita all’interno dei campi, alla garanzia
del rispetto della sicurezza, al rispetto di un codice di comportamento
a cui i residenti dei campi devono attenersi (ad esempio allo smaltimento
dei rifiuti). Che cosa ne pensa della nostra affermazione?
La campagna elettorale è finita (almeno al Comune di Roma)
le fasce tricolori o giallorosse sono indossate ed è ora di
affrontare i problemi senza slogan. In urbanistica esiste un PRG che
consente di edificare solo dove si è stabilito di portare servizi
pubblici essenziali, primari e secondari; con i Rom va applicato il
medesimo principio : ripartizione della popolazione Rom fra i vari
municipi di Roma con consultazione di chi vive nei pressi, servizi
igienici degli di tale nome, assegnazione di alloggi in base a titoli,
campi sorvegliati h24, rispetto di regole generali e divieto di ogni
forma di rogo tossico o accumulo rifiuti, ispezioni e controlli costanti
e frequenti, controllo dei mezzi e della presenza dei tagliandi assicurativi,
obbligo di scolarizzazione legando a tale circostanza la eventuale
concessione di benefici economici, divieto di accampamento in ogni
parte del territorio di Roma Capitale diverso dai villaggi autorizzati,
con sgombero entro 24 ore a prescindere da qualsivoglia motivazione
o causa. Il buonismo nel consentire accampamenti abusivi provoca degrado,
lamentele dei residenti, scontento generale e spese inutili per rimessa
in pristino del territorio circostante. Perché proseguire con
questo sperpero inutile di danaro pubblico che non risolve minimamente
il problema? Questo programma va applicato senza sbavature permanendo
INFLESSIBILI verso chi non lo rispetta !! Accadrà mai a Roma
?? Ogni scusa di razzismo, di mancanza di volontà nell’ integrazione,
rappresenta una scusa per non affrontare il problema! Una corretta
partenza per analizzare il tutto sarebbe quella di individuare chi
è il soggetto residente, padrone di casa e chi il soggetto
ospite !! L'individuazione delle conseguenti regole da rispettare
sarebbe una naturale conseguenza di quanto sopra.
Che cosa pensate delle titubanze del Sindaco Ignazio Marino
sull’esecuzione dell’ordinanza di sgombero dei rom, per riportarli
a Castel Romano, emessa da lui stesso e poi rinviata? Secondo noi
più tempo passerà e più difficile sarà
riportarli indietro e ci saranno maggiori devastazioni per il territorio
a causa della precarietà dell’insediamento (senza alcun tipo
di servizio).
Le titubanze potevano essere risolte prima di organizzare un finto
sgombero per dare fumo negli occhi ai residenti ancora più
avvelenati alla luce del risultato ottenuto. La forza politica del
cittadino sovrano oltre che contribuente è meno della metà
del Dragan di turno, libero pensatore, sostenitore della corrente
di pensiero "libero accampamento in libero stato" (Cavour
perdonami!!!).
Quali garanzie ha dato a voi su questa questione la Segreteria
del Sindaco con cui siete in contatto?
Contatto quotidiano con segreteria del Sindaco, con Vice e con
tutti gli Assessori, via Facebook. È in atto la più
ampia opera di "martellamento" da quando sono stati creati
i social network, in ogni attività da loro pubblicizzata viene
sempre inserito un commento su campo Rom Via Salviati: il Vice ha
risposto più volte, come il Sindaco peraltro. Abbiamo ottenuto
anche risposta da Assessore all' Ambiente e all'Urbanistica (quest'ultimo
è stato ripreso dichiarando che non era questione di sua competenza......e
il degrado urbanistico conseguente ?). Le ultime notizie sono con
che il Vice Nieri, questa settimana verificherà con Polizia
municipale il ristabilirsi delle condizioni di sicurezza e procederà
allo sgombero come da programma. A settembre sono in programma una
visita di Fabrizio Santori con delegazione Consiglio Regionale, una
visita di Sindaco e Giunta e nuovi servizi giornalistici in merito.
Il più grande baccano mediatico, fintanto che qualcosa non
cambi ( in meglio e non in attesa di un Campo Rom Via Salviati 4 con
il nipote di Dragan ...)
Qual è la situazione dei roghi tossici accesi nel mese
di agosto?
Continui e costanti senza sosta e senza mai individuare un responsabile,
spesso anche musica al massimo volume fino alle 2,30 di notte, festa
gitana in atto. Una residente ha chiamato VVUU...ovviamente telefono
sbattuto in faccia.
Gli abitanti di Tor Sapienza e del Collatino si stanno organizzando
per inviare una diffida alle istituzioni sulla gestione del problema
Rom. Qual è lo scopo e quali risultati pensate di conseguire?
Diffida per condizioni igieniche, come segnalato nella relazione
della Asl dello scorso anno, e conseguente denuncia per omissione
di atti d'ufficio, laddove a seguito dell'esposto nulla cambi in merito.
Via Salviati non è più di chi si accampa, liberamente,
ma di Roma Capitale che ne dovrà rispondere davanti ad ogni
cittadino sovrano non più disposto ad abbassare la testa saldando
in silenzio Imu e Service tax per progetti di maxi aree archeologiche
o pedonalizzazioni "furiose".
Antonio
Barcella
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