Corridoio di servitù della scuola Balabanoff: una matassa da sbrogliare

19 settembre 2013 – Un problema che si trascina dai tempi della costruzione della scuola Balabanoff e mai risolto è la manutenzione del corridoio di servitù che attraversa e divide la scuola media da quella elementare. Una servitù pretesa dall’amministrazione capitolina per andare incontro alle richieste dei residenti del comprensorio che affaccia sul parco Auspicio di cui si son perse le tracce e la documentazione. Inutili i tentativi della Dirigente Scolastica Anna Proietti di stabilire le competenze e le responsabilità sulla gestione di quest’area che presenta tutt’ora problemi di ogni genere. In poche parole non è dato sapere chi deve rimuovere bottiglie, lattine, escrementi di animale, sporcizia di ogni genere lungo il vialetto che attraverso il plesso scolastico, a chi compete la responsabilità di pulire i tombini di scolo che provocano allagamenti durante i periodi di pioggia, per non parlare della segnaletica verticale deteriorata, della manutenzione della superficie asfaltata e dell’illuminazione notturna. Riguardo a quest’ultima la Dirigente Scolastica è intervenuta poco tempo fa, utilizzando i fondi dell’istituto, per installare due grandi riflettori atti a rendere meno problematica l’uscita di studenti, genitori e personale della scuola al termine delle attività post scolastiche. Una iniziativa di sicurezza che condividiamo totalmente pur evidenziando che tale atto sarebbe stato di pertinenza del Municipio o del Comune se le responsabilità fossero state sufficientemente chiare. Denaro che poteva essere speso per le tante esigenze della scuola. Per evitare ogni equivoco ribadiamo che, nel dubbio, bene ha fatto la professoressa Anna Proietti ad agire in questo modo salvaguardando l’incolumità delle persone. Anche noi avremmo agito nello stesso modo.
La questione irrisolta delle competenze porta avanti una serie di problemi tra cui la gestione del piccolo parcheggio interno alla servitù che, con un po’ di buon senso e di rispetto di tutti, non andrebbe assolutamente usato perché costituisce un pericolo per i bambini. Ma, nonostante tutti gli inviti affissi ad evitare di occupare l’area con le automobili, c’è ancora qualcuno che si arroga il diritto di usufruirne. Forse basterebbe a dissuadere queste poche persone la presenza saltuaria della polizia municipale o l’utilizzo di una segnalazione verticale meno fatiscente o addirittura mancante. Possibile che il Municipio non possa intervenire neanche per questo?
Un’altra grana relativa alla sicurezza che sembra legata a questo discorso è la necessità di ampliamento del cancelletto secondario della scuola elementare che viene attualmente utilizzato per l’uscita di alcune classi. L’esigua dimensione del passaggio costituisce un potenziale pericolo per l’incolumità degli alunni durante la calca che puntualmente si verifica all’uscita degli stessi, soprattutto nei giorni di pioggia quando le punte spigolose degli ombrelli possono colpire casualmente grandi e bambini.
A noi piacerebbe molto coinvolgere l’ufficio tecnico del Municipio, l’assessore con delega alla scuola (ex preside di questo istituto) e il suo Presidente Sciascia su questi problemi e su altre questioni urgenti del plesso scolastico Angelica Balabanoff ma per ora i tentativi si sono mostrati poco fruttuosi e alquanto deludenti. Sarà nostro compito, nei prossimi giorni, coinvolgere i genitori in una campagna comunicativa che “non va contro la scuola” ma intende aiutare a risolvere i suoi problemi congeniti.

Antonio Barcella
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