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settembre 2013 – È da alcuni giorni che riceviamo
ripetute segnalazioni di roghi tossici che partono lungo l’ansa dell’Aniene
tra Ponte Mammolo e l’impresa Ciocchetti Marmi. A farne le spese maggiori
sono gli abitanti di via Cassiani e della zona a ridosso di viale
Bardanzellu. Inizialmente, non riuscendo a spiegarsi la puzza, qualche
abitante di Colli Aniene l’aveva attribuita a nuove emissioni del
depuratore Roma Est ma la cosa ci lasciava alquanto perplessi. Invece
si tratta dell’ennesimo accampamento rom abusivo
che brucia di tutto per far proliferare i loro traffici ovvero la
raccolta di rame. Circa tre notti fa la puzza di plastica bruciata,inconfondibile,
ha letteralmente invaso il quartiere nelle ore notturne e riportato
nella memoria i roghi tossici di via della Martora. Chi deve intervenire
per tutelare i residenti di Tor Sapienza, del Collatino, di Colli
Aniene e di Ponte Mammolo per il rispetto del diritto di respirare?
Vi riportiamo una delle tante segnalazioni, molto dettagliata ed esplicativa.
“Salve, vi scrivo per segnalare e denunciare il problema dei roghi
tossici accesi dai rom che stanno ripopolando con sempre più
frequenza il nostro quartiere. Abito in via Cassiani e affaccio sulla
Togliatti proprio di fronte a Ciocchetti Marmi. Il fenomeno della
puzza "tossica" ho iniziato ad avvertirlo con maggiore frequenza
ed intensità da giugno di quest'anno (prima capitava ogni tanto
ma era sporadiche e accettabili eccezioni). Da quando sono rientrato
dalle vacanze (fine agosto) tutte le sere partono roghi e siamo completamente
coperti da questa puzza e costretti a chiuderci in casa per non respirare
i fumi sprigionati. Ho
anche due bambine piccolissime e sinceramente sono molto preoccupato
per questa roba che sono costrette a respirare. Dicevo, da quando
sono tornato alle vacanze ho deciso di chiamare 112 113 115 e polizia
municipale tutte le volte che sento o vedo del fumo tossico, quindi
li ho chiamati tutte le sere e tutti quanti. Dopo circa 10 giorni
ho capito che non se ne esce e se vogliamo fare qualcosa dobbiamo
organizzarci e "fare rumore". Vi spiego il perché;
risposta tipica ricevuta dalle varie forze chiamate: se non vede dove
si trova il rogo non possiamo fare nulla. Ogni tanto i Carabinieri
e la polizia municipale hanno fatto un giro con la pattuglia, i carabinieri
una sera mi hanno anche richiamato per capire se vedevo qualcosa di
più. Ma in sostanza nulla, i fumi ce li siamo subiti fin tanto
che sono durati. I Vigili del Fuoco non sono mai intervenuti, nemmeno
quando una mattina verso le 7 vedevo chiaramente le fiamme (basse)
e il fumo. Nulla, i Vigili del Fuoco non sono intervenuti. Ieri sera
5 settembre, all'ennesima nube tossica, dopo aver chiamato 112 (che
questa volta mi ha girato la chiamata verso la polizia municipale)
sono sceso in strada e ho facilmente scoperto da dove veniva la nube
tossica: nessun mistero, lo sanno tutti, tra le anse dell'Aniene (in
questo caso subito dopo Ciocchetti Marmi svoltando verso la Tiburtina).
Al che ho richiamato la polizia municipale dicendo che mi trovavo
sul posto proprio davanti al rogo. Per avere la certezza di un intervento
della pattuglia ho dovuto fare la voce grossa con la vigilessa al
telefono, solo dopo aver chiesto il suo codice operatore, ho avuto
la fortuna di essere richiamato al telefono con la conferma che la
pattuglia stava arrivando. Nel frattempo chiamo anche il 113, dopo
un po' arriva la pattuglia del 113, e candidamente mi dicono che non
possono fare nulla, di chiamare il 115; chiamo il 115 davanti a loro,
li faccio parlare con il 115, ma i Vigili del Fuoco non si sono visti
nemmeno ieri sera. Arrivano anche quelli della polizia municipale,
e candidamente mi dicono che non possono fare nulla, eravamo li davanti
al rogo, ma non potevano fare nulla. Mi hanno detto che l'unico modo
per ottenere qualcosa è quello di fare un esposto al loro comando
in via dei Fiorentini, presso l'ufficio NAE e di farlo firmare da
più persone altrimenti non si muove nessuno. Potete immaginare
la mia delusione, mestamente me ne sono tornato a casa, chiuso tutte
le porte e finestre, sconcertato e arrabbiato per non essere riuscito
ad avere nemmeno una briciola di giustizia. Chiedo quindi a tutti
i rappresentanti del quartiere di organizzare qualcosa, di mobilitare
le persone, di raccogliere firme e spero organizzare una manifestazione
per far arrivare la nostra voce a chi ha la responsabilità
di garantire la nostra salute e sicurezza. Il quartiere di Colli Aniene
è bellissimo, ci vivo da quasi 8 anni e ne sono entusiasta;
non capisco perché dobbiamo subire questi soprusi, permettere
di rovinarci la salute respirando questi fumi tossici. Mobilitiamoci.
Un saluto. Stefano”
Antonio
Barcella
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