Tensione alta a Tor Sapienza – Nuova manifestazione contro fumi tossici e degrado

2 ottobre 2013 – Mentre c’è qualcuno che sta tentando nuove strade per arrivare ad un'integrazione difficile passando per la conoscenza e la tolleranza, ci sono tante altre persone che preparano manifestazioni contro i fumi tossici, il degrado e gli insediamenti abusivi. Ma siamo certi che le posizioni siano così distanti? Bisogna partire da un dato certo: la risposta al nostro sondaggio che ha ricevuto una grande partecipazione. Stando ai dati parziali, i cittadini ritengono ad alta priorità, con percentuali molto alte, tre emergenze che riconducono tutte in qualche modo alla materia del contendere: roghi tossici alla diossina, insediamenti rom abusivi e scarsa sicurezza. Tutti razzisti gli abitanti di Roma Est? Troppo facile liquidare in questo modo una opinione diffusa che in qualche modo sorprende per la consistenza del dato statistico che, aggregato, porta ad un valore pari al 53 % ossia un cittadino su due ritiene preminente “affrontare la questione rom”.
Ma affrontare la “questione rom” e arrivare al superamento della logica dei campi lager è quello che chiedono anche le associazioni umanitarie e tutti coloro che lavorano per dare condizioni di vita meno degradanti e in condizioni sanitarie decenti a chi vive in questo stato per necessità non certo per scelta di vita.
Affrontare il problema. Affrontare il problema. Affrontare il problema.
Questo è il desiderio di tutti gli schieramenti mentre le istituzioni preferiscono invece la strada più facile: continuare ad ignorarlo, forse solo per mancanza di idee. Questo almeno fino a che la protesta non sale. È bene ripetere che il problema è complesso e non si risolve così facilmente. Bisogna prendere atto di questa realtà per cominciare a lavorare su una politica di piccoli passi che abbia l’obiettivo di migliorare subito la vita di tutti, residenti e rom, per arrivare ad una vera integrazione in un futuro più o meno prossimo.
Prendere consapevolezza che, la questione dei roghi tossici, è un problema per i cittadini ma lo è anche per tanti di coloro che vivono nei campi regolari, tollerati o abusivi e combattere il fenomeno partendo da quegli imprenditori disonesti che preferiscono consegnare i rifiuti speciali ai rom anziché smaltirli in discarica. Se questo reato, perché disfarsi illegalmente di pneumatici, amianto, materiale edile e plastiche al di fuori delle discariche pubbliche è un atto illecito, fosse perseguito come prevede la legge dello stato ridurrebbe le emissioni a livelli almeno accettabili. Basterebbero maggiori controlli sui registri di alcune imprese o qualche appostamento ben congegnato per dare un segnale a tanti altri farabutti.
Tornando ai fatti e lasciando stare le opinioni, da qualche giorno circola in internet e per Tor Sapienza un volantino (non firmato) che invita i cittadini ad una nuova manifestazione di protesta contro l’insicurezza e il degrado degli insediamenti rom. L’appuntamento è per venerdì 04 ottobre alle 17.00 in piazza Cesare De Cupis.
Un’ultima considerazione. Non ci è mai piaciuto chi si nasconde dietro l’anonimato perché non ha il coraggio delle proprie idee e delle proprie azioni. Questo sito internet non lo ha mai fatto… e di lotte scomode ne abbiamo fatte tante e continueremo a farle.

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Commenti

3 ottobre 2013 Sono d’accordo con tutto quello che è scritto nel Suo articolo, tranne con questa frase in quanto l’ho trovata un poco sconcertante ……… "condizioni di vita meno degradanti e in condizioni sanitarie decenti a chi vive in questo stato per necessità non certo per scelta di vita"……..io rispondo così, le loro necessità se le vadano a chiedere e a far valere nei loro paesi di origine, Romania, Bulgaria, Montenegro ecc…..qui sono solo degli ospiti e al momento, per la maggior parte dei cittadini italiani, anche indesiderati…….le tasse che i cittadini pagano servono anche per pagare molti servizi che puntualmente gli vengono forniti…..e che molto cittadini italiani non hanno……..forse travisando un pochino la situazione attuale di crisi che il paese sta attraversando, prima bisogna pensare agli italiani in difficoltà poi, nel caso, agli altri…….le pretese al momento sono del tutto fuori luogo….se qualcosa non gli va bene, nessuno li trattiene qui….anzi…..Franco

2 ottobre 2013Gentile Redazione, concordo con quanto è stato scritto nell'articolo. Molti cittadini volontari attivi, così come chi gestisce questa spettabile redazione, stanno cercando di Informare ma anche far recepire alle istituzioni, a più livelli, il degrado sociale ed ambientale in cui riversano i nostri quartieri, così come è quasi tre anni che anche il comitato di quartiere Colli Aniene sta tentando diverse strade condivise con i cittadini per quanto concerne i problemi Fumi Tossici e altre tematiche. ( per i fumi: Denuncia-CCTA-NOE con sequestro area la Martora per discarica abusiva, Esposto Procura con circa 600 dichiarazioni individuali per il quale il Magistrato aveva chiuso fascicolo. Ciò era motivato dal fatto che non era possibile individuare chi aveva commesso il reato, e anche perché la documentazione presente era solo quella consegnata, pertanto si presentò il ricorso in opposizione che fu accolto, in quanto era necessario almeno avviare quelle minime indagini dirette e sentire almeno i firmatari, cosa che invece ha fatto il Magistrato per l'esposto Miasmi Impianto Roma Est, ascoltando i referenti, leggendo anche una delle mie relazioni in merito, ed eseguendo indagini dirette coinvolgendo associazioni che hanno supportato le autorità preposte).
L'opera di informazione dei cittadini significa anche Trasparenza, e ringrazio la Vs redazione per continuare in questo importante lavoro.
Auspico che alla luce delle recenti riunioni istituzionali con l'attuale Amministrazione Comunale sul tema Roghi, a cui hanno partecipato alcuni membri di comitati ed associazioni, sulla base delle richieste formulate, ci siano presto delle risposte concrete. Questo problema, come possiamo tutti constatare, tocca tutti, e non solo i cittadini di Colli Aniene, ma anche comunità emigranti che vivono in campi abusivi, i cittadini di altre periferie romane che sembra siano sempre più destinate a subire la tossicità di questi Fumi. I Fumi derivanti da combustioni di rifiuti illeciti, tanto dannosi per la salute quanto per l'ambiente, sono diffusi un po' ovunque ( dalla Barbuta a Ponte di Nona, a Tor Sapienza, a Collatina, etc..) e non sono più tollerabili. I cittadini delle periferie non sono cittadini di serie B rispetto a coloro che vivono nelle aree più consolidate e storiche di Roma. Vogliamo una seria soluzione al problema e e ci siamo resi disponibili a interagire e collaborare con le istituzioni e le Autorità. Inoltre stiamo tentando di predisporre con i cittadini e con le associazioni anche una Diffida alle Istituzioni ed autorità garanti per l'igiene, sanità, e sicurezza pubblica.
È necessario mettere a punto e attuare una strategia territoriale considerando che , a mio avviso, il problema è incardinato su tre nodi fondamentali : sistema delle discariche abusive, sistema del traffico rifiuti, sistema autodemolitori. Contestualmente sarebbe necessario anche incentivare la rigenerazione urbana e la riqualificazione delle aree dell'agro romano che risentono questi problemi anche facendo ricorso ove possibile ai fondi strutturali della CE. In tal caso è stato evidenziato nelle recenti riunioni con l'Ass.re Marino e Cutini, anche la necessità di avere un rilievo topografico dell'area della Martora che è stata l'area oggetto di sequestro e di sgombero nel 2011, al fine di poter tracciare delle linee di progetto e rappresentarle ai cittadini di Colli Aniene avviando una compartecipazione attiva finalizzata ad un progetto sinergico e funzionale per la cittadinanza.
Anche il Decoro urbano, un segno del bello e dell'ordine a cui possono aspirare anche gli spazi verdi attualmente non curati del tessuto urbano interstiziale nei nostri quartieri, deve essere incentivato, e che quasi sempre è sostenuto dagli stessi cittadini, che in molti casi, si sono consorziati per curare al meglio il verde pubblico e consentirne la fruibilità. (si vedano esempi a Colli Aniene). Per quanto riguarda le aree di La martora, Salviati, Severini, Collatina e Flauto, dove si sprigionano con carattere discontinuo roghi e microroghi, è stato proposto e chiesto di recintare l'area della martora e impedire agli ortolani abusivi di percorrere quel tratto stradale che consente a chi ha un comportamento incivile, di sversare i propri rifiuti illeciti, davanti per altro al sito della Questura di Roma. È stata ribadita una necessaria ed indispensabile sorveglianza e controllo serrati sul traffico rifiuti, attuando una raccolta differenziata da parte AMA nelle aree con presenza di dimoranti e nelle aree dove avvengono i Roghi, valutare una variante nel sistema urbano degli autodemolitori spostandoli altrove e fuori GRA ,e soprattutto ascoltare e lavorare sinergicamente, oltre che con i cittadini, con le Autorità locali: forze dell'ordine, Vigili Urbani, CC e VVFF.
Certo è che mi viene da pensare che se non avremmo dei risultati sensibili e positivi sulla questione Roghi, che non è più una emergenza ma è uno status, in tal senso, anche se non saranno risultati a breve termine... mi verrebbe voglia di chiedere di sostituire le nostre case, acquistate con grandi sacrifici, con quelle al centro di Roma visto che, come abbiamo visto nelle ultime trasmissioni TV, molti stabili sono vuoti, sfitti e appartenenti a vari Enti, Istituzioni etc..
Grazie ancora per le informazioni che giungono ai cittadini attraverso il Vs sito web. Cordiali saluti. Gabriella M.