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settembre 2013 – Solo ieri mattina era stata riportata da
tutti i media la notizia dello sgombero dei 150 rom dall’insediamento
abusivo accanto al campo di via Salviati. Gli stessi presidenti del
IV e del V Municipio Sciascia e Palmieri avevano enfatizzato l’intervento
delle forze dell’ordine per il ripristino della legalità.
In realtà i rom si sono spostati di qualche centinaio di metri
andando a collocarsi sull’area di via della Martora bonificata solo
due anni fa con una spesa di seicentomila euro pagati dall’amministrazione
capitolina. Già dalla serata di ieri, a sole cinque ore dal
tentativo di sgombero, i nomadi sono tornati ad occupare la zona tra
Colli Aniene e Tor Sapienza.
Continua così la devastazione del territorio senza risolvere
il problema di fondo: la questione nomadi.
Una
ridicola farsa se non fosse una vera tragedia sia per i rom che per
i cittadini che da anni subiscono gli effetti dei campi abusivi che
somigliano a veri lager.
Non è bastato l’abbattimento delle baracche provvisorie a convincere
i rom a tornare nei moduli abitativi che gli erano stati forniti dal
Comune di Roma nel campo di Castel Romano che erano costati varie
migliaia di euro al contribuente romano.
Ora la palla torna di nuovo al sindaco Ignazio Marino e ai due Presidenti
dei Municipi che amministrano l’area. Ci piacerebbe conoscere le loro
intenzioni sperando che si cambi la politica rom per tutelare i diritti
di tutti.
Antonio
Barcella
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