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settembre 2013 – Per questa sera alle 19,00 è prevista
la presenza del sindaco Ignazio Marino nel centro di Tor Sapienza
(piazza De Cupis). La visita durerà pochi minuti ma sarà
sufficiente a rilevare l’umore dei cittadini sui due problemi maggiori
e ancora irrisolti di questo quartiere: la prostituzione in strada
e la questione rom.
Mentre sul primo dei due c’è unanimità di vedute da
parte dei residenti, che auspicano un intervento deciso delle istituzioni
per mettere fine allo spettacolo rivoltante del mercato del sesso
che si svolge senza ritegno sotto gli occhi di adulti e bambini, per
il secondo la situazione è più complessa e difficile
con la creazione di schieramenti contrapposti. La divisione sulla
questione rom è tra due correnti di pensiero. La prima cerca
la soluzione attraverso l’integrazione attraverso un’equazione molto
semplice: più servizi al popolo rom e meno roghi tossici, più
possibilità di lavoro equivale a meno illeciti, maggiore scolarizzazione
e conoscenza reciproca riduce la paura e il sospetto verso chi vive
ai margini della società.
In un articolo
pubblicato su “Comune-info.net” a firma di Antonio Viccaro nel quale
si sostiene la necessità di convivenza tra comunità
rom e quartieri di periferia, si evidenzia: “Anche sul fronte
dei Cittadini che abitano nelle periferie si rileva una grave
esasperazione per la mancanza di servizi pubblici e di una
reale presenza attiva delle Istituzioni. Queste da anni non
propongono piani e programmi di investimenti strategici per la riqualificazione
delle periferie che tendono ad un progressivo degrado. In
questa situazione è facile allora che si sviluppi l’odio tra
la popolazione attraverso azioni che possono sfociare nella violenza
più cieca. Tuttavia, ci conforta che, ciononostante ci sono
anche molti cittadini che rifiutano questo tipo di manipolazioni,
convinti che la rigenerazione delle aree urbane e la creazione di
opportunità per tutti, eviterà la proliferazione di
altre isole di degrado ed emarginazione, costituendo l’unica strada
percorribile per una vera politica di riscatto, di benessere e di
sicurezza della nostra società.”
La
seconda corrente di pensiero sostiene invece la necessità di
affrontare e risolvere le situazioni di degrado che molte volte accompagnano
la presenza di campi rom: roghi tossici, attività illecite
di vario tipo (spesso tollerate da chi è preposto ai controlli
di sicurezza), devastazione del territorio, emergenza sanitaria, accattonaggio
fino ad arrivare alla copertura di reati gravi come lo spaccio di
droga e lo sfruttamento della prostituzione.
Di fronte a questo quadro complesso mi chiedo: “Ma sono così
diverse le due posizioni?”. Pensateci bene, entrambi gli schieramenti
chiedono in sostanza il superamento dei campi rom
e l’eliminazione del degrado che orbita intorno a questi veri
lager. Come abbiamo sempre sostenuto la politica degli sgomberi
indiscriminati è fallita perché sposta solo il problema
da una locazione ad un’altra per poi ritornare al luogo di origine
appena viene allentata la sorveglianza del territorio. Una politica
costosa sulla quale sono stati spesi decine di milioni di euro senza
risolvere di fatto la questione centrale.
Non sappiamo se il Sindaco Marino abbia o meno la ricetta giusta per
affrontare il problema ma siamo certi che questa sera dovrà
dare qualche risposta ai residenti esasperati di Tor Sapienza su cosa
intenda fare.
Antonio
Barcella
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