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settembre 2013 – E' scattato il piano per la pulizia di tombini
e caditoie: tre milioni e mezzo di euro per disostruire circa 50mila
caditoie su strade, sottovia, ponti e cavalcavia della viabilità
principale e dei diversi territori municipali. Si comincia con le
priorità segnalate da Municipi, Polizia Locale e Atac che dal
25 luglio scorso, su richiesta dell'Assessorato ai Lavori Pubblici,
hanno stilato l'elenco delle zone a maggiore rischio di allagamento.
(vedi la lista dei primi interventi). Il piano sarà poi aggiornato
ogni settimana, grazie anche alle indicazioni dei cittadini: fino
al 31 ottobre chiunque può segnalare situazioni
a rischio chiamando lo 060606 (il contact center di Roma Capitale)
o inviando un'e-mail a liberailtombino@comune.roma.it,
specificando dove si trova la caditoia intasata e cosa la ostruisce
(foglie, rifiuti, terra...). I lavori, svolti in coordinamento con
Ama, vengono eseguiti con due diverse tecniche a seconda delle necessità:
Elephant (escavatore a risucchio) e Canal jet (macchine per la pulizia
idraulica). Le 11 imprese coinvolte devono indicare con un proprio
contrassegno le caditoie su cui sono intervenute, fotografare il "prima"
e il "dopo" e georeferenziare lo scatto, in modo da consentire
una mappatura degli interventi effettuati. I dati saranno poi incrociati
con la mappa dei tombini di Ama, per ottenere un database unico che
consenta di controllare l’efficacia delle attività svolte,
impostare gli interventi futuri ed evidenziare le situazioni ancora
a rischio.
Il piano è stato messo a punto giovedì 29 agosto nel
corso di una riunione, coordinata dall'assessore ai Lavori Pubblici
Paolo Masini, cui hanno partecipato rappresentanti degli assessorati
all'Ambiente e alla Mobilità e Trasporti, degli uffici tecnici
dei Municipi, di Ama, di Atac, della Polizia Locale di Roma Capitale,
della Protezione Civile e delle imprese coinvolte nei lavori.
Il programma per la pulizia delle caditoie, commenta l'assessore Masini,
"prevede uno stanziamento importante, il più alto
degli ultimi anni" per ovviare "ad uno dei fattori-chiave
degli allagamenti". La logica, sottolinea Masini, è
quella della "gestione efficiente dell'ordinario", per cui
"ogni euro speso dalla pubblica amministrazione deve trovare
un riscontro effettivo"; da cui "la richiesta alle imprese
di mettere la 'firma' sugli interventi effettuati".
Per il IV Municipio (Tiburtino) i primi lavori riguarderanno
la via Tiburtina a partire dalla Metro di Rebibbia. Si proseguirà
in base alle segnalazioni ricevute dai cittadini. La nostra associazione,
Vivere a
Colli Aniene, ha già inviato una comunicazione
per la caditoia posta all’angolo di via Ruini e via Guardati e il
tombino posto tra via Melandri e viale Bardanzellu.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
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